Ladri sì, ma con ritmo

Versione testata: iPad

Il genere dei rhythm game è riuscito a sopravvivere nel corso degli ultimi anni nonostante l'evoluzione sia stata piuttosto marginale; limitandoci a partire da Parappa the Rapper e Vib Ribbon su Psone e arrivando fino a Elite Beat Agents, solo per citarne qualcuno e senza scomodare i giochi con strumenti e periferiche, la meccanica di base fondata sul premi-il-tasto-a-ritmo-di-musica ha resistito coriacea sottolineando quindi tanto la sua accessibilità quanto la sua bontà. Un modello tanto semplice dal punto di vista dell'interfaccia e del sistema di controllo da risultare ideale per quei touch screen spesso accusati di essere fin troppo limitati. Simogo, il team autore dell'apprezzato Bumpy Road, ha quindi ben pensato di scegliere proprio il genere in questione per dar vita al loro nuovo titolo per piattaforme iOS, intitolato Beat Sneak Bandit. Ma attenzione, perchè non si tratta solo di un rhythm game...

Un passo alla volta

La formula di Beat Sneak Bandit poggia proprio sulle fondamenta di game design descritte poco sopra, richiedendo quindi di toccare qualsiasi punto dello schermo del proprio device al ritmo (beat) del brano musicale. L'evoluzione interessante ed originale sta però nella commistione tra rhythm game e puzzle, dal momento che il titolo di Simogo richiede anche una buona dose di materia grigia per essere affrontato con successo. In sintesi, ogni livello viene rappresentato in un'unica schermata, che raffigura una stanza all'interno della quale sono disposte scale, piani, interruttori, fari, altri elementi e soprattutto gli orologi; sì perchè l'obiettivo del protagonista è proprio quello di recuperare - senza farsi scoprire - tutti gli orologi del mondo, rubati dal malvagio Duke Clockface che ha mandato quindi nel caos l'intera umanità.

Chiusa la parentesi sulla bizzarra quanto trascurabile trama, è opportuno concentrarsi proprio sull'interessante gameplay offerto da Beat Sneak Bandit; in pratica, il tocco dello schermo a ritmo determina il movimento del nostro anonimo eroe, nella misura di un passo per ogni tap andato a buon fine. Tale metodo è l'unico possibile per attraversare i livelli e interagire quindi con gli elementi presenti in essi; riuscire a raggiungere l'orologio principale, possibilmente raccogliendo anche quelli bonus, diventa quindi un lavoro tanto di strategia quando di orecchio. L'approccio con Beat Sneak Bandit non può quindi essere superficiale e disattento; basta un errore per essere scoperti da una guardia o da una telecamera, rendendo necessario ricominciare il livello dall'inizio. Allo stesso modo, un tocco fuori dal "beat" del brano fa scomparire l'orologio bonus presente sullo stesso piano, rendendo impossibile il completamento perfetto dello stage. Inutile dire che, proseguendo nell'avventura, le cose si facciano sempre più complesse e impegnative, richiedendo un lavoro di pianificazione addirittura faticoso in qualche occasione. Come quasi sempre accade però con prodotti così severi nel loro gameplay, la produzione Simogo è anche incredibilmente appagante e gratificante in caso di successo; ottenere tutti gli orologi, oltre che al piacere personale della conquista, determina anche lo sblocco di determinati livelli aggiuntivi extra caratterizzati da una differente cifra stilistica "a ombre". E' chiaro che in un prodotto come Beat Sneak Bandit sia quindi fondamentale la qualità dell'accompagnamento sonoro; su questo fronte, i brani funky pop e gli azzeccati effetti risultano molto piacevoli e azzeccati, anche se non troppo incisivi nè particolarmente numerosi. Merita decisamente menzione anche la componente grafica, che pur nella sua assoluta semplicità da cartoon gode di uno stile tale da aggiungere ulteriore personalità ad un prodotto già notevole.