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Quando il gioco diventa passione

Se credete di avere l'X Factor anche voi non basta canticchiare sotto la doccia! Tirate fuori i vostri microfoni PS3 e mostrate il vostro talento: diventare una star non è stato mai così semplice!

RECENSIONE di Caterina Talia   —   18/11/2010

Versione testata: PlayStation 3

"Tra palco e realtà" come direbbe il cantante Luciano Ligabue, ci si misura così in questo travolgente gioco che lega la passione a quello che è il sollazzo moderno più contagioso del mondo: il videogame. Ebbene giocatori canterini, sarete proprio voi i protagonisti atti a conquistare il palco di X-Factor, il Tv Show fenomeno mondiale che emoziona il pubblico attraverso il talento musicale dei protagonisti. X-Factor, che un po' appassiona solo chi è un telespettatore e per la maggior parte chi vive davvero questo mondo tra provini e concerti, diventa uno specchio su quello che è il mondo musicale oggi, mettendo in risalto particolari esempi di vita vissuta che creano anche nella stessa realtà identiche emozioni.

Quando il gioco diventa passione

Chi ha avuto modo di seguire almeno una volta una puntata del Talent Show, avrà notato che pur venendo riprodotto in più Paesi e quindi in più lingue, di certo si respira ovunque la stessa identica atmosfera di tensione, allegria, sfida e commozione, fedelmente riprodotte anche all'interno di questo gioco: il palcoscenico con i suoi effetti di luce, la commissione che esprime veramente i giudizi, il pubblico sovrano e "caciarone" tipico appunto dello spettacolo. Per non parlare poi dei provini, delle emozioni che quasi sembrano reali e dei personaggi: dalle movenze sul palco al look, dalle parole dette ai giudici ai pianti se la performance non è risultata eccellente. Il ricordo è identico a SingStar, pioniere e principale ispirazione per gli sviluppatori di X-Factor, con la sola differenza che qui troviamo una modalità in più dove tra casting e gara, si decide il vincitore proprio come nel programma TV, ma rimane identica la visione di concedersi un momento di relax cantando oppure se si è dei professionisti o presunti tali, testare il proprio senso artistico e gareggiare come nel vero Talent Show.

Per chi pensa che sia un gioco da ragazzi

Due modalità di gioco: quella definita Party e la Carriera; la prima è per divertirsi da soli o in compagnia anche una tantum, la seconda è per chi di canto se ne intende o nutre una forte passione che servirà a misurare la propria energia e competitività per diventare una stella! Ma andiamo ad analizzarle con ordine. La modalità Party è quella che effettivamente - come espleta il nome stesso - tende a darci un'impronta più rilassata e meno competitiva rispetto all'altra. Qui ci troviamo davanti a quattro possibilità di gioco: assolo (misura le qualità individuali), duetto (in coppia con l'avversario), battaglia (sfida con l'avversario), competizione (per respirare l'atmosfera della gara). Prima di giocare dovremo scegliere il brano, il personaggio e il suo look.

Quando il gioco diventa passione

Si può scegliere tra Femmina (Jun, Alice, Nicole, Jamila, Cassie) e Maschio (Leon, Charlie, Terrende, Kyle) e ci si diverte a personalizzare il look tra acconciatura e abiti per essere al top nelle proprie performance. A questo punto si sceglie di partire con la gara ritrovandosi sul palcoscenico, tra il pubblico delirante e i giudici attenti all'esibizione. Quest'ultima poi è sempre accompagnata da una voce guida - spesso non appartenente all'interprete reale del brano - che faciliterà ovviamente la resa tra le difficoltà tipiche che vanno dal semplice al difficile passando per la media bravura. Dopo l'insindacabile giudizio della commissione apparirà una schermata che descriverà l'andamento con un totale numerico e uno in percentuale, evidenziando la Frase Migliore e i Grandi Momenti. Nella modalità Carriera vi è un percorso da seguire che va da Star a SuperStar. Anche qui è presente la scelta del personaggio e del brano, ma ciò che differenzia la modalità Carriera da Party è proprio l'intro emozionante che presenta il nostro cammino per diventare una stella. Vi è una motivante presentazione della gara, molto simile al TV Show con stessi effetti e identici stacchetti musicali, da qui si parte per la "conquista del mondo musicale" attraverso i provini dove si ha una seconda possibilità nel caso in cui l'emozione si fosse fatta avanti, proprio come un vero casting! La gestione in multiplayer è più emozionante nella modalità Carriera, poiché è proprio qui che ci si misura davvero e che ci si addentra meglio nella parte.

I brani

Ecco un estratto delle canzoni presenti nel gioco. Paparazzi di Lady Gaga, Beautiful Day degli U2, Call Me di Blondie, Don't You (Forget About Me) dei Simple Minds, Radio Ga Ga dei Queen, Light My Fire dei Doors, Back to Black di Amy Winehouse, You're Beautiful di James Blunt, She's The One di Robbie Williams, All Night Long di Lionel Richie.

Considerazioni e critica costruttiva

X-Factor è un gioco che riesce a coinvolgere tutti poiché come si sa, il canto bene o male che venga eseguito è un'evasione per chiunque. Dichiarare di non saper cantare quindi, se ci si trova davanti a un gioco può essere una considerazione poco attendibile, poiché magari solo per divertimento, si può dar luce a un arte come questa che non ha davvero fondamenti complessi se gestiti in piena semplicità, come eseguire la linea melodica senza l'uso di particolari fraseggi o vocalizzi difficili. Lo studio del canto ovviamente è incentrato sulla particolare propensione verso di esso, abbinata a solide basi pratiche e non si discute il fatto che sia un'arte complessa, anzi è l'unico "strumento" che gestisce i propri parametri in maniera strettamente astratta, non avendo la completa visibilità di cosa si sta eseguendo. Ma la facilità di gestione nel gioco X-Factor è data dalla voce guida che ha i suoi pro e contro: se da un lato essa aiuta nell'esecuzione, dall'altro però ha un fattore negativo che è quello di non cambiare timbro vocale in base al sesso. Questa che potrebbe sembrare una peculiarità interessante, penalizza in qualche modo il giocatore perchè tenderà comunque a doversi adattare alla tonalità per poter superare la sfida. Si parla quindi di note "troppo alte" per gli uomini e "troppo basse" per le donne. Fortunatamente però i brani in considerazione sono eseguiti in maniera semplice e non gravano moltissimo sui suddetti parametri, anzi spesso esaltano le qualità medie della voce. X-Factor è un modo per evadere dallo stress lavorativo o per farsi due risate con gli amici, per chi vuole semplicemente rilassarsi e "sfogarsi" con qualche acuto in più, che non guasta mai! E' poi però al tempo stesso un modo per far esercitare le giovani leve della musica.

CI PIACE

  • Intuitivo al punto giusto
  • Facile e alla portata di tutti
  • Emozionante e abbastanza reale

NON CI PIACE

  • Esecuzioni dei brani con voce guida
  • Poche canzoni