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Army Men: Lock n’ Load

RECENSIONE di La Redazione   —   10/04/2001
Army Men: Lock n’ Load
Army Men: Lock n’ Load
Army Men: Lock n’ Load
Army Men: Lock n’ Load

Missione segreta nello spazio inesplorato…

Orbene, dimenticate l’amarcord del cappello introduttivo, che qui c’e’ da tirar le orecchie a 3DO per aver sfornato un prodotto assolutamente mediocre e povero di mordente. Il primo errore che salta agli occhi è la scelta dell’ambientazione. In pratica i soldatini vivono in un mondo fatto su misura per loro ed andranno quindi a combattere in luoghi verosimili e perfettamente dimensionati; mi sono spiegato? Niente camere da letto o garage giganti a ricordare i luoghi di gioco d’infanzia come avviene ad esempio in Toy Commander o nella fortunata serie Micromachines di Codemasters. Naturalmente si tratta di una precisa scelta stilistica, ma a mio avviso sbagliata; così facendo la sensazione è quella di giocare ad un titolo guerrafondaio qualsiasi in cui i grafici sono deceduti di cirrosi epatica prima di realizzare le texture dei personaggi. Ma tutto ciò è, ahimé, solo la punta dell’iceberg. Praticamente tutta la realizzazione tecnica fa gridare vendetta (e testimonia la salute precaria dei succitati grafici): texture orribili, paesaggi realizzati con pochi poligoni ed instabili visto che spesso blocchi piuttosto grossi scompaiono senza preavviso ed a pochi passi dal vostro alter ego. Not to mention il frame rate, più zoppicante di quello di FIFA ’98. Numerosi inoltre i bug: spesso vi capiterà di entrare in zone da cui non potrete più uscire… quindi anche i beta tester erano prossimi alla morte. Appena sufficienti i controlli che alternano alcune buone trovate (come il sistema di guida del tank) con realizzazioni scadenti, la camminata del soldatino ad esempio è tra le più sprecise viste in videogame so far.

Army Men: Lock n’ Load
Army Men: Lock n’ Load
Army Men: Lock n’ Load
Army Men: Lock n’ Load

Hanno avvelenato il pozzo!

Mi sovviene solamente adesso che non ho ancora descritto a dovere la parte giocata. Sarò telegrafico e baderò poco alla forma in quanto, dopo il paragrafo precedente, la maggior parte di voi avrà già abbandonato questi luoghi. Il malvagio esercito Marrone si appresta ad invandere la confinante nazione dei Verdi (niente sole che ride, eh). Vostro compito è quello di impedire che ciò avvenga gettandovi di spirito (da soli o in compagnia di alcuni commilitoni comandati dalla CPU) in una serie di missioni abbastanza diverse tra loro. Si passa dal seek n’ destroy di tutta l’area di gioco alla protezione di un convoglio o alla ricerca di un’entrata etc. La possibilità di adoperare anche mezzi tipo carri armati e motociclette dona un po’ di valore aggiunto al gameplay ma nella maggior parte dei casi sarete appiedati e soli contro il nemico. Quest’ultimo trova sovente riparo dietro mura e casse prima di iniziare a sparare, cercate di fare altrettanto, if not non sopravviverete a lungo. Da questo punto di vista il controllo del personaggio è piuttosto completo: potrete strisciare, rotolare lungo le 4 canoniche direzioni ed alternare la visuale di movimento con una in soggettiva per prender meglio la mira. Concludendo, Army Men: Lock n’ Load è un titolo mediocrissimo uscito così, tanto per sfruttare un franchise in una console in via di rottamazione ma che comunque non merita di far girare certa ‘roba’.

    pro:
  • Il tank è abbastanza divertente da pilotare
  • Piuttosto vario
    contro:
  • Tecnicamente penoso
  • Le finestre di testo escono fuori dallo schermo!

Ho un serprente nello stivale!

Sicuramente un tempo molti di voi sono stati bambini, confessatelo. Sicuramente avete trascorso lunghi pomeriggi a diriger guerre salotto vs tinello con il vostro esercito di soldatini in plastica verde, magari facendoli combattere contro i calciatori del Subbuteo: disarmati si, ma dannatamente difficili da far cadere per via della base a semisfera. Avete immerso il vostro commando di uomini rana nella vasca da bagno riempita fino all’orlo a rappresentare una diga da far esplodere. Avete usato filo e scampoli di tessuto presi dalla zona cucito della mamma per confezionare rudimentali paracadute. Avete assicurato un petardo sulle spalle di un volontario kamikaze affinché facesse deragliare il trenino Lima. Avete attaccato una cordicella dall’armadio alle mensole e ci avete fatto scorrere sopra quei soldatini che avevano le braccia alzate ed il fucile impugnato ad uso carrucola. Giorni indimenticabili. Poi gli zii vi hanno regalato il primo videogioco e addio infanzia normale… Ma niente paura! Con la serie Army Men potrete venire a patti col vostro passato fondendo in un (oso?) crossover ludico i vostri eserciti in miniatura con l’invenzione di cui tutti parlano: il videogame.