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Melanzane con le mele

La saga Rayman giunge al debutto assoluto su iPhone/iPod Touch. C'è aria di malinconia e di ricordi nell'ultima produzione firmata dell'operosa Gameloft.

RECENSIONE di Jacopo Mungai   —   09/03/2010
Rayman 2: The Great Escape
Rayman 2: The Great Escape
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Melanzane con le mele

Rayman fu una bella saga. Il motore interamente tridimensionale (proprio a partire da questo secondo episodio), tanto genuino platform-game e un'atmosfera vincente la portarono a essere considerata una serie vincente nell'epoca in cui sbarcò sul mercato, sebbene non fosse proprio ai livelli delle superstar del periodo. Tutti ricorderanno infatti un certo Mario 64 che, con ogni probabilità, tutt'oggi non ha ancora trovato un vero e degno successore a cui passare il proprio scettro nonostante siano passati circa tredici anni. L'indomita Gameloft - davvero scatenata nell'ultimo periodo - ha optato per un restyling completo del secondo episodio nato sulle piattaforme della scorsa generazione, Rayman 2: The Great Escape, arrivato di recente in pompa magna sui dispositivi Apple iPhone/iPod Touch attraverso il solito App Store. Giudicare un titolo come questo non è facile a tanti anni di distanza, vuoi per il contesto su cui si è appena reso disponibile, vuoi anche per un genere, il platform, che si trova in un momento molto particolare del proprio vissuto storico, ossia in una fase che attende un rinnovamento effettivo solo iniziato con l'arrivo di Little Big Planet su Playstation 3, da una parte, e Super Mario Galaxy su Wii dall'altra.

Melanzane sott'aceto

A fronte di queste considerazioni, l'approccio per iniziare Rayman 2: The Great Escape è in ogni caso abbastanza emozionante, soprattutto per chi hai vecchi capitoli aveva già giocato. Qualora ci fosse ancora qualcuno in grado di ritenere iPhone e iPod Touch dei semplici telefoni o lettori mp3, probabilmente questa conversione diretta dovrebbe essere finalmente capace di fugare quasi ogni dubbio, almeno dal punto di vista tecnico. I fortunati che ebbero la concessione di possedere una console Dreamcast o un Nintendo 64, prodotte per chi non se lo ricordasse rispettivamente dalla defunta SEGA (defunta solo in ambito hardware s'intende) e dalla sempre florida Nintendo, non troveranno "quasi" nessuna differenza con questa controparte mobile. Texture molto dettagliate, ottima risoluzione e frame rate sicurissimo, come sempre d'altronde quando ci si trova in mezzo a un prodotto marchiato Gameloft. Se si pensa che tale forza tecnologica è in grado di girare alla perfezione su un apparecchio che sta in una mano, il risultato pare eclatante e risulta ancor più evidente quanto il divario generazionale stia distanziando quest'ultima dalla seppur fantastica generazione passata. Ciò che però non risulta ai vertici delle altre produzioni per iPhone e iPod Touch è il gameplay, o meglio la sua nuova espressione, o trasposizione, adattata ai nuovi controlli completamente virtuali. Con la levetta sinistra, sempre solamente disegnata, si controlla il buffo protagonista, mentre con due tasti laterali posizionati dalla parte opposta si può eseguire il salto e fare fuoco. Infine, tenendo premuto il salto alla seconda pressione consecutiva, il nostro protagonista è in grado di roteare le due folte ciocche di capelli per planare dolcemente a qualche metro di distanza in seguito a un bel primo balzo. I controlli sono quindi fedelmente riportati, anche se questa volta paiono meno precisi di altre, ma soprattutto eccessivamente macchinosi. In particolare, è il discorso legato alla telecamera a lasciare leggermente interdetti. Infatti, un discreto adeguamento automatico della visuale aiuta l'evolversi degli spostamenti di Rayman; ma non sempre. È in questi delicati frangenti che diventa necessario aggiustare l'inquadratura facendo scivolare il polpastrello sullo schermo nella direzione utile, un movimento di per sé non troppo difficoltoso, ma in frangenti delicati o durante i concitati combattimenti - ai quali nello specifico si aggiunge anche un sistema di puntamento del nemico, eseguibile con un solo tocco sullo stesso, piuttosto lento e impacciato - il risultato può manifestarsi non troppo positivo, anche se non del tutto compromettente. Per quanto riguarda la storia e la longevità, Rayman 2: The Great Escape si attesta su ottimi livelli, essendo in tutto e per tutto identico al titolo che esordì all'epoca sulle varie piattaforme e quindi piuttosto rigiocabile grazie soprattutto ai numerosi contenuti secondari. Un ultimo appunto negativo al sistema di salvataggio, che taglia drasticamente la partita in corso durante una telefonata (in caso di iPhone) costringendo a ricominciare il capitolo dall'inizio. L'ultima fatica di Gameloft è già disponibile su App Store, ed è quindi acquistabile direttamente attraverso i due dispositivi al prezzo di 5, 99 euro.

La versione testata è la 1.0.1
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
6.2
Lettori (3)
5.5
Il tuo voto

Una piccola lacrimuccia potrebbe in definitiva scendere giocando questo episodio della saga riportato su iPhone e iPod Touch, ma di fatto non per la fedele trasposizione, in ogni caso abbastanza buona nel complesso, ma più per le vive emozioni che riuscì a trasmettere ai tempi dell'esordio, e nello specifico solo a chi effettivamente lo inserì nella propria console, qualunque essa fosse. Gameloft non raggiunge però un risultato pieno, perché nonostante l'ottima realizzazione tecnica, il titolo presenta in più occasioni alcune vistose magagne nel sistema di controllo, più che imperfetto decisamente macchinoso. Pertanto, Rayman 2: The Great Escape è consigliato solo a tutti coloro che volessero fare un bel tuffo nel passato, consapevoli di tutti i pregi e difetti elencati nell'articolo, e potrebbe inoltre essere il titolo giusto a fare da "apripista" per altre celebri e più adatte produzioni.

PRO

  • Ottima conversione
  • Tecnicamente molto valido
  • Longevo

CONTRO

  • Sistema di controllo ostico
  • Nulla di nuovo
  • Bug salvataggio