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Dead Space Extraction, recensione

Si torna sulla Ishimura, stavolta in chiave FPS on-rails e in esclusiva su Wii.

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   28/09/2009
Dead Space Extraction, recensione

Giustamente accolta come una delle migliori nuove IP della scorsa stagione videoludica, quella di Dead Space dava sfoggio di tutti i crismi per divenire una serie di successo, ed è per questo che l'annuncio di un sequel atipico come Dead Space Extraction lasciò più di qualcuno interdetto, se non addirittura perplesso. Il fatto che si trattasse di uno shooter su binari e che venisse pubblicato esclusivamente su Wii fece pensare a molti che una tale decisione di EA fosse esclusivamente dettata da interessi commerciali, e che dunque ci si sarebbe ritrovati con un titolo lontano dalle vette qualitative raggiunte dall'originale. Ebbene, chiunque nutrisse simili sospetti su Dead Space Extraction può tranquillamente prepararsi ad essere smentito su tutti i fronti.

Incubo in prima persona

Ambientato tre settimane prima dei fatti narrati in Dead Space, Extraction permette all'utente di vivere in prima persona i terrificanti avvenimenti innescati dal ritrovamento del Marchio -un artefatto alieno dotato di oscuri poteri- sulla superficie della colonia Aegis VII. Il gioco svolge davvero un ottimo lavoro sul fronte della narrativa, prima di tutto perché fornisce un convincente ed appassionante resoconto circa l'ondata di morte che travolse l'avamposto umano e successivamente l'astronave Ishimura: in secondo luogo, gli sviluppatori di Eurocom hanno ben pensato di sfruttare le prospettive di diversi personaggi nel corso dei dieci stage che compongo l'avventura, aumentando esponenzialmente il coinvolgimento e la dinamicità del racconto. Il deciso accento posto sullo storyline è ulteriormente rafforzato dalla presenza di un fumetto suddiviso in sei capitoli (sbloccabili proseguendo nella modalità principale), che regala un'ulteriore visione circa l'avvento dei Necromorph e l'inizio della carneficina. Basterebbero questi elementi per rendere Dead Space Extraction un acquisto praticamente obbligato per i fan dell'originale survival horror, ma fortunatamente i meriti del prodotto EA si estendono anche al comparto ludico, rendendolo di fatto uno dei titoli più maturi ed interessanti attualmente disponibili sulla console Nintendo. Come detto, si tratta di un FPS on-rails, nel quale

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dunque l'utente non deve preoccuparsi del movimento del personaggio -gestito in automatico attraverso itinerari prefissati- concentrandosi esclusivamente sul puntamento di nemici ed oggetti su schermo. Il team di sviluppo è riuscito a mantenere numerosi punti di contatto con il primo Dead Space senza alcun tipo di forzature, amalgamando i vari elementi in una formula che funziona alla grande. Anzitutto, oltre ad un paio di new entry, tornano le armi già imbracciate da Isaac, complete di due modalità di fuoco: Plasma Cutter e compagnia bella sparano dei colpi standard se si mantiene il Remote in posizione orizzontale, ma basta una semplice rotazione del polso per attivare funzionalità alternative diverse per ogni strumento. Eccellente anche l'implementazione dell'abilità Stasi, attivabile col tasto C, che consente di rallentare i movimenti di nemici o elementi dello scenario e il cui utilizzo si rivela fondamentale specialmente ai livelli di difficoltà più avanzati; il tasto A gestisce invece un'altra vecchia conoscenza della serie, ovvero quel raggio di Telecinesi che qui risulta indispensabile per raccogliere oggetti e power-up, nonché per risolvere qualche piccolo puzzle. Tutti aspetti che, uniti ad altri di rilievo un po' minore (come le escursioni a gravità zero, che fanno capolino in un paio di occasioni) rafforzano l'idea di come Dead Space Extraction sia un vero e proprio capitolo del franchise, e non un mero spin-off.

Dismemberment a go go

In un simile contesto di fedeltà alle caratteristiche vincenti dell'originale Dead Space, non poteva mancare il fulcro dell'azione del prodotto EA, ovvero la pratica conosciuta come dismemberment: i mostruosi Necromorph vanno dunque eliminati mirando all'amputazione dei loro arti, una meccanica che -come è lecito immaginare- si sposa alla perfezione con l'impostazione da FPS on-rails data ad Extraction. Al di là del divertimento insito nel brutalizzare i nemici in questo modo, il gameplay ne beneficia in quanto, specialmente ai livelli di difficoltà più avanzati, è necessario utilizzare una certa strategia per far fronte alle ondate di avversari, ad esempio puntando prima alle gambe di ognuno per rallentarli e in seguito dargli il colpo di grazia. Dead Space Extraction beneficia poi di un ritmo di gioco molto ben calibrato, con frequenti sparatorie alternate a sezioni più esplorative e cariche di suspance. A questo proposito, a voler proprio cercare il pelo nell'uovo, si può contestare all'opera Eurocom l'assenza di particolari colpi di scena in grado di far saltare l'utente sulla sedia, ma è davvero una piccolezza in proporzione alla qualità globale del titolo. Anche perché, sotto il profilo tecnico, Dead Space Extraction si presenta come una delle migliori cose mai viste su Wii, a cominciare da una grafica che sfoggia modelli poligonali estremamente curati sia per quanto riguarda i Necromorph sia gli umani (peraltro caratterizzati da animazioni facciali davvero notevoli), impreziosita da movimenti di telecamera appositamente studiati per conferire agli eventi su schermo un taglio drammatico. Ottime anche le ambientazioni, dotate di un non comune livello di dettaglio e che spesso e volentieri si ispirano a quelle visitate da Isaac nell'originale Dead Space, innescando una piacevole sensazione di

Dead Space Extraction, recensione

deja-vu. Da premiare poi il comparto sonoro, in primis per un doppiaggio in inglese (sottotitolato in italiano) di buon livello e per un'accompagnamento musicale che punteggia efficacemente le sequenze più concitate. Appassionante nella sua modalità principale, Dead Space Extraction ha il grande merito di offrire una vasta serie di incentivi a non riporre il gioco sullo scaffale dopo il completamento della storia, operazione che richiede non più di 6-8 ore: anzitutto, il replay value è stimolato dalla presenza di tre ulteriori livelli di difficoltà, di qualche bivio sparso qua e là nel corso dell'avventura e dalla ricerca di tutti i potenziamenti per le armi. Inoltre, il menu principale consente di affrontare la sezione Sfida, composta da dieci livelli nei quali si è chiamati ad ottenere il maggior punteggio possibile, eliminando varie ondate di Necromorph massimizzando la propria precisione e limitando i danni subiti. Aggiungiamo a ciò il fatto che ogni modalità tollera un comodo sistema drop-in per giocare con un amico, e risulterà evidente come Dead Space Extraction rappresenta un raro esempio di completezza nel suo genere.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (74)
8.1
Il tuo voto

Dead Space Extraction si rivela un titolo capace non soltanto di annullare tutte le perplessità che ne hanno accompagnato lo sviluppo, ma addirittura di stabilire nuovi standard qualitativi per quel che riguarda il genere degli shooter su binari. Diversamente da altri suoi colleghi pure illustri, l'opera Eurocom può vantare una grande cura della componente narrativa, un'atmosfera genuinamente angosciante, una realizzazione tecnica di primo livello ed una quantità di contenuti davvero fuori dal comune. Un acquisto obbligato per gli amanti del primo capitolo, nonché per tutti gli utenti Wii alla ricerca di un prodotto maturo e ben confezionato.

PRO

  • Tecnicamente ottimo
  • Gameplay solido ed appassionante
  • Storyline avvincente

CONTRO

  • Probabilmente lontano da gran parte dell'utenza Wii