Il Gioco è disponibile per il download sul servizio DSiWare
Lo sviluppatore Gameloft è sicuramente e senza ombra di dubbio la software house più attiva nel campo del mobile gaming, sfornando decine e decine di giochi in continuazione per ogni tipo di piattaforma. E spesso con risultati invidiabili. E' il caso della loro ultima produzione, Soul of Darkness disponibile sullo store digitale Nintendo al costo di appena 500 punti (5 euro), gioco certamente non originale dal punto di vista del concept ma sicuramente dal grande fascino e giocabilità. Dopo l'action RPG Legend of Exidia e Gangstar, gioco-clone di Grand Theft Auto, arriva oggi la copia-carbone (o quasi) a basso costo del ben più famigerato e storico Castlevania. Soul of Darkness attinge a piene mani dal capolavoro Konami, e lo fa senza paura di esser giudicato, a quanto pare: i punti di contatto tra i due titoli sono, con una punta di imbarazzo, anche troppi. Fin dalla schermata iniziale che dai primissimi istanti di gioco, chiunque abbia avuto tra la mani un qualsiasi capitolo di Akumajo Dracula (il nome originale giapponese) avvertirà immediatamente un certo senso di deja-vù. Partiamo dal concept: si tratta di un titolo action-rpg a scorrimento con forti connotazioni platform e avventura; un mix di generi ben congeniato reso famoso dalla serie Konami ed oggi riproposto con pochissime differenze.
Nell'avventura Gameloft vestiamo i panni di Kale, avventuriero con lo scopo di sconfiggere il Vampiro e liberare l'anima della sua bella amata, attraverso 11 livelli molto caratterizzati e lineari. Se c'è una differenza con Castlevania è proprio questa: l'estrema complessità del level design Konami lascia posto a schemi decisamente lineari e molto più brevi, pur mantenendo una certa dose di segreti da scoprire e posti nascosti da esplorare. Le 4-5 ore necessarie a completare Soul of Darkness rispecchiano ovviamente il suo basso costo, anche se la realizzazione del gioco è davvero ottima. Gli undici livelli sono estremamente curati e tutti diversi nelle ambientazioni, passando da castelli, boschi, inferi, grotte, cattedrali e paesaggi spettrali e diroccati. L'azione di gioco scorre veloce proprio come in un platform; ci sono numerosissimi passaggi da affrontare in modo intelligente cercando di evitare ostacoli, pericoli e nemici, magari tentando di imparare i "pattern" e memorizzare il movimento degli elementi su schermo per poi evitarli.
Il senso di deja-vu
Non è solo un platform-action Soul of Darkness, ma anche un gioco con alcuni spiccati elementi RPG. Non si tratta, ovviamente, di un gioco di ruolo, ma sono comunque presenti potenziamenti, livelli da raggiungere, power up per le armi necessari a sbloccare particolari caratteristiche delle spade, scudi, e soprattutto magie. Il nostro alter-ego è infatti capace di scatenare potenti incantesimi da utilizzare sia contro i nemici che contro gli elementi che ostacolano la progressione. Ma non solo, Kale può comandare acqua e fuoco, utili in varie situazioni in cui si prefigurano simil-puzzle da risolvere ora con un elemento, ora con l'altro.
I punti segreti della mappa sono raggiungibili spesso solo ed esclusivamente attraverso le trasformazioni del protagonista, che può mutare in varie creature (di terra, di aria o di acqua); conquistando punti esperienza il nostro personaggio acquisisce man mano nuove armi, combo, magie, trasformazioni, ed alla fine di ognuno degli undici livelli è presente un "boss fight" come da tradizione, abbastanza soddisfacenti da affrontare perché vanno sconfitti ognuno in modo diverso ed intelligente. Il bilanciamento della difficoltà e del gameplay è pressoché perfetto, così come la cura riposta nei controlli, reattivi e ben congegnati. Tutto il comparto grafico è altrettanto curato grazie a background evocativi e ottimamente disegnati, ricchi di dettagli ed effetti; animazioni e cut scene sono anch'esse sopra la media delle produzioni DSi-Ware e non solo, e fanno di Soul of Darkness uno dei titoli più validi sotto ogni punto di vista. Si poteva ovviamente sperare in un maggiore utilizzo delle particolari funzioni dell'hardware Nintendo: la fotocamera si può attivare in alcuni livelli per ottenere dei power up legati allo scatto di fotografie, oppure per sostituire il volto del protagonista al nostro nelle scene d'intermezzo. Il touch ed il microfono sono ampiamente dimenticati, così come il secondo schermo che è utilizzato quasi esclusivamente per visualizzare la mappa di gioco, di cui per altro c'è poco bisogno vista la linearità degli schemi e la mancanza di qualsiasi tipo di backtracking (di cui Castlevania vive, in sostanza). Complimenti a Gameloft anche per il comparto sonoro, con tantissimi effetti e musiche di sottofondo orchestrate e perfette per lo scopo, quello di incupire l'atmosfera e donare al gioco una vena horror. Un plauso quindi per tutta la realizzazione, ma molto meno per la mancanza di originalità.
Conclusioni
L'ultima fatica di Gameloft è un ottimo action-rpg realizzato con cura ed esperienza sulle tracce solcate da Konami col suo Castlevania. Soul of Darkness è il suo figlio illegittimo destinato al servizio DSiWare ed offre alcune ore si sano divertimento con elementi puzzle, platform, action, rpg sapientemente mescolati e calati in un contesto, quello fantasy dei vampiri, che sicuramente attira ancora. Perfetta realizzazione tecnica: grafica, sonoro, controlli e bilanciamento non hanno punti deboli. Peccato per lo scarso sfruttamento delle peculiarità dell'hardware DS, ma soprattutto per la mancanza intrinseca di originalità di questo titolo, che attinge senza pudore dalla fonte senza aggiungere praticamente nulla.
PRO
- Bella realizzazione complessiva
- Un sapiente mix di generi
- Uno dei migliori titoli DSiWare
CONTRO
- Non ha la complessità di un Castlevania
- Scarso utilizzo delle particolari caratteristiche DS
- E' fondamentalmente un copia-incolla