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L'involuzione della specie

L'edizione 2011 di FIFA per Nintendo DS non porta il cambio di rotta auspicato, trascinando stancamente il franchise sulla console portatile dal doppio schermo.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   21/10/2010

Versione testata: Nintendo DS

Siamo tutti d'accordo: realizzare una buona simulazione calcistica non è semplice. Lo stesso FIFA su PlayStation 3 e Xbox 360 ha faticato un bel po' per attuare la rivoluzione che abbiamo potuto apprezzare a partire dal 2009, diventando un punto di riferimento per gli appassionati e riuscendo in sole tre edizioni (quattro, contando anche la parentesi Mondiali) a sbaragliare una concorrenza confusa e intontita come un pugile che ha commesso il grave errore di sottovalutare il proprio avversario, ritrovandosi improvvisamente a incassare colpi su colpi.

L'involuzione della specie

La situazione su PC è diversa per via di alcune scelte discutibili, ma quest'anno sembra giunta a una svolta e promette bene per il futuro. Persino su PSP FIFA è in grado di regalarci azioni spettacolari e grandi emozioni. Dunque cosa sta succedendo alla riduzione del gioco per Nintendo DS? FIFA 09 ci aveva di fatto illuso che gli sviluppatori si fossero messi a lavorare per creare qualcosa di importante, un gioco di calcio che doveva per forza di cose rinunciare alla bella grafica ma che sopperiva alle mancanze tecniche con un gameplay solido e con un discreto multiplayer online via Nintendo Wi-Fi Connection. Un anno dopo, la cocente delusione di FIFA 10, che riproponeva i problemi delle precedenti edizioni, ingigantiti dal passare del tempo e da una realizzazione tecnica che appariva ormai davvero inadeguata. E FIFA 11? Al di là di qualche novità marginale per quanto concerne le modalità, soffre ancora per un comparto visivo mediocre e per una serie di limiti dell'IA a cui sembra proprio si sia rinunciato a porre rimedio. Le magagne appaiono lampanti fin dalle prime battute di gioco, con la difesa che si apre misteriosamente, evitando di marcare il portatore di palla avversario, la frequente impossibilità di selezionare il giocatore più vicino all'azione e la quasi completa assenza di una qualsivoglia azione corale, di inserimenti che ci permettano di passare la palla in area di rigore per una triangolazione vincente. Da questo punto di vista, FIFA su Nintendo DS sembra tornato al 1994, quando si segnava partendo da centrocampo e si vincevano le partite unicamente con i lanci lunghi.

Persa a tavolino

Oltre al classico "calcio d'inizio" per giocare un'amichevole dai parametri random, FIFA 11 ci offre la modalità "professionista", la nuova "sfida ultimate 11", la modalità "allenatore", i calci di rigore, il multiplayer in locale oppure online e una piccola serie di simpatici minigiochi. La modalità "allenatore" è quella che già conosciamo: selezionata una squadra, potremo gestirla in tutti gli aspetti e cercare di raggiungere gli obiettivi stagionali indicati dalla dirigenza, pena il licenziamento.

L'involuzione della specie

Le partite, in tale frangente, possono essere giocate normalmente oppure simulate, mentre bisogna dedicare un po' di attenzione anche all'allenamento per migliorare la condizione generale dei giocatori. La modalità "professionista" è anch'essa una vecchia conoscenza della serie, e ci vede controllare un unico giocatore (con una visuale alla Libero Grande) nell'ottica di ricoprire tale ruolo nel modo migliore possibile, di partita in partita.. La "sfida ultimate 11", vera novità di questa edizione di FIFA, è una sorta di "master league" a tornei arricchita dalla presenza di "carte" che possono essere acquistate utilizzando i punti conquistati giocando, e che ci permettono di ingaggiare nuovi calciatori. Il minigame dei calci di rigore va giocato utilizzando la stilo e il touch screen: quando controlliamo il rigorista, dobbiamo disegnare sullo schermo la traiettoria del tiro e dosare la velocità del movimento per aumentare o diminuire la potenza; quando controlliamo il portiere, invece, dobbiamo spostarci con la stilo e cercare di intuire cosa farà il nostro avversario. La modalità multiplayer si conferma anche quest'anno di buona qualità: il matchmaking funziona bene e riesce a trovare una partita piuttosto rapidamente, non abbiamo riscontrato lag e l'esperienza, in generale, si è rivelata discretamente divertente nella sua semplicità. Non bisogna comunque dimenticare i difetti nel gameplay a cui abbiamo fatto cenno in precedenza, e con cui si finisce per fare i conti anche e soprattutto quando ci si misura con un avversario umano. La modalità "minigiochi", altra novità introdotta da FIFA 11, include sei differenti sfide: "cecchino", in cui si deve segnare il maggior numero possibile di gol da punizione; "mago dei tiri liberi", ovvero un confronto a base di finalizzazioni da calcio d'angolo; "prova a prendermi", una sfida a tempo in cui si deve evitare che l'avversario conquisti la palla; "muraglia", un minigame dedicato esclusivamente alla nostra bravura come portieri; "intercettatore", in cui ci si impegna a rubare la palla agli avversari il più frequentemente possibile; "maestro dello slalom", una sfida basata sul dribbling.

Tirando le somme

Come già detto, alla fine dei conti ci troviamo di fronte a novità marginali, che non cambiano di una virgola l'esperienza di gioco nella sua essenza e che dunque non giustificano l'acquisto della nuova edizione da parte di chi già ne possiede una precedente. Persino le rose delle squadre disponibili non appaiono aggiornate, anche se esiste un'opzione che in teoria dovrebbe garantirne l'adeguamento via internet.

L'involuzione della specie

I difetti che abbiamo riscontrato nell'IA e nel gameplay in generale potevano magari essere ignorati tre anni fa, complice la mancata concorrenza, ma vederli ancora lì non fa che disegnare il triste quadro di un "contentino" che viene proposto ai possessori di Nintendo DS in attesa del 3DS. Un pensiero che si riflette anche e soprattutto per quanto concerne la realizzazione tecnica: la risoluzione della console portatile dal doppio schermo ha già dei grossi problemi a garantire una certa "leggibilità" dell'azione con undici giocatori in campo, non aiuta dunque che i modelli poligonali siano così spigolosi e simili fra loro. Si poteva tentare la carta del cel shading, o con un po' di coraggio affrontare la questione da un'angolazione differente, più vicina alle peculiari caratteristiche del DS, ma è chiaro che la cosa non avrebbe garantito buoni risultati, specie in termini economici. Grafica decisamente bruttina, dunque, accompagnata dal solito commento in Inglese e da effetti sonori privi di particolare impatto.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.0
Lettori (42)
5.4
Il tuo voto

È triste che FIFA su DS sia arrivato alla fine della propria corsa senza un acuto. Le capacità tecniche della console portatile Nintendo sono quelle che sono, è vero, e tirare fuori qualcosa di visivamente gradevole in un contesto del genere appariva francamente difficile. Tuttavia ciò non giustifica la mancanza di qualsivoglia miglioramento, perché non è davvero possibile riproporre gli stessi difetti che da quattro anni affliggono la serie. A FIFA 11 non si chiedevano miracoli, né chissà quali novità: bastava ottimizzare un minimo l'IA per evitare i soliti strafalcioni e magari inserire l'importante fattore "fatica" per giustificare le sostituzioni. Il multiplayer online è ancora lì e funziona bene, i controlli supplementari via touch screen forniscono un buon numero di opzioni durante la partita e il controllo via d-pad si rivela come al solito sufficientemente preciso. Peccato.

PRO

  • Buon numero di modalità
  • Multiplayer online di discreta fattura
  • Controlli affidabili e precisi

CONTRO

  • IA imbarazzante
  • Tecnicamente mediocre
  • Diversi bug fastidiosi