C'è chi nel tempo libero si cimenta con un videogame, legge un libro o qualche fumetto, si guarda un film, suona uno strumento musicale oppure si dedica a un'attività fisica. Daisuke Amaya ha invece utilizzato il proprio tempo libero per sviluppare un videogame; non un videogame qualunque, bensì Cave Story: una delle produzioni indipendenti più famose di sempre, rilasciato come freeware (ancora oggi liberamente scaricabile) su PC alla fine del 2004 e successivamente portato in gloria un po' su tutte le piattaforme. Il cerchio si chiude con Cave Story+, disponibile da qualche tempo su Steam al prezzo di 9,99 euro e presentato, in pratica, come la "versione definitiva" del famoso action platform. Su quali basi? In primo luogo grafica e sonoro "rimasterizzati", pur nel pieno rispetto dell'opera originale; in secondo luogo l'aggiunta di sei nuove modalità che si sbloccano una volta terminata l'avventura, che includono opzioni come il Boss Rush o il livello extra Wind Fortress.
La storia del gioco probabilmente già la conoscete: nei panni di un misterioso protagonista, che non ricorda nulla del proprio passato, ci troveremo a esplorare un mondo sotterraneo pieno di buffi personaggi (i Mimiga, creature simili a conigli antropomorfi), che però vivono un periodo di pericolo e oppressione per colpa di uno scienziato malvagio. Come nella migliore delle tradizioni, il nostro obiettivo sarà quello di aiutare i Mimiga cercando, contemporaneamente, di scoprire qualcosa di più sulle nostre origini e sugli eventi che ci hanno portato in quel luogo. Evitiamo di dire di più perché l'elemento narrativo con i suoi risvolti e i suoi colpi di scena, per quanto certamente non originalissimi, rappresenta uno dei punti di forza di Cave Story. In particolare per il modo in cui le cose vengono raccontate, con uno stile che ricorda molto quello dei classici Nintendo e che dunque si rivolge a un pubblico estremamente variegato.
Salta...
Passate le fasi iniziali e raccolta la prima arma (la gloriosa pistola Polar Star), il gameplay di Cave Story+ si dimostra subito in grado di miscelare efficacemente elementi platform, sparatutto e adventure. È possibile affrontare l'avventura selezionando il livello di difficoltà fra i tre disponibili (un'altra novità della versione Plus), ma la concezione originale rimane ancora oggi molto ben bilanciata e ci consente di godere dell'esperienza nel migliore dei modi. Stabilita la nostra "base" nel villaggio dei Mimiga, scopriremo man mano nuove destinazioni dove poterci recare per contribuire alla causa della liberazione, sveleremo i misteri a cui si fa riferimento nell'introduzione del gioco e pian piano cominceremo anche a conoscere meglio il nostro personaggio e le sue origini. Nel frattempo, però, ci sarà un bel po' da saltare e da sparare, attraverso dinamiche relativamente originali e raramente accostabili a qualcosa di già visto.
Il salto in Cave Story è regolato dalla pressione di un pulsante, dunque più lo teniamo premuto e più in alto riusciremo ad arrivare. L'elevazione non viene influenzata dallo slancio (tenetelo a mente quando dovete superare un baratro), ma la manovra nasconde non poche insidie per via di un'inerzia molto pronunciata, talvolta causa delle più frustranti "morti improvvise" che abbiate mai sperimentato. Un fattore, quello della frustrazione, legato a doppio filo con la gestione dei salvataggi, che possono essere effettuati solo in determinati punti delle mappe. Si tratta di una soluzione che da un lato aumenta la sfida ed evita il completamento prematuro del gioco, che finirebbe per banalizzare l'esperienza; dall'altro si rivela appunto frustrante perché può capitare (anche piuttosto spesso) di dover ripetere intere sezioni particolarmente impegnative, portate a termine anche con un po' di fortuna, per via di un singolo salto sbagliato.
...e spara
L'elemento action, in particolare quello sparatutto, si regge sulle armi che possiamo trovare e potenziare nel corso del gioco, tramite il più classico dei level up ma contando anche su miglioramenti temporanei basati sulla raccolta di "triangoli" che vengono rilasciati dai nemici eliminati. Le armi a nostra disposizione sono piuttosto varie e in Cave Story+ ce ne sono di più rispetto alla versione originale, ma per poterle usare tutte dovremo compiere determinate azioni.
Il che si ricollega alle sfaccettature adventure del gioco, fatte di dialoghi e interazioni che possono portare a conseguenze differenti e tradursi, infine, in quattro distinti finali: un fattore decisamente positivo dal punto di vista della rigiocabilità e dunque della longevità del prodotto. Torniamo però alle dinamiche sparatutto, perché la loro implementazione determina una delle più interessanti peculiarità del titolo sviluppato da Studio Pixel, ovvero il contrasto fra il design "pacioccoso", estremamente giapponese, dei personaggi (avversari inclusi) e il mix di solidità e sfida offerto dal sistema di combattimento, che sa essere decisamente duro in certi frangenti pur mantenendo sempre un bilanciamento impeccabile. Rientrano nel quadro, naturalmente, sia i nemici standard che i boss, dotati dei tradizionali pattern di movimento e attacco che vanno memorizzati perché li si possa sconfiggere. Il fatto che il passaggio verso una nuova zona o l'accesso a una "stanza" nel mezzo di una location ripristini automaticamente tutti gli avversari precedentemente eliminati non è proprio piacevolissimo, specie nelle fasi più avanzate, quando la difficoltà è alta, ma a pensarci bene l'alternativa sarebbe stata un'inusuale e ben peggiore (in termini ludici) desolazione.
Il comparto tecnico
È possibile giocare con Cave Story+ utilizzando la tastiera oppure un qualsiasi tipo di controller, come ad esempio quello per Xbox 360. In quest'ultimo caso i comandi possono essere personalizzati per meglio adattarsi alle nostre abitudini, e nella prova su strada il sistema si rivela preciso e affidabile, anche se l'abbinamento fra gli stick analogici e l'inerzia a cui abbiamo fatto cenno in precedenza non si rivela sempre felice, anzi può aumentare il numero di "morti improvvise" e dunque di episodi di frustrazione.
Tenetelo presente. Abbiamo acquistato il gioco su Steam, ma un inspiegabile errore in fase di avvio ci ha costretto a perdere un bel po' di tempo tra prove e controprove, ripiegando poi su un PC con sistema operativo Windows 7 a 32 bit per riuscire a giocare tranquillamente: non il massimo della vita, considerando che l'edizione freeware non soffre di tali problematiche, che ci aspetteremmo invece da produzioni più complesse di un action platform 2D con grafica a 640 x 480 pixel. E a proposito di grafica, l'opera di "rimasterizzazione" della stessa è chiaramente la benvenuta ed è altrettanto benvenuta la possibilità di switchare fra quella nuova e quella originale, così come per il sonoro, ma fa davvero storcere il naso il fatto che tale passaggio non possa essere effettuato liberamente durante l'azione, bensì sia necessario tornare al menu di partenza (concludendo la partita, dunque). Delude inoltre il fatto che ci sia ben poco di diverso fra la grafica di Cave Story+ e quella della versione WiiWare del gioco, anzi risulta praticamente invariata. Pieno rispetto dello stile originale e dunque sprite più definiti e valorizzati, certo, ma a fronte del prezzo di vendita (9,99 euro non sono ovviamente una grossa cifra, ma il gioco è pur sempre disponibile anche in forma freeware e questa versione + è attualmente inclusa nell'Humble Bundle 4) ci saremmo aspettati qualcosa in più: non una pixel art a 1080p e neppure la reinterpretazione poligonale vista su Nintendo 3DS, ma quantomeno una via di mezzo.
Conclusioni
Versione "plus" o meno, Cave Story rimane un classico del genere action platform, che andrebbe giocato anche solo per una questione di cultura videoludica personale. Dotato di un bilanciamento eccellente nelle sue dinamiche sparatutto, forse un po' meno elegante in quelle platform, il titolo creato da Daisuke Amaya è capace di conquistare grazie al suo modo semplice di raccontarsi, comune solo ai grandi videogame, e a una direzione terribilmente ispirata, sia in termini narrativi che di gameplay. Come "edizione deluxe", Cave Story+ purtroppo delude non poco, riciclando la grafica a 640 x 480 pixel vista su Wii, permettendosi addirittura qualche rallentamento e contando su extra (il livello inedito, le modalità aggiuntive) che alla fine dei conti non la rendono un acquisto consigliabile a chi lo ha già provato nella sua versione freeware.
PRO
- Il gioco vale, e non poco
- Modalità e armi extra
- Grafica e sonoro rimasterizzati...
CONTRO
- ...ma si poteva fare molto di più
- Sa essere molto frustrante
- Dinamiche platform non sempre entusiasmanti
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore AMD Phenom X4 9550
- 4 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
- Sistema operativo Windows 7
Requisiti minimi
- Processore Intel Core Solo
- 128 MB di RAM
- Scheda video con 64 MB di RAM
- 64 MB di spazio libero su hard disk
- Sistema operativo Windows XP
Requisiti consigliati
- Processore Intel Core 2 Duo 2,0 GHz
- 512 MB di RAM
- Scheda video con 256 MB di RAM
- 64 MB di spazio libero su hard disk
- Sistema operativo Windows 7