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Aqua Rush

Accanto a publisher ormai affermati nel campo del wireless gaming grazie ai loro tentativi di innovazione, con l'introduzione di giochi del tutto nuovi e di generi precedentemente ritenuti inadatti all'uso con i cellulari, ce ne sono altri che spingono quasi esclusivamente sul pedale dei classici. È il caso di Namco, la cui divisione Mobile vanta un catalogo costituito quasi interamente da rivisitazioni dei propri classici arcade.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   18/09/2007

Aqua Rush è un videogame distribuito nelle sale giochi nel 1999, dunque in tempi abbastanza recenti. Appartenente al genere dei puzzle game, si tratta di una sorta di "Tetris al contrario", nel senso che l'andamento verticale dei pezzi da incastrare parte dal basso e va verso l'alto, dove una barriera di blocchi scende inesorabilmente fino a causare il game over. L'innovazione apportata dal gioco sta proprio nei blocchi: non si tratta di mattoncini di forma diversa, ma virtualmente sempre dello stesso elemento, in questo caso liquido, che può essere plasmato per incastrarsi negli spazi vuoti. Ogni volta che riusciamo a riempire completamente una "riga", questa si disintegra, proiettando verso l'alto tutti i pezzi che si trovano più sotto. Questi pezzi vanno a loro volta ad incastrarsi negli spazi vuoti ed eventualmente creano altre "righe" piene da disintegrare, in una festa di "combo" che può portare alla risoluzione di uno stage anche con una sola mossa, volendo.

In questa versione per cellulare, Aqua Rush mantiene fondamentalmente tutte le sue caratteristiche: c'è una sola modalità di gioco e tre livelli di difficoltà, ognuno con un numero differente di stage da affrontare. Imparare a plasmare i "blocchi liquidi" è quantomai immediato, ma il gioco già dopo pochi stage diventa più ostico e ci vorrà qualche partita per capirne la filosofia nonché per determinare quali strategie siano quelle vincenti nelle varie situazioni. Ogni nostro blocco è formato virtualmente da tre parti, ognuna delle quali può essere "allungata" agendo su alcuni pulsanti del pad numerico. L'allungamento è possibile solo in verticale, dunque da una semplice barra iniziale possiamo ottenere un quadrato (allungando tutte e tre le "appendici" due volte) oppure una "L", o qualsiasi forma sia necessaria per riempire gli spazi vuoti degli elementi che vi vengono incontro. Tutto ciò si ripete finché non raggiungiamo una sorta di hot spot, un muro negli ostacoli che fa esplodere tutto e che conclude lo stage.

A livello tecnico, Aqua Rush purtroppo rivela fin da subito una programmazione poco accorta: il gioco funziona nella sua struttura, peraltro semplice, ma la grafica si muove in modo lento e pesante, come se il nostro cellulare stesse calcolando chissà cosa. Purtroppo questa mancanza nell'ottimizzazione, perché di questo si tratta, influisce negativamente anche sulla giocabilità: una grafica fluida avrebbe reso tutto molto più coinvolgente e divertente. Può anche darsi che tutto sia dovuto agli effetti sonori, che in questo caso sono campionati e non MIDI, ma allora non si spiegherebbe come mai altri sviluppatori (Gameloft) siano riusciti a fare molto, molto di più con terminali anche di fascia media, utilizzando motori grafici molto più efficaci ed effetti sonori campionati.

Conclusioni

Multiplayer.it
ND
Lettori
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Il tuo voto

Se avete provato Aqua Rush in sala giochi e vi ha colpito positivamente, allora questa riduzione su cellulare potrebbe suscitare il vostro interesse. Ma solo se non teniamo conto delle sue caratteristiche tecniche: la grafica lenta e scattosa rovina letteralmente un gameplay interessante e dotato di un certo spessore, che nel campo dei puzzle game ha qualcosa da dire. Con un cellulare di fascia alta è molto probabile che la situazione migliori al punto da trasformare letteralmente il gioco in un passatempo riuscito e coinvolgente, ma questo non giustifica il risultato ottenuto da Namco Mobile.

PRO

CONTRO

PRO

  • Un puzzle game originale
  • Conversione fedele
  • Piuttosto impegnativo

CONTRO

  • Grafica lenta...
  • ...e scattosa
  • Sistema di controllo non prontissimo