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Lanciati, atterra e combatti!

Southpeak Games ci propone un first person shooter futuristico con qualche spunto interessante ma privo di particolari acuti.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   23/10/2009

Versione testata: PC

Alex Corde è un membro di spicco dell'Ottava Fanteria Corazzata, e con i suoi compagni è abituato a lanciarsi lì dove il pericolo è più grande, nel cuore di ogni conflitto bellico, per fare la differenza. La sua armatura è dotata di uno scudo deflettore in grado di resistere a un buon numero di colpi e di rigenerarsi quando non subisce attacchi, e le armi in dotazione alla sua squadra vanno dal mitragliatore d'ordinanza al fucile da cecchino, passando per lanciarazzi, fucili a impulsi e granate di vario genere. Le missioni di Corde cominciano sempre con un lancio da quindicimila piedi: si raggiunge l'altitudine critica, si azionano gli

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aerofreni e si cerca di non entrare nel raggio d'azione della contraerea. Se si atterra tutti interi, ci si può dedicare agli obiettivi che di volta in volta vengono segnalati dal quartier generale ed eliminare tutti i soldati nemici sul proprio cammino. Una formula classica, che in Section 8 si ripete per ognuno degli otto stage disponibili nello story mode e in multiplayer. Nei panni metallici di Alex Corde, ci troveremo dunque a esplorare scenari più o meno grandi, attivare interruttori e combattere chiunque dimostri intenzioni ostili. Il lancio dal velivolo dell'esercito (che dobbiamo eseguire non solo ogni volta che iniziamo una missione, ma anche quando continuiamo dopo una sconfitta) costituisce uno dei due elementi innovativi del gioco: possiamo decidere dove atterrare e gestire l'ultima fase del lancio come meglio crediamo, spostandoci leggermente sulla mappa per trovarci nella posizione migliore rispetto alle truppe nemiche. La seconda novità è rappresentata dalla gestione dei dispositivi di supporto, intesi sia come radar e stazioni di ricarica che come torrette d'assalto e veicoli: man mano che eliminiamo i nostri avversari, guadagniamo crediti che è poi possibile spendere per richiedere il lancio di uno di questi oggetti.

La guerra delle armature

Il nostro personaggio ha a disposizione due armi principali e due secondarie (granate, pugnali a vibrazione, attrezzatura per la riparazione), può correre velocemente (il "boost" si attiva dopo alcuni secondi) e dispone di un jetpack che gli permette di spiccare salti di decine di metri nonché di "ammorbidire" eventuali cadute dall'alto. L'interfaccia ci mostra in ogni momento il numero di munizioni rimaste, il livello degli scudi e gli eventuali danni subiti dall'armatura, nonché la barra dell'energia necessaria per

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correre e saltare. Si è dunque forti di un buon repertorio, non c'è che dire, ma si è tutt'altro che invincibili: gli scudi deflettori vengono facilmente annientati dalle raffiche di mitra, quindi non è mai saggio affrontare i nemici a viso aperto e senza restare in movimento. Ognuna delle nostre armi è dotata di un minimo livello di zoom e in determinate occasioni possiamo ricorrere a un "lock-on" sui bersagli, utile soprattutto quando saltano cercando di sottrarsi ai nostri attacchi (possono farlo anche loro, eh già). La nostra dotazione può essere cambiata presso le apposite stazioni di ricarica, ma dalle opzioni è possibile personalizzare le "classi" per creare la combinazione che più ci aggrada. In singleplayer, le varianti di nemici con cui abbiamo a che fare non sono moltissime, ma le differenze fra i soldati semplici e i commando si notano immediatamente. Talvolta troveremo sul nostro cammino anche degli avversari dotati di enormi armature potenziate, letali nel corpo a corpo (basta finire nella loro morsa per morire) ma devastanti anche dalla distanza. I nostri compagni offrono un supporto efficace, nel senso che generalmente non muoiono e infliggono un bel po' di danni agli avversari, ma spesso e volentieri ci sono d'intralcio e si piazzano sulla nostra linea di fuoco.

Da soli o in gruppo

Otto stage non sono molti, purtroppo, e infatti abbiamo terminato lo story mode in due sole sessioni di gioco a difficoltà media. L'impressione generale è che Section 8 non faccia nulla per uscire dal "già visto" e dalla consuetudine del genere dei FPS: le missioni sono molto semplici e ripetitive, talvolta anche piuttosto brevi, e gli unici momenti interessanti (ad esempio quando guidiamo un veicolo o un'armatura potenziata) vengono sfruttati poco e male. Il multiplayer online permette a un massimo di quaranta giocatori di

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sfidarsi all'interno di ben diciotto mappe, e le modalità di certo non mancano: alcune si basano sul controllo del territorio, altre sulla scorta, altre ancora sul semplice deathmatch. La gestione dei dispositivi extra durante le partite in gruppo assume una valenza strategica ben maggiore rispetto allo story mode, ad esempio si può organizzare la contraerea per impedire ai nemici di rigenerarsi in determinati punti della mappa - visto che la rigenerazione implica un lancio dall'alto: non è il caso di atterrare già cadaveri. Abbiamo notato un po' di lag durante alcune fasi, ma in generale il servizio sembra funzionare bene. Se disponete di un gamertag per Xbox Live, Section 8 si interfaccerà in modo trasparente con il sistema di punteggio del vostro account, e allo stesso modo potrete gestire i messaggi e la lista amici. Passando a una rapida analisi tecnica, purtroppo non c'è molto di che gioire: il prodotto targato Southpeak Games si distingue per la pesantezza del motore, lento e male ottimizzato, unitamente a una cosmesi tutt'altro che esaltante per quanto riguarda gli scenari (semplici, "asettici" e spogli) e gli effetti visivi (le esplosioni sono orribili). Con una ATI Radeon 4870 abbiamo dovuto rinunciare alla sincronia verticale e a parte dei dettagli delle ombre per giocare fluidamente alla risoluzione di 1680 x 1050 punti. Le musiche sono discrete, gli effetti abbastanza "pompati" e presenti. Peccato per i dialoghi solo in Inglese, visto che la traduzione testuale in Italiano alla destra dello schermo risulta ben poco leggibile durante l'azione.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.0
Lettori (29)
6.3
Il tuo voto

Section 8 è un FPS abbastanza tradizionale, caratterizzato da un paio di elementi interessanti (la fase di lancio e la gestione dei dispositivi di supporto) che però andavano sfruttati meglio; in particolare per quanto riguarda lo story mode, davvero troppo corto e privo di ambizioni. Terminati gli otto stage senza troppi problemi e senza troppe emozioni, rimane un multiplayer online con buoni numeri (quaranta giocatori, diciotto mappe, varie modalità) ma poca anima. Tecnicamente si poteva fare molto di più: gli scenari sono spogli e semplicistici, l'interazione con l'ambiente è quasi nulla e al contempo le richieste hardware sono ingiustificatamente esose. Se vi piacciono i first person shooter c'è sicuramente di meglio in giro: Section 8 purtroppo non riesce a offrire la qualità e la spettacolarità che ormai sono d'obbligo quando si compete con i migliori esponenti del genere.

PRO

  • Qualche elemento innovativo
  • Multiplayer abbastanza ricco

CONTRO

  • Tecnicamente mediocre
  • Story mode molto corto
  • Troppo lineare

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore AMD Athlon64 X2 5000+
  • 2 GB di RAM
  • Scheda video ATI Radeon 4870 con 1 GB di RAM
  • Windows XP SP3

Requisiti minimi

  • Processore da 3 GHz o equivalente
  • 1 GB di RAM (Windows XP) o 2 GB di RAM (Windows Vista)
  • Scheda video nVidia GeForce 7800 o ATI Radeon X1800 o superiore
  • 6 GB di spazio libero su hard disk
  • Windows Vista SP1 o Windows XP SP3

Requisiti consigliati

  • Processore Core 2 Duo 2,2 GHz o Athlon 64 X2 4400+
  • 1,5 GB di RAM
  • Scheda video nVidia GeForce 8600 GTS o ATI HD2900XT
  • 12 GB di spazio libero su hard disk
  • Windows Vista SP1 o Windows XP SP3