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L'isola che non c'è

UnBound ci porta sull'isola più bizzarra degli Indie Games!

RECENSIONE di Dario Rossi   —   17/11/2011

Il gioco è disponibile per il download tramite Xbox Live

L'apertura del canale dei giochi indipendenti ha portato anche su Xbox Live le produzioni minori, per la maggior parte amatoriali, così anarchiche quanto libere da ogni crudele logica di mercato. Ribattezzati successivamente Indie Games, venduti nella maggior parte dei casi a cifre risibili, questi piccoli grandi giochi continuano quotidianamente a gonfiare la lista dei titoli disponibili, praticamente sconfinata ed estremamente difficile da scremare. Multiplayer ha scelto per voi un titolo decisamente particolare, nato dalla fervida mente di Monufrak1, preparatevi a sbarcare nel mondo di UnBound.

Signore delle Sfere

Sviluppato interamente su piattaforma XNA, UnBound è un'avventura in soggettiva che ci catapulta in un'isola deserta, splendidamente renderizzata, dove affrontare diverse sfide che hanno un unico scopo in comune: il raccoglimento di tutte le sfere disseminate sul territorio. Come Pac-Man senza fantasmi ne' labirinti, tutto quello che ci chiede questo titolo è di raccogliere gli sferici oggetti lungo tre modalità che cambiano le regole contestuali, sfruttando l'unica azione concessaci oltre a normale movimento, quella di saltare. La prima modalità, denominata Adventure, ci permette di esplorare liberamente l'isola alla ricerca di 30 sfere azzurre, molte delle quali impossibili da raggiungere senza potenziare il valore dell'agilità, che permette salti poderosi e viene aumentato raccogliendo le normali sfere verdi.

L'isola che non c'è

La stessa formula viene replicata nella modalità Survival, ma con diverse aggiunte che aumentano vertiginosamente la sfida. Stavolta il giocatore ha un'energia limitata che si prosciuga nel tempo, finita la quale sarà Game Over, e una sensibilità ai danni provocati da cadute da altezze elevate. Lo scopo è sopravvivere per una settimana, passata la quale verranno rifornite tutte le sfere sulla mappa, e cancellate le abilità del protagonista. L'energia precipita con velocità preoccupante, costringendo a memorizzare l'ubicazione delle sfere, specie quelle rosse in grado di ripristinare l'energia, ma soprattutto quelle viola, in grado di aumentare la resistenza. La caratteristica più riuscita è quella delle sfere azzurre, in grado di regalare bonus in relazione alla quantità raccolta di sfere oro, dei veri e propri moltiplicatori. I bonus sono tra i più disparati, se il più eclatante è quello che consente di accelerare il tempo, è altrettanto vero che la sua conquista deve essere pagata con quasi tutti i moltiplicatori, che non verranno ripristinati prima della fine della settimana. Il giocatore si trova quindi a compiere scelte strategiche in un lasso di tempo estremamente limitato, dove ogni errore viene pagato a caro prezzo. Noi di Multiplayer siamo riusciti a sopravvivere per ben 14 giorni, ce la farete a battere il nostro record?

Calma pericolosa

L'ultima modalità, denominata Challenge, è una delle più intriganti, in quanto impegna il giocatore ad affrontare diverse prove dove è lo stesso scenario a diventare un'insidia, dalla nebbia che impedisce di individuare le sfere, al livello dell'acqua che sale inesorabilmente, costringendo il giocatore ad azioni repentine per recuperare le sfere prima che vengano raggiunte dal letale liquido.

L'isola che non c'è

Purtroppo è anche l'unica modalità con evidenti problemi di equilibrio, in quanto vengono richiesti riflessi e precisione davvero eccessivi (vedi box per ulteriori chiarimenti). UnBound è un titolo esteticamente davvero singolare, grazie alla sua atmosfera alienante, enfatizzata da splendide musiche che si sposano perfettamente con il contesto. Ovviamente l'isola è assoluta protagonista, con le sue spiagge bagnate dall'oceano e le alture rocciose dipinte con un rendering 3D sorprendente per un Indie game. Nonostante sia del tutto assente la vegetazione, ci sono altri elementi che compensano l'impatto scenografico, come un ciclo giorno-notte davvero efficace, specie nella modalità Survival. Più di tutti colpisce la sensazione di totale solitudine, senza nemici ne' alleati, solo noi, le sfere, l'oceano e la terra.

L'isola che non c'è

Realtà Indie

Come potete immaginare, le produzioni Indie sono spesso creazioni realizzate da una singola persona, nella maggior parte dei casi avvalendosi di Microsoft XNA. UnBound è stato creato proprio con questa piattaforma di sviluppo, abbiamo contattato personalmente l'autore, Monufrak1, a riguardo delle problematiche della modalità Challenge. Ci ha risposto di aver ricevuto numerosi feedback dagli acquirenti, e di essere al lavoro su una patch correttiva proprio per questa modalità.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (5)
7.0
Il tuo voto

UnBound è uno dei titoli più strani e alienanti che ci è capitato di vedere negli Indie Games, un esperimento forse per pochi, ma da provare assolutamente per l'esperienza davvero unica che riesce a donare. La realizzazione grafica è sorprendente per una produzione così minuta, le musiche evocano atmosfere oniriche, e l'idea di essere totalmente abbandonati in un'isola alla ricerca di sfere colorate risulta assolutamente straniante. Il viaggio verso questa amena località costa solo 1 misero Euro. Siamo curiosi di vedere in cosa consisterà la prossima fatica di Monufrak1.

PRO

  • Ottima realizzazione grafica
  • Musiche evocative
  • Unico nel suo genere

CONTRO

  • Modalità Challenge da rivedere
  • Non per tutti
  • Longevità limitata

UnBound è disponibile su Live Marketplace a 80 Microsoft Points, e può essere acquistato a questo indirizzo