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Il prezzo della libertà

Quando Rolf Jansson e Markus Persson hanno cominciato a creare il loro mondo fantastico, Wurms Online era solo un hobby. Oggi è una visione. Un mondo fantasy estremamente complesso e lontano dalle linee guida del mercato attuale.

RECENSIONE di Mattia Armani   —   07/07/2010

Per capire Wurm Online bisognerebbe leggere le preview di Ultima Online. All'epoca si parlava dell'evoluzione dei MUD (giochi di ruolo online testuali o in grafica ascii) verso mondi virtuali completi, dotati di grafica spaccamascella, zeppi di possibilità inimmaginabili e capaci di evolversi autonomamente. Dopo tredici anni possiamo finalmente dire che quelle anticipazioni erano colorite da un'euforia certamente apprezzabile e giustificata, ma eccessiva. Ultima Online infatti ha rispettato quasi tutte le previsioni per quanto riguarda capacità di rappresentazione grafica e possibilità di gioco. Ma di mondi dinamici, tralasciando la possibilità di coltivare o quella di chiedere castelli o negozi da parte di grosse gilde, non s'è vista traccia. Anzi. Ci accorgiamo oggi che la maggiorparte dei mmorpg è tornata indietro, e lo ha fatto, si dice in giro, per essere più accessibile per il grande pubblico. Ma è forte il sospetto che il freno sia stato posto per ridurre i costi, visto che nella corsa al numero di abbonamenti un buon gameplay e un'ambientazione accattivante possono sopperire ad un mondo statico e praticamente privo di esplorazione.

Il prezzo della libertà

E World Of Warcraft ha incarnato proprio questa filosofia, regalandoci un sistema di combattimento calibrato, unico e semplice ma inquadrandolo in un rigido sistema di statistiche e oggetti. Il tutto centellinando le novità per allungare la propria esistenza. Scelte remunerative, popolari e comprensibili ma che hanno dato una sonora mazzata alla spinta evolutiva dei mmorpg. Una mazzata che solo due giochi hanno evitato. Il primo è EVE che, facilitato dall'ambientazione spaziale, ha potuto offrire un gameplay libero senza generare costi di gestione eccessivi. Il secondo è Wurm Online. Un Mmorpg sviluppato con java e con una manciata di megabytes di dati che offre più possibilità di Uol e EVE messi insieme. Ed è quest'ultimo al centro della nostra attenzione visto che ha saputo attirare quella del pubblico, nonostante l'evidente risparmio sul fronte tecnologico e l'elevata difficoltà di approccio. Una scelta che è in palese contro tendenza con le produzioni videoludiche odierne e che è mirata a tutti quei giocatori che sognano mondi in continua evoluzione da poter plasmare giorno dopo giorno con le proprie azioni.

Il duro lavoro del giocatore

Insomma, Wurm Online è un titolo graficamente limitato ma mostruosamente ricco. Un universo online che, tanto per cominciare, è in grado di offrire tutti quegli elementi che hanno reso Ultima Online croce e delizia del vero hardcore mmorpger. Il personaggio si stanca camminando, correndo e trasportando materiale e deve aumentare la propria stamina per aumentare il carico possibile e per poter affrontare le salite più ripide. Il mondo offre semi da piantare e terreni da coltivare per aumentare il legame con la terra. Gli alberi forniscono legna per costruire frecce e le frecce sono fondamentali per procacciare la carne. Il lavoro del minatore consente di raccogliere materiali preziosi e rinforzare la schiena. E ognuna delle decine di attività che possiamo svolgere in Wurm aumenta le nostre capacità, irrobustisce i nostri muscoli, ci avvicina agli spiriti, ci insegna a sopravvivere e costruisce la nostra strada lungo il lento cammino per diventare eroi.

Il prezzo della libertà

Ma, nell'immediato, la raccolta di materiale serve a creare tutto ciò di cui abbiamo bisogno come cibo per restare in forma, stoffe, tavole, attrezzi e oggetti da vendere per comprarne altri o per comprare l'equipaggiamento di base. Ed è qui che Wurm stacca nettamente Ultima Online e compie un passo in avanti verso quei mondi dinamici che popolavano le fantasie videoludiche degli anni 90. L'intero universo di gioco è infatti costruito dai giocatori che all'alba dei tempi si sono trovati abbandonati in lande deserte e isole disabitate. Terre da plasmare e rendere proprie senza alcun limite se non quello dei materiali a disposizione. Ogni costruzione può poi essere riparata, rifinita, arredata e ritoccata. Ogni abisso può essere superato con un ponte da costruire tassello per tassello. Ogni albero può essere abbattuto e ogni terreno può essere livellato o penetrato fino ai suoi più reconditi segreti, scavando vere e proprie caverne alla ricerca dei tesori della terra. E non è detto che scavare troppo a fondo faccia emergere dalle profondità solo cose piacevoli. Insomma, sono questi gli elementi che giustificano la resa grafica non eccezionale del titolo targato OneTooFree AB. E il risparmio in termini di risorse hardware consente anche alla software house di collegare e scollegare tra loro i server a piacimento. Permette di piazzare 16 chilometri di mappa su un solo server e di lasciarci esplorare ogni suo angolo più recondito, a patto di avere abbastanza fiato e abbastanza coraggio; sì perchè tra le foreste di Wurm, al contrario di quanto accade in qualsiasi altro mmorpg, è ancora possibile perdersi.

Creare e distruggere

I primi passi sono a dir poco faticosi. Il mondo è vasto, il cibo scarso e le nostre gambe solo deboli. Ma almeno nel reame di partenza non c'è pericolo di essere massacrati da invasori inferociti e costruire una casa può essere un buon punto di partenza per irrobustire fisico e mente. Sono le azioni infatti, in modo simile al già citato Ultima Online, a formare le capacità fisiche e le abilità del personaggio e non ci sono livelli o competenze specifiche a scandire e limitare le possibilità di gioco. Ed è consigliabile sfruttare a fondo la Golden Valley per imparare a gestire ogni aspetto di Wurm Oline e per portare le skill che ci interessano a 20, valore massimo consentito nella zone per neofiti. Lasciare le lande protette per il mondo aperto è infatti pericoloso ed è necessario prepararsi all'impatto con una realtà ancora più dura e faticosa di quella rappresentata dalla sopravvivenza quotidiana. Girare in solitudine diventa un azzardo e i combattimenti contro i mostri si fanno improvvisamente più duri.

Il prezzo della libertà

Ed è in questo frangente che il gameplay mostra qualche debolezza vista la povertà delle animazioni e degli effetti grafici che nei combattimenti più lunghi generano la sensazione di una staticità quasi desolante. Ma il mmorpg più sperimentale della storia videoludica non mira di certo a rivaleggiare con le dinamiche di World of Wacraft, che è riuscito a movimentare persino le attività meno divertenti come farming e grinding. In Wurm Online ripetere la solita azione per ore, combattimenti inclusi, è quasi una tortura ed è di gran lunga più divertente perdersi dietro alla costruzione di oggetti ed edifici, al mantenimento degli animali o alla coltivazione diretta senza OGM. Attività che hanno il proprio spazio nel Freedom server che include anche una fazione denominata Freedom, che non risponde alle politiche delle tre maggiori fazioni. Eppure il combattimento, seppur spartano, serve, e anche molto. Il titolo infatti esplode tutto il suo potenziale nel reame PVP, ovvero nel Wild server. E' qui che le peculiarità delle tre fazioni che abitano le lande di Wurm Online acquistano senso. In un mondo conteso tra enormi alleanze che modificano i confini, costruiscono fortezze e lottano per la conquista di territori e artefatti. In questo contesto i bruttissimi cavalli diventano essenziali e la mancanza di concitazione permette di focalizzare l'attenzione sulla strategia, spesso incentrata sulla conquista e sul trasporto di artefatti dotati di poteri cosmici. Addentrarsi nelle costruzioni nemiche ha un fascino unico poichè sono edifici realizzati da giocatori seguendo tattiche e immaginari sempre differenti e spesso sorprendenti. Attraversare villaggi creati da persone è un qualcosa di unico che trascende le file sterili di caseggiati precotti di Ultima Online o Star Wars Galaxies. E trovarsi sorpresi davanti a una fortezza nemica costruita in fretta e furia per la guerra, regala una sensazione impagabile.

Il brutto anatroccolo

Il titolo che OneTooFree AB sostiene da ormai otto lunghi anni è un vero e proprio paradosso. Da un lato abbiamo la massima evoluzione dei giochi di ruolo online e dall'altro uno dei motori grafici più poveri e antiquati del decennio, gestito attraverso menu testuali macchinosi e bruttarelli. E se la povertà grafica generale è giustificata dalla necessità di mantenere i costi di gestione bassi, di girare su ogni hardware esistente e di regalare infinite possibilità ai giocatori, non sono altrettanto giustificate le pecche del combattimento contro i mostri.

Il prezzo della libertà

Infatti, quando l'attenzione si focalizza su un unico combattimento statico, animazioni pessime e modelli spartani sono più difficili da digerire di una testa d'aglio con la buccia. E più i mostri sono grandi più l'effetto peggiora mostrandoci enormi draghi mal modellati che roteano in modo ridicolo compenetrando i personaggi dei giocatori. Ed è solo nel PvP questi difetti fin troppo evidenti passano in qualche modo in secondo piano, quando ad entrare in gioco sono strategia, esplorazione e battaglie di massa. Il titolo propone una formula Reame contro Reame superiore persino a quella di DaoC, a patto, ovviamente, di mandare giù il boccone amaro relativo alla povertà grafica. In ogni caso non tutta la componente estetica di Wurm Online è da buttare. Luci ambientali, effetti climatici, foreste, deserti, riflessi e corsi d'acqua non sono male per un titolo sviluppato completamente in java e con solo 100 megabytes di dati. E senza dubbio le cittadine costruite con una certa cura sembrano davvero posti unici con una storia da raccontare. Inoltre sonoro e musica ambientale sorprendono per qualità e riescono a regalare un'atmosfera unica bilanciando, almeno in parte, le enormi carenze del motore grafico.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (14)
7.7
Il tuo voto

Per molti versi Wurm Online potrebbe essere considerato come un'evoluzione di Ultima Online con l'aggiunta, non da poco, di un mondo completamente dinamico a partire dal terreno per arrivare a navi, ponti ed edifici, che possono essere costruiti indipendentemente, senza interecessioni da parte dei Game Master. Sono infatti i giocatori a gestire le guerre, la burocrazia, le città e la propria vita quotidiana senza alcuna limitazione ne alle possibilità di azione ne a quelle del gioco di ruolo che raggiunge vette mai toccate prima. Ma, nonostante le elevate ambizioni, il titolo ha origini quasi amatoriali e utilizza un motore grafico che è si accessibile e facile da gestire, ma al contempo è drammaticamente povero e arretrato e chiede ai giocatori di chiudere un occhio, e talvolta sarebbe meglio chiuderli entrambi, in più di un'occasione. Nonostante ciò si tratta di un'esperienza unica e incredibilmente complessa che consente di sperimentare una delle possibili evoluzioni dei mondi virtuali e che meriterebbe di essere provata da tutti gli appassionati di mmorpg. La prova è gratuita, la versione completa costa 5 euro al mese.

PRO

  • Sviluppo del personaggio libero
  • Crafting estremo
  • PvP globale
  • Economico

CONTRO

  • Macchinoso e spartano
  • Combat PvE noioso
  • Comparto grafico ai minimi termini

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema Operativo: Windows 7
  • CPU: Intel Core i7 920
  • RAM: 6 GB
  • Scheda Video: GeForce GTX 275

Requisiti minimi

  • Sistema Operativo: OS con Java 1.5
  • CPU: 1Ghz
  • RAM: 512 MB
  • Hard Disk: circa 100 MB di spazio libero
  • Scheda Video: 32 MB
  • Connessione ad internet.

Requisiti consigliati

  • Sistema Operativo: OS con Java 1.5
  • CPU: 2Ghz
  • RAM: 1024 MB
  • Hard Disk: circa 100 MB di spazio libero
  • Scheda Video: 128 MB OpenGL 1.3
  • Connessione ad internet.