Ci sono volute la bellezza di quattro primavere per portare Aquaria su iPad. Il vincitore dell'IGF 2007, originariamente sviluppato da Bit-Blot su PC, racconta l'avventura di Naija, creatura marina intenzionata a spendere tutta sé stessa per scoprire la verità dietro alla propria storia e a quella della civiltà a cui appartiene.
Il grande spunto di un'esperienza che sotto il profilo ludico si assesta in solchi già ben scavati, è l'ambientazione subacquea che fin dal primo rilascio è stata celebrata come ben amalgamata sia al gameplay che alla realizzazione tecnica. Insomma si tratta del porting di un gioco già accolto positivamente tempo addietro e di cui quindi non è la qualità in senso assoluto a incuriosire, quanto piuttosto l'efficacia nel convertirne le meccaniche al touchscreen dell'iPad. Dispositivo per cui questa versione è venduta in esclusiva a 3.99 euro. Varrà la pena di immergere il polpastrello tra umide caverne e insidiosi mostri?
Canzone sottomarina
Per quanto il termine metroidvania non sia eccezionalmente bello o elegante, è anche un sunto perfetto del tipo di avventura che Aquaria ha permutato dai vari Castlevania e Metroid. Muovendo il dito sullo schermo spostiamo Naija e la accompagnamo nell'esplorazione dei tunnel sottomarini che compongono un mondo di gioco articolato, inizialmente spiazzante e via via sempre più aperto all'acquisizione di nuove abilità. Ci sono tutti gli elementi tipici del genere: nuovi poteri e attacchi, nemici in quantità, aree bloccate in cui tornare successivamente e un backtracking non troppo fastidioso che stimola a muoversi da un angolo all'altro della mappa. Chi ha occhi e orecchie per apprezzare la qualità delle immagini 2D e dell'accompagnamento sonoro, davvero curatissimi, resterà più che soddisfatto dai (pochi) soldi spesi anche solo mettendo sul piatto della bilancia la realizzazione artistica. Da un punto di vista tecnico possiamo dirci parimenti soddisfatti, con l'iPad 2 su cui lo abbiamo provato che ci ha permesso di giocare fluidamente e senza alcun tipo di ritardo nella gestione degli input.
Più problematica - e qui casca in parte l'asino - la gestione dei controlli: tracciare le traiettorie di Naija con l'indice è pratico e naturale, molto meno indirizzare gli attacchi a distanza, al punto che nelle situazioni più complicate l'azione diventa rapidamente frustrante. Un problema di velocità e precisione che avrebbe imposto un lavoro di conversione più profondo. Così com'è, Aquaria non è assolutamente ingiocabile e per buona parte delle ore necessarie a portarlo a termine non si avranno grandi problemi, però chi fosse particolarmente sensibile al perfetto bilanciamento di ogni situazione, si scontrerà con passaggi meno convincenti di altri. Il processo di acquisizione e utilizzo di nuove abilità, come quella di spostare certi oggetti, trasformarsi o illuminare aree altrimenti celate da un buio impenetrabile, è legato all'esecuzione di brevi musiche, da suonare selezionando le note corrette. Un'idea non inedita ma molto d'atmosfera che si unisce ad altre meccaniche, come un semplice crafting, che contribuiscono a mettere altra carne al fuoco. Ci sono alcuni problemi minori, come un'interfaccia non sempre elegantissima, ma complessivamente il livello della produzione è alto e differisce dall'esperienza mordi e fuggi su cui si concentra una larga fetta dell'offerta mobile.
Versione testata: 1.2
Prezzo: 3.99€
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Conclusioni
Aquaria è un gioco costruito su spunti ludici non originali ma ottimi valori produttivi e una solida struttura, che per quattro euro vale sicuramente la pena di acquistare. La conversione è riuscita bene tecnicamente, meno dal punto di vista dei controlli che non funzionano sempre idealmente. Gli amanti degli action-adventure alla Castlevania, comunque, apprezzeranno.
PRO
- Ottima realizzazione
- Ricco di contenuti e divertente
- Ottimo rapporto qualità-longevità/prezzo
CONTRO
- Controlli touch non sempre ideali
- Il milionesimo titolo di un genere di cui non è certo l'esponente più riuscito