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Il lemming venuto da un altro mondo

Sono tanti, piccoli, buffi e stanno per essere trucidati nelle maniere più assurde. No, non sono i pokémon, smettete di applaudire...

RECENSIONE di Christian Colli   —   30/06/2011

Versione testata: PlayStation 3

Generalmente nel mondo dei videogiochi vige una regola fondamentale, alla base di praticamente il 90% delle produzioni di ogni genere: se il giocatore (o il suo alter ego, nello specifico) muore, è game over. Swarm di questa regola un po' se ne frega e per questo motivo è proprio uno dei prodotti più bizzarri sul mercato. Gli sviluppatori di Hothead Games devono essersi decisamente ispirati a Lemmings quando hanno concepito Swarm poiché sono molti i punti in comune tra i due giochi: livelli sempre più complessi, un mucchio di buffe creaturine sfortunate e un triste destino per molte di esse.

Il lemming venuto da un altro mondo

Quest'ultima caratteristica viene esasperata in Swarm e se nel caro, vecchio Lemmings la dipartita degli animaletti era piuttosto giocosa, in questa sorta di puzzle-platform le piccole creaturine aliene vanno incontro a morti davvero truculente. Ironicamente, far morire gli "swarmiti" è praticamente lo scopo del gioco, tant'è che si viene premiati per farlo in modi sempre più elaborati e spettacolari. Confusi? Continuate a leggere.

L'unione fa la forza, quasi

La premessa è piuttosto semplice e originale: un organismo alieno è costretto ad "atterrare" su un pianeta ostile e l'unico modo per recuperare le forze consiste nel trovare i cinque frammenti di DNA sparsi in ogni livello. Il giocatore controlla uno sciame, come da titolo, di cinquanta swarmiti emessi dall'organismo alieno all'inizio di ogni stage: il controllo sulle creaturine è diretto e il giocatore le muove e le fa agire come se fossero una sola entità, esattamente come in un platform qualunque. Il gruppo di swarmiti può saltare e compiere principalmente due azioni: tenendo premuto L2 il gruppo si sparpaglia mentre tenendo premuto R2 gli swarmiti si avvicineranno l'un l'altro.

Il lemming venuto da un altro mondo

La combinazione di queste semplici configurazioni produce una moltitudine di azioni diverse, è possibile per esempio fare arrampicare gli swarmiti uno sopra l'altro per raggiungere altezze apparentemente fuori portata, far schiantare le creaturine contro oggetti distruttibili o approfittare di una sorta di scatto che permette alle creature di muoversi più velocemente e, di conseguenza, saltare più lontano. Il giocatore apprende le varie possibilità degli swarmiti nei primissimi livelli di gioco e deve immediatamente padroneggiarle per superare i già tantissimi ostacoli presenti nel livello iniziale, destinati a diventare sempre più complessi e abbondanti di stage in stage. I livelli di gioco sono particolarmente intricati, ricchi di piattaforme semoventi, trappole, nemici ed esplosivi che rischiano di spazzare via gli swarmiti prima che riescano a raggiungere la fine del percorso. Il punto è che il gioco richiede proprio che gli swarmiti vengano sacrificati e uccisi durante il percorso: questo elemento rende Swarm una sorta di incrocio tra un puzzle-game e un platform che costringe il giocatore a ragionare molto velocemente poiché ogni stage è anche una corsa contro il tempo.

Trofei PlayStation 3

Swarm propone sette Trofei Bronzo, quattro Trofei Argento e un Trofeo Oro. La maggior parte di questi Trofei non è particolarmente difficile da ottenere e molti si acquisiscono automaticamente soddisfacendo alcuni requisiti come, per esempio, raggiungere determinati moltiplicatori o un certo numero di Medaglie. Altri, in particolare il Trofeo Oro, richiedono un po' più impegno e perseveranza.

Come ti trucido E.T.

La caratteristica più strana di Swarm è proprio il fatto che per sbloccare ogni livello è necessario racimolare una certa quantità di punti in quello precedente. L'idea è piuttosto semplice quanto bizzarra: il giocatore raccoglie dei globi luminiscenti sparsi per il livello, aumentando il suo punteggio, e fin qui niente di strano; a questo punto entra in gioco un moltiplicatore che aumenta in base a quanti swarmiti vengono uccisi e al modo in cui si verifica il massacro. Ovviamente il giocatore deve condurre almeno una creaturina alla fine del livello e morta quella si riparte da un checkpoint, di conseguenza in alcuni posizioni strategiche dello stage troverete collocati dei punti di rigenerazione in cui gli swarmiti torneranno a essere cinquanta. Il concetto quindi è questo: il giocatore deve fare in modo che i suoi swarmiti vengano proprio trucidati dalle trappole, possibilmente in gran numero e molto rapidamente, cercando di preservarne almeno da uno da condurre al prossimo punto di rigenerazione per riprendere il massacro prima che scada il tempo del moltiplicatore.

Il lemming venuto da un altro mondo

Per quanto assurdo, questo è l'unico modo per racimolare i punti necessari a sbloccare ogni nuovo livello e il giocatore è praticamente costretto a ripetere gli stage più e più volte al fine di elaborare la migliore strategia suicida: Swarm si basa principalmente su questa meccanica e per quanto possa essere inizialmente divertente, considerando sopratutto la leaderboard online da scalare con i propri top score, l'elevata complessità e difficoltà degli stage avanzati costringe a frustranti e spesso infruttuose ripetizioni dei livelli già affrontati. Hothead Games inciampa proprio in questa caratteristica del gioco: nonostante rimanga parecchio divertente, Swarm riesce a essere ben presto molto ripetitivo e sopratutto incredibilmente confusionario, visto che in certi momenti la complessità degli stage e il caos che scaturisce dalla morte di molteplici swarmiti rendono difficile capire cosa stia succedendo e si ha la sensazione di procedere quasi a caso, sperando che il dannato moltiplicatore non si esaurisca.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.0
Lettori (7)
8.3
Il tuo voto

Swarm è un giochino davvero simpatico che tende però a diventare anche molto frustrante, sopratutto nei livelli più avanzati. L'idea è quella di un gioco basato proprio sulla ricerca del perfezionamento che deve però essere logico e controllato se si vogliono guadagnare più punti possibile ma che tuttavia tende a diventare una baraonda splatter di mostriciattoli affettati, soffocati e carbonizzati. Le Medaglie che ricompensano i suicidi più "artistici", gli immancabili Trofei e il punteggio in leaderboard rendono la ripetizione meno fine a se stessa, ma alla lunga è soltanto stancante. Detto questo, Swarm è una delle idee più originali nel panorama dei contenuti scaricabili e con un seguito Hothead Games potrebbe fare centro risolvendone i problemi e mantenendo intatto lo spirito.

PRO

  • Concept davvero molto originale
  • Numerosi livelli ed elementi collezionabili

CONTRO

  • Ripetitivo e a tratti frustrante
  • A volte l'azione è troppo caotica e incomprensibile