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ASUS ROG Zephyrus S GX531, la recensione

Abbiamo testato a fondo il nuovo modello top di gamma Zephyrus S GX531 della linea ROG di Asus, un PC portatile in grado di raggiungere incredibili performance grazie alla NVIDIA GeForce RTX 2080 montata a bordo.

RECENSIONE di Pierpaolo Greco   —   30/03/2019

Abbiamo passato un paio di settimane in compagnia del nuovissimo Zephyrus S modello GX531, un portatile realizzato da ASUS, che rientra nella linea ROG ed è dedicato a tutti i giocatori che puntano al massimo delle performance ma non vogliono in alcun modo rinunciare alla portabilità e al design. E, naturalmente, non hanno alcun tipo di limitazione di budget. Si tratta di un PC che non ha praticamente nulla da invidiare a un computer desktop assemblato con tutti i crismi, presenta un form factor che potrebbe ricordare molto da vicino un ultrabook, uno schermo da 15,6 pollici e un sistema di raffreddamento all'avanguardia e denso di soluzioni tecniche in grado di garantire anche un ottimo margine di overclock. Tuttavia non mancano diversi compromessi e alcune mancanze che ci hanno fatto storcere il naso e che sembrano il frutto di limitazioni di design che ASUS non ha voluto o potuto risolvere in quello che di fatto è un aggiornamento del modello precedente, il GX501 dell'anno scorso. Nella recensione che segue abbiamo quindi sempre tenuto in forte considerazione come questo nuovo GX531 punti al vertice del mercato, come ben dimostra anche il suo prezzo di vendita, e tutti i difetti evidenziati nella recensione vanno ovviamente commisurati alle incredibili performance di una macchina di qualità innegabile, che riesce a spingere ancora più in alto il concetto di portatile da gaming.

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Le specifiche e la componentistica hardware

Partiamo dai due elementi cardine del computer: CPU e GPU. Il nuovo Zephyrus monta l'utilizzatissimo Intel i7-8750H, processore di ottava generazione famiglia Coffee Lake con 6 core fisici e 12 thread logici con una frequenza base di 2,2 GHz e in grado di raggiungere stabilmente i 3,9 GHz in turbo boost quando tutti i nuclei sono in funzione durante i nostri molteplici test. Alla ben nota CPU sono affiancate una Intel HD 630 e la soluzione discreta NVIDIA GeForce RTX 2080 in versione Max-Q con 8 GB di RAM GDDR6. L'edizione montata nello Zephyrus GX531 è quella con le frequenze più spinte verso l'alto, grazie al TDP di 90 watt: il nostro sample di testing era in realtà la versione limitata con TDP da 80 watt, con un clock base di 735 MHz e 1095 MHz in turbo boost per il core ma la versione retail dovrebbe viaggiare a 990 MHz di base e arrivare a 1330 MHz in turbo. La memoria viaggia invece a 1538 MHz, overclockata di default con i settaggi integrati nell'Armory Crate di ASUS, anche in questo caso senza ripercussioni sulla stabilità della macchina.

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Troviamo poi 16 GB di RAM DDR4 nella configurazione da noi testata, con la possibilità di arrivare fino a 24 GB massimi in un setup che prevede sempre e comunque 8 GB saldati sulla scheda madre e un singolo slot per l'altro banco di memoria sostituibile direttamente dall'utente. Nella nostra configurazione era poi presente un SSD da 512 GB, l'Intel 660p, con connessione M.2 NVMe, ma è possibile in fase di acquisto installare un hard disk di 1 TB. Anche in questo caso dobbiamo fare un appunto sulla ridotta espandibilità del sistema: non ci sono infatti slot aggiuntivi per un secondo disco e questo vuol dire che sarà necessario sostituire l'hard disk pre-installato, dopo aver smontato con destrezza la macchina.

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Il collegamento di rete è gestito tramite il ben noto chipset Intel AC 9650, quindi connessione 802.11 AC 2x2 con supporto massimo teorico di 1 Gigabit per la velocità di trasferimento. È invece assente una porta di tipo RJ-45 per un collegamento via cavo. Sì, avete letto bene: lo Zephyrus è un computer da gaming senza presa ethernet. Il Bluetooth integrato è in grado di supportare la versione 5.0. La tastiera installata è di tipo completo con configurazione italiana ed è montata sulla parte più frontale del portatile, praticamente a filo con la scocca: è retroilluminata con 4 zone con il supporto Aura mentre i tasti hanno una corsa da 1,2 mm. Al tatto si presentano molto reattivi e anche decisamente comodi durante la pressione, complice un buon ritorno e una flessione della tastiera appena presente solo sul punto centrale della scocca. Tuttavia, durante le sessioni più avanzate di scrittura, abbiamo notato numerose pressioni "perse" come se alcuni tasti, soprattutto quelli più laterali, non registrino correttamente l'input se non vengono premuti esattamente al centro. Anche il trackpad ha un design peculiare: è posizionato tutto sulla destra e ha una forma stretta e lunga, esattamente opposta ai classici trackpad 16:9 che siamo abituati a trovare nei portatili. C'è quindi bisogno di parecchia pratica prima di digerire completamente questo design che comunque non ci ha convinto fino in fondo durante le sessioni di gaming o quando sono richiesti molti movimenti ampi come ad esempio durante l'uso di programmi di foto ritocco o editing video. Decisamente particolare la possibilità di utilizzarlo anche come tastierino numerico: premendo un tasto dedicato si attiva infatti una retroilluminazione che "stampa" sul trackpad i tasti addizionali.

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A completare il tutto troviamo due altoparlanti da 2 watt posizionati nella grande superficie di raffreddamento sopra la tastiera e una webcam 1080p installata nella cornice superiore dello schermo. La batteria integrata è da 60 Watt mentre le dimensioni dello Zephyrus sono, in millimetri, 360 x 268 x 15,35 - 16,15 per 2,1 Kg di peso. Il range per quello che concerne lo spessore è legato al particolare meccanismo che "apre" la parte posteriore del portatile quando si solleva lo schermo per consentire un maggiore afflusso di aria attraverso i dissipatori. Generosa ma anomala la quantità di porte presenti: troviamo infatti 2 USB-A 2.0, 1 USB-A 2.0, 1 USB-C di prima generazione e 1 USB-C di seconda generazione con supporto a Display Port 1.2 ma non Thunderbolt e utilizzabile anche per caricare il portatile con un assorbimento massimo di 65 Watt (il caricatore USB non è però incluso nella confezione e ovviamente non può gestire alimentazione e carica quando il computer è a pieno regime), 1 HDMI 2.0b con supporto al 4k e 60 FPS, un jack per la combinazione cuffia + microfono e la porta di alimentazione classica (con alimentatore da 230 W) oltre all'aggancio Kensigton. Dicevamo anomala perché oltre a mancare la porta RJ-45 ethernet, non c'è neanche uno slot per SD o qualsiasi altra memoria esterna che complica ulteriormente le limitate possibilità di espansione dell'hard disk.

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È infine presente uno schermo da 15,6 pollici con cornice ridotta, risoluzione massima FullHD 1920 x 1080, tipologia IPS e finitura matte anti riflesso, anche se in realtà la pellicola presenta più riflessi del solito, probabilmente per migliorare la luminosità percepita in ambienti bui. Lo schermo è prodotto da AU Optronics, ha la certificazione Pantone con una copertura del 100% del gamut di colori sRGB mentre non arriviamo all'80% per quello che riguarda il gamut AdobeRGB. In termini di luminosità e contrasto ci troviamo davanti a valori abbastanza standard con 300 cd/m2 dichiarati e un contrasto di 800:1; nulla di particolarmente sconvolgente, ma dove il monitor la spunta rispetto alla concorrenza è nel refresh rate massimo di 144 Hz e nel tempo di risposta di 3 millisecondi. Purtroppo non c'è supporto all'HDR, tantomeno al G-Sync (che era invece presente nel precedente modello dello Zephyrus) e, più in generale, da un computer con questa componentistica ci saremmo aspettati almeno una risoluzione 1440p per sfruttare al meglio la scheda video. Ma purtroppo non è così e se si vuole spingere al massimo l'hardware dovrete sfruttare un monitor esterno, oppure andarci giù pesanti con il Ray Tracing e i settaggi video dei vostri titoli preferiti.

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L’applicazione Armory Crate

Lo Zephyrus S GX531 ha già pre-installata l'ultimissima versione dell'Armory Crate. Si tratta di un'applicazione che può essere richiamata rapidamente attraverso un tasto dedicato della tastiera e permette di agire in modo intuitivo sulle frequenze del core e della memoria della GPU e sulle velocità di rotazione delle ventole. L'app offre tre preset - silenzioso, bilanciato e turbo, con quest'ultimo non selezionabile quando il computer è alimentato a batteria - e un quarto settaggio da configurare per gestire l'overclock. Inoltre ha una companion app per smartphone iOS e Android che permette di agire in remoto su numerose impostazioni del portatile. L'Armory Crate si configura anche come hub per tutte le varie applicazioni ASUS, tra cui Aura e diverse funzioni avanzate per la gestione di CPU, GPU e i settaggi dello schermo. Su questo fronte ci avrebbe fatto piacere che l'applicazione centralizzasse tutte le impostazioni tramite delle tab, invece l'Amory ci permette di installare queste applicazioni aggiuntive che vanno però poi caricate e utilizzate separatamente rendendo il tutto abbastanza macchinoso.

Asus Rog Zephyrus Gx531 Armory Crate

Design e sistema di raffreddamento

Come dicevamo già in apertura d'articolo, lo Zephyrus S GX531 punta forte sul suo design e sull'idea di dare in mano ai giocatori una sorta di ultrabook di pregio dall'hardware estremo. Per questo motivo Asus ha dovuto adottare tutta una serie di soluzioni che, paradossalmente, limitano l'uso di questa macchina proprio come portatile. Partiamo però dai lati positivi: lo chassis è interamente in metallo, è molto piacevole al tatto ed è rigido e resistente. Ci sono soltanto alcuni inserti in plastica nella cornice dello schermo. Le cerniere sono anche queste in metallo e svolgono alla perfezione il loro lavoro: lo schermo si apre con una fluidità che difficilmente abbiamo sperimentato in altri portatili PC ed è talmente ben bilanciato da poter essere aperto e aggiustato con una singola mano senza che il resto del portatile "segua" il movimento. C'è però una nota negativa: lo schermo ha un'apertura massima di 110 gradi che lo rende poco visibile quando ad esempio lo teniamo sulle gambe da seduti. C'è poi la questione tastiera e trackpad già riportata in precedenza: i tasti sono posizionati sulla parte bassa del portatile a filo con il fondo della scocca e questo, di fatto, elimina qualsiasi possibilità di poggiare i polsi sullo chassis mentre si digita. Stesso identico discorso vale anche per il trackpad. Il risultato è che, a meno che non si utilizzi lo Zephyrus su una scrivania o comunque su una postazione rigida, spaziosa e ad una determinata altezza, il suo uso risulta poco agevole. A complicare il tutto ci pensa anche la feritoia posteriore che si apre seguendo il movimento dello schermo: in questa situazione il fondo del computer mantiene uno spessore microscopico che diventa quindi morbido e tende a flettersi moltissimo se sollecitato. Tipicamente questo avviene quando poggiamo il portatile su una superficie non liscia. Paradossalmente ci troviamo insomma davanti a un portatile che funziona al meglio quando utilizzato come un desktop: poggiato su una scrivania, con mouse e tastiera esterni.

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Non abbiamo invece assolutamente nulla da ridire sul design del sistema di raffreddamento ingegnerizzato e adottato da Asus. Lo Zephyrus monta due ventole da 12 volt con 83 alette ciascuna in grado di raggiungere velocità di rotazione elevatissime, vicine ai 7000 giri al minuto. I due condotti di aria collegati a queste sono poi strutturati in modo tale da evitare l'accumulo di polvere nel tempo. Tutta la parte superiore della scheda madre è poi ricoperta da 5 heatpipe che coprono integralmente CPU, GPU ma anche i due bridge e tutti i chipset, in modo tale da centralizzare e quindi dissipare in modo più efficiente il calore attraverso i 4 dissipatori da 250 microalette montati uno per lato e due sulla parte posteriore del portatile. A tutto questo si aggiunge l'afflusso di aria maggiorato garantito dalla feritoia che si spalanca aprendo lo schermo. Il risultato è semplicemente eccellente: il GX531 riesce a sfruttare completamente il boost della CPU e le frequenze overclockate della GPU senza fenomeni di throttling e con delle temperature che non superano mai gli 85° ad eccezione di un paio di benchmark più estremi che abbiamo fatto girare in loop e che hanno portato la CPU a toccare i 94°, senza comunque che questa situazione minasse in alcun modo la stabilità della macchina. Anche per questo motivo le performance del nuovo Zephyrus sono al vertice della categoria.

C'è ovviamente un rovescio della medaglia per cotante prestazioni: dopo appena 15-20 minuti di gioco il computer diventa incandescente nella zona superiore alla tastiera e il rumore generato dal sistema di raffredamento raggiunge livelli elevatissimi. Giusto per darvi un'idea, le ventole sono in grado di generare circa 50 db di rumore quando spinte al massimo, e manterranno costantemente questa rotazione una volta selezionato il preset turbo dell'Armory Crate. Il settaggio bilanciato cambia poco in tal senso, riducendo a un massimo di 5000 giri al minuto le due ventole e persino il setup silenzioso arriva a produrre circa 35 db di rumore con una rotazione che si assesta tra i 2000 e i 3000 giri. Preparatevi quindi ad armarvi di cuffie durante le vostre sessioni di gioco e ad utilizzare un bel pad, quindi auguratevi di non avere qualcuno accanto a voi, magari di notte, perché potete star certi che lo terrete sveglio.

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Lo Zephyrus è equipaggiato con una serie di led che è possibile gestire tramite il software AURA: oltre alla tastiera con retroilluminazione suddivisa in 4 zone, troviamo il logo ROG retroilluminato dietro lo schermo, il pulsante di accensione con il suo bel LED rosso sempre molto visibile (forse anche troppo, vista la sua vicinanza allo schermo) e 2 affascinanti LED piazzati sugli angoli posteriori del portatile, subito all'interno della feritoia apribile. Questi diventano visibili solo nel momento in cui lo schermo è sollevato e, quando il computer viene poggiato su una superficie liscia e un minimo riflettente, riescono a colorare anche parte del piano di appoggio. Il computer, infine, non ha un lettore di impronte digitali né telecamere IR per il riconoscimento facciale. Non c'è quindi modo di proteggere il suo funzionamento attraverso le informazioni biometriche.

Benchmark, test e videogiochi

E arriviamo al cuore del nostro test: i benchmark e i giochi veri e propri. A titolo informativo abbiamo fatto girare tutti i software utilizzando il preset turbo dell'Armory Crate, senza quindi agire su overclock manuali ma utilizzando quello di fabbrica dello Zephyrus. La risoluzione adottata è quella FullHD (a meno che sia specificato diversamente) senza l'ausilio di schermi esterni; abbiamo inoltre sempre disattivato il vertical sync per avere un valore reale del frame rate.
Partiamo dai benchmark tradizionali.

  • 3DMark - Time Spy -> 7597 Punteggio globale; 8190 Punteggio grafico e 5388 Punteggio CPU
  • 3DMark - Time Spy Extreme -> 3374 Punteggio globale; 3580 Punteggio grafico e 2545 Punteggio CPU
  • 3DMark - Port Royale (Ray Tracing) -> 4359 Punteggio globale/grafico
  • 3DMark - NVIDIA DLSS FullHD -> 34,10 FPS senza DLSS e 48,71 FPS con DLSS
  • 3DMark - NVIDIA DLSS 4k -> 9,17 FPS senza DLSS e 18,05 FPS con DLSS
  • VRMark - Orange Room -> 6361 Punteggio globale; 138,68 FPS Frame rate medio
  • VRMark - Blue Room -> 2577 Punteggio globale; 56,18 FPS Frame rate medio
  • PCMark -> 5306 Punteggio globale; 8345 Essentials; 7082 Productivity; 6861 Digital Content Creation

3DMark Time Spy
3DMark Time Spy
3DMark Port Royale
3DMark Port Royale
3DMark NVIDIA DLSS
3DMark NVIDIA DLSS

E passiamo ora ai giochi.

  • Assassin's Creed Odyseey - Preset grafico Massima -> 51 FPS medi; 33 FPS minimi; 79 FPS massimi
  • Final Fantasy XV Windows Edition Benchmark - Preset grafico High -> 7810 Punteggio globale
  • The Division 2 - Preset grafico Ultra -> 7010 Punteggio globale; 78 FPS medi; 83% GPU; 63% CPU
  • Shadow of the Tomb Raider - Preset grafico Massima -> 10494 Resa fotogrammi; 68 FPS medi
  • The Witcher 3: Wild Hunt - Preset grafico Ultra -> Tra 72 e 114 FPS
  • Battlefield V - Preset grafico Ultra e Ray Tracing abilitato -> Tra 62 e 74 FPS
  • Metro Exodus - Preset grafico Massimo e Ray Tracing Abilitato -> Tra 38 e 48 FPS

Assassin's Creed Odyssey
Assassin's Creed Odyssey
Final Fantasy XV Windows Edition
Final Fantasy XV Windows Edition
The Division 2
The Division 2
Shadow of the Tomb Raider
Shadow of the Tomb Raider

In chiusura di paragrafo spendiamo qualche parola anche per la qualità degli altoparlanti e per l'autonomia del portatile. Nel primo caso siamo davanti a due diffusori abbastanza standard per qualità audio ma con un'ottima escursione del volume: il computer riesce a sparare un audio veramente molto elevato senza alcuna distorsione ma purtroppo, come capita praticamente sempre con i portatili, la fisicità dei bassi lascia molto a desiderare. Per quanto riguarda invece la batteria, abbiamo svolto una manciata di test utilizzando il profilo silent con la luminosità dello schermo impostata al 50%. In condizioni d'uso molto conservative - browser web, YouTube, Netflix, VLC e un editor di testo - siamo riusciti ad arrivare a due ore e mezza di autonomia, toccando in un caso le 3 ore piene prima che il portatile andasse in sospensione. Già avviando Premiere o Photoshop del pacchetto Adobe, anche senza rendering, oppure un qualsiasi programma per fare degli streaming, crolliamo inesorabilmente ai 70-90 minuti di autonomia, probabilmente a causa dell'utilizzo della GPU NVIDIA al posto di quella Intel. Passando invece al profilo bilanciato, essenziale per giocare senza strani fenomeni di rallentamento e stuttering improvvisi, non siamo mai riusciti ad andare oltre i 50 minuti di autonomia.

Conclusioni

Prezzo 3199 €

Multiplayer.it

8.0

Lo Zephyrus S GX531 è un portatile eccellente: lo schermo con refresh rate da 144 Hz, la qualità costruttiva, le ridotte dimensioni dello chassis, la componentistica interna di fascia altissima e le ottime soluzioni di design utilizzate per il sistema di raffreddamento che agevolano delle performance al di sopra della concorrenza, lo pongono al vertice di mercato. Ci sono però tutta una serie di mancanze e compromessi su cui è difficile soprassedere, soprattutto a causa del target a cui questo portatile si rivolge: quello dei giocatori che hanno una tale disponibilità di budget da non accettare limitazioni. Mancano l'RJ-45, la Thunderbolt e uno slot SD; le possibilità di espansione di RAM e SSD sono ridotte; la tastiera e il trackpad richiedono un lungo periodo di pratica prima di risultare discretamente utilizzabili (ma non comodi); la batteria è limitata e la rumorosità delle ventole è davvero molto elevata. Lo promuoviamo quindi a pieni voti ma ci auguriamo di poter mettere le mani il prossimo anno su un nuovo Zephyrus privo di queste sbavature.

PRO

  • Design da ultrabook e qualità costruttiva di altissimo livello
  • Il sistema di raffreddamento riesce a tenere a bada le temperature e a permettere ottime performance in overclock
  • Lo schermo eccelle per il refresh rate da 144 Hz e il tempo di risposta da 3 millisecondi...

CONTRO

  • ...ma ci saremmo aspettati almeno una risoluzione 1440p o comunque il supporto a G-Sync e HDR
  • Le ventole sono rumorose anche in condizioni d'uso non spinte
  • Vi dovrete abituare a posizione e disposizione di tastiera e trackpad