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Section 8: Prejudice, recensione

Gli sviluppatori di TimeGate Studios dimostrano di aver imparato dai propri errori, e con Section 8: Prejudice si preparano a offrire un bel po' di sana azione FPS a prezzi molto competitivi

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   03/05/2011

Versione testata: PC

"Lanciati, atterra e combatti!": si intitolava così la nostra recensione di Section 8, FPS targato TimeGate Studios uscito nel 2009 per PC, PlayStation 3 e Xbox 360. Il gioco metteva sul tavolo un gameplay classico, vagamente ispirato ad Halo per quanto concerne le ambientazioni ma caratterizzato da alcune idee forti, di grande impatto. In primo luogo, e proprio di impatto si trattava, l'irrompere del giocatore sulla scena: equipaggiato con una potente armatura da battaglia, il nostro personaggio si lanciava da un'altezza di quindicimila piedi e impattava con il terreno come una meteora, per poi alzare la testa e aprire il fuoco contro i nemici che infestavano lo scenario.

Section 8: Prejudice, recensione

A una campagna in single player piuttosto lineare, priva di momenti memorabili e fondamentalmente breve, si accompagnava un multiplayer ricco di modalità ma senza acuti, spesso confusionario e poco gratificante. Fa dunque piacere constatare che le cose sono cambiate per Section 8: Prejudice, visto che gli sviluppatori hanno compreso quali erano gli elementi più deboli dell'esperienza e si sono messi d'impegno per rivederli, arricchirli o entrambe le cose. Al prezzo di soli 12,99 euro, dunque, è possibile acquistare su Steam un titolo divertente, ben realizzato e dotato di numeri di tutto rispetto. Ma andiamo con ordine... Protagonista della storia è ancora una volta Alex Corde, comandante dell'Ottava Fanteria Corazzata, che dopo gli eventi del primo episodio si trova a fronteggiare una minaccia terribile e inaspettata. Niente che un bel po' di armi e munizioni non possano risolvere tuttavia, e così eccoci di nuovo nell'armatura di Corde, subito nel vivo dell'azione dopo un breve tutorial e successivamente sparati dall'alto come da tradizione, con l'obiettivo di stanare ed eliminare i nostri nemici grazie anche al supporto di alcuni compagni.

Spara che ti passa

La prima differenza tra Section 8: Prejudice e il primo capitolo della serie sta nella struttura della campagna in single player. Se in precedenza le missioni apparivano scollegate l'una dall'altra infatti, in questo sequel è stata data maggiore importanza alla continuità narrativa, che non viene spezzata neppure dal lancio a cui abbiamo accennato poc'anzi. Quasi sempre supportato da compagni dotati di una discreta intelligenza artificiale, Alex Corde si trova ad affrontare situazioni abbastanza variegate, pur rimanendo nella linearità di un "percorso obbligato" come quello evidenziato dalla mappa (addirittura uscire fuori dai suoi confini per alcuni secondi si traduce in un game over...), e deve eliminare i numerosi nemici che gli si parano di fronte utilizzando un arsenale di tutto rispetto, che include fucili d'assalto, mitragliatrici, lanciarazzi, fucili di precisione, pistole ma anche pugnali a vibrazione, granate di vario genere e così via.

Section 8: Prejudice, recensione

I rifornimenti vengono garantiti da appositi dispositivi presenti all'interno delle mappe, e benché sia difficile rimanere privi di munizioni, la possibilità appare molto più concreta rispetto all'originale Section 8. E a proposito di possibilità, le unità di rifornimento ci consentono non solo di ricaricare le armi equipaggiate, ma anche di cambiarle con quelle disponibili nel database, nonché di gestire una certa quantità di "punti armatura" per enfatizzare un'abilità del nostro personaggio piuttosto che un'altra. Possiamo dunque aumentare il valore di resistenza della corazza oppure migliorare l'efficienza degli scudi, aumentare la precisione di tiro o potenziare la capacità di penetrazione dei proiettili, e così via. Esistono delle classi predefinite fra cui scegliere, con set di armi e abilità differenti, ma si tratta di un discorso che trova una propria dimensione più che altro nelle modalità multiplayer. Utilizzando un controller per Xbox 360, il gioco propone fin da subito un layout di stampo classico, con il grilletto sinistro per mirare e quello destro per aprire il fuoco, il pulsante X per ricaricare l'arma equipaggiata, il pulsante Y per passare da quella primaria a quella secondaria, lo stick sinistro premuto sulla propria asse per correre (con la modalità "boost" che volendo si attiva in automatico, e vede il nostro personaggio schizzare rapidamente in avanti, passando a una visuale in terza persona) e i tasti dorsali sinistro e destro che servono rispettivamente per azionare il jetpack e per usare l'arma speciale (che sia una granata o un pugnale - a proposito, le uccisioni ravvicinate e silenziose si traducono adesso in spettacolari "fatality").

Guerre stellari

Terminato lo story mode, che anche in questo caso è composto da otto livelli per una durata di circa cinque ore, ma che vanta numerose buone idee (come ad esempio la possibilità di utilizzare dei veicoli), Section 8: Prejudice ci mette a disposizione due modalità multiplayer online che peraltro si moltiplicheranno a breve, e che vedono squadre formate da sedici giocatori affrontarsi per la conquista del territorio (Conquest) oppure un team formato da quattro persone che fronteggiano insieme orde sempre più minacciose di nemici (Swarm).

Section 8: Prejudice, recensione

Abbiamo provato entrambe le modalità durante una sessione organizzata da TimeGate Studios, e siamo rimasti favorevolmente colpiti dalla qualità dell'esperienza, dalla pressoché totale assenza di lag e soprattutto dalla presenza di meccaniche molto coinvolgenti e appassionanti, che spingono a fare quella "partita in più" che in genere è appannaggio dei soli titoli più blasonati. La modalità Swarm per il momento non ci ha impressionato, considerando la sua semplicità di fondo e la non impeccabile intelligenza artificiale che muove i nemici e li spinge spesso a esporsi pericolosamente alle nostre raffiche, cercando un riparo solo quando ormai è troppo tardi. Molto diverso è il discorso relativo alla modalità Conquest, che appare incredibilmente sfaccettata grazie all'estensione delle mappe, alla presenza di numerosi dispositivi extra (agendo sul d-pad è possibile utilizzare i "crediti" disponibili per acquistare e piazzare unità di supporto, torrette d'attacco, batterie antiaeree ma anche aeroslitte, blindati e mech) e alle dinamiche di conquista e difesa delle varie postazioni. Si è deciso insomma di sintetizzare il comparto online del gioco, puntando a ragione sulle cose più riuscite ed eliminando il superfluo. Passando al discorso prettamente tecnico, anche qui bisogna riconoscere agli sviluppatori un lavoro eccellente in termini di ottimizzazione del motore grafico: avevamo provato il primo Section 8 su un PC dotato di scheda video ATI Radeon 4870 riscontrando numerose incertezze e rallentamenti, tanto da costringerci spesso ad abbassare la qualità degli effetti, mentre il sequel gira a 25-30 FPS senza particolari cali, con tutti gli effetti al massimo e alla risoluzione di 1600x900 pixel, su un notebook di fascia media. Una bella differenza, non c'è che dire. Il design del gioco ha fatto in generale dei sostanziali passi in avanti, con scenari molto più ricchi di elementi e plausibili da un punto di vista architettonico, anche se la scelta dei colori spesso lascia a desiderare e gli effetti speciali rimangono deboli (vedi le esplosioni). Discreto il comparto sonoro, anche se avremmo gradito un accompagnamento musicale più presente.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.3
Lettori (27)
7.9
Il tuo voto

Section 8: Prejudice spazza via le incertezze del primo episodio grazie a una buona direzione artistica, a un gameplay solido e ad un multiplayer online ricco per numeri e qualità. Il titolo di TimeGate Studios merita senza ombra di dubbio i 12,99 euro necessari per l'acquisto su Steam, si interfaccia con il vostro eventuale Xbox Live Gamertag per la condivisione degli achievement e vi offre un'esperienza coinvolgente, divertente e discretamente bilanciata, seppure per molti versi ancora facilotta e priva di fasi realmente impegnative. La sensazione di impatto delle armi non può paragonarsi a quella delle produzioni più blasonate, ma il sistema di ingaggio funziona bene e la personalizzazione dell'equipaggiamento rappresenta un extra di sicuro interesse. Section 8: Prejudice si presenta dunque come un FPS valido e ben realizzato, che ci sentiamo di consigliare senza riserve.

PRO

  • Solido e coinvolgente
  • Un gran numero di armi e veicoli
  • Multiplayer appassionante

CONTRO

  • Gameplay fondamentalmente lineare
  • Scelte cromatiche spesso infelici
  • Sonoro essenziale

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i3 350M
  • 4 GB di RAM
  • Scheda video ATI Mobility Radeon HD 5650
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore Intel single core da 3.0 GHz, dual core da 2.0 GHz, AMD Athlon XP 3200+ o superiore
  • 2 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce 7800, ATI Radeon X1900 o superiore
  • 5.5 GB di spazio libero su hard disk
  • Sistema operativo Windows XP, Windows Vista o Windows 7