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Baldur's Gate.. o lo si ama o lo si odia.
Il gioco inizia poco dopo gli eventi del primo episodio e vi vede prigionieri di un mago intento nel cercare un modo per riuscire ad usare tutto il vostro potere nascosto. Infatti il protagonista è in realtà la divina progenie del dio Bhaal ("Lord of Murder") che, prevedendo la sua fine durante i "Times of Trouble", lasciò in giro per il mondo nella speranza di poter un giorno tornare in vita.
Il motore di gioco è rimasto quasi del tutto invariato rispetto a quello del primo episodio: lo stesso Infinity Engine (che continua però, come IWD, a non usufruire di alcune migliorie introdotte in Torment come la possibilità di far correre il proprio personaggio) che offre ora la possibilità di giocare anche a 800*600 sia con l'interfaccia in sovraimpressione che a tutto schermo.
Lo stile di gioco è sostanzialmente invariato rispetto a quello del primo episodio: comanderete il vostro gruppo di avventurieri lungo le ambientazioni del gioco, alla ricerca di risolvere i più disparati problemi, parlando con la gente, uccidendo mostri e via dicendo. Logicamente detto così fa estremamente pena, ma se questa è forse la "sostanza" del gioco, quello che cambia è lo stile con cui viene affrontato. In BG2 così come nel primo andrete in giro a "parlare con la gente" e a "uccidere mostri", ma se nel primo episodio la gente che incontravate vi diceva "vai lì e uccidi tutti quanti", nel secondo non si metterà certo a filosofare con voi di questioni esistenziali ma userà un po' più di "tatto" letterario per introdurvi a compiti che sono a mio avviso estremamente più variegati di quelli del primo episodio.
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Gli NPC
Come probabilmente già saprete se avete seguito lo sviluppo di questo gioco, qui alcuni NPC (personaggi non giocatori) avranno più linee di testo che l'intero primo episodio. Che poi questo sia vero o no è un altro discorso, ma vi accorgerete facilmente che i vostri NPC sono "più svegli", si rendono conto del posto in cui si trovano, parlano tra di loro in una maniera molto più convincente rispetto agli scambi di complimenti del primo episodio. Anche se naturalmente si trattano comunque di eventi scripted (cioè già decisi in partenza), la varietà di NPC che potrete trovare rende virtualmente impossibile vedere tutto BG2 in una sola partita. Senza contare che potrete giocare secondo il vostro personale approccio "etico/morale/filosofico": molte delle quest che incontrerete le potrete risolvere in modi differenti (che all'apparenza vi sembrerà forse l'unica via d'uscita, ma se poi invece vi confronterete con qualche vostro amico scoprirete le differenze tra i vostri stili di gioco). Un esempio classico è una quest in cui dovrete liberare una donna rapita da qualche "poco di buono". Una volta trovatala potete decidere se liberarla oppure se incassare al posto dei banditi il suo riscatto.
Anche i dungeon hanno subito un notevole restyling: non avrete più a che fare con i piatti corridoi del primo episodio, in cui alle due estremità vi erano rispettivamente l'entrata e l'ubicazione dell'eventuale "mostro di fine livello". Due punti separati da un'infinità di mostri da annientare per arrivare alla fine del tragitto. Nel secondo episodio, i programmatori sembrano avere imparato la lezione ed infatti i dungeon sono molto più vicini allo stile della Durlag's Tower con trappole e puzzle vari.
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L'AD&D di Baldur's Gate 2
Baldur's Gate 2 implementa una sorta di versione "bastardizzata" dell'AD&D 3ed, vi sono cioè alcune novità introdotte con l'ultima versione delle regole del gioco da tavolo che però vengono usate con la vecchia impalcatura di AD&D 2ed. Per esempio, così come sarà nei prossimi prodotti che useranno le regole aggiornate, le abilità nell'uso dell'arma non saranno più generiche, ma ogni arma avrà la sua corrispondente abilità. Saper usare una katana non vuol dire saper usare una spada lunga. Stesso discorso per le abilità dei ladri (che ora potranno anche lasciare delle trappole): ora all'abilità Hide in Shadows si è aggiunta l'abilità Move Silently. Inoltre potrete personalizzare i vostri personaggi scegliendo alcuni "kit" tipici di ogni classe. Per esempio oltre al paladino generico vi è il cavaliere, l'eroe senza macchia, che ha dei bonus nel colpire i nemici ma che però non può usare armi da lancio. Oppure vi è il sorceror, vera e propria novità della 3ed, mago che anziché memorizzare un numero fisso di incantesimi, potrà castare un numero fisso di incantesimi per livello. Dov'è la differenza? Il mago normale può scegliere per esempio una fireball, l'incantesimo lightning e la flame arrow; nel corso del combattimento potrà però usare solo quelli. Un sorceror potrà scegliere tra (per esempio) 3 incantesimi di quel livello, ma avrà il privilegio di poter usare l'incantesimo giusto al momento giusto tra tutti quelli che conosce. Potrà per esempio usare 3 flame arrow, oppure usare qualche incantesimo di protezione, di quelli che per forza di cose devono sempre lasciare il posto a quelli di attacco. Lo svantaggio sta però in una minore gamma di scelta di incantesimi (il sorceror non potrà scrivere nuovi incantesimi dalle pergamene, ma li riceverà al passaggio di livello, inoltre ne potrà lanciare di meno rispetto ad un mago di pari livello). Cosa questa che tende ad equilibrare i due kit e a lasciare la scelta unicamente al vostro stile di gioco.
Una nota a parte merita la versione Collector's Edition che è stata stampata in versione limitata e numerata (ne esistono 60.000 in tutto il mondo e quasi sicuramente oramai sono già esaurite). Queste contenevano rispetto alla versione normale una mappa di stoffa, delle carte in stile Magic con i personaggi di BG2, un manualone da centinaia di pagine spiral bound e dei bonus CD che abilitavano alcuni NPC venditori all'interno del gioco. La versione Collector's ne aveva uno di questi... l'altro veniva offerto se effettuavate il pre-order in alcuni negozi convenzionati con quest'offerta. In ogni caso sono tutti oggetti "tematici", i primi provenienti da Torment e gli altri da Icewind Dale.
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Volete un giudizio?
Concludendo... BG2 rappresenta un enorme passo in avanti rispetto al primo episodio, a patto però che apprezziate il tipo di cambiamento introdotto, e cioè una maggiore immersività, un maggiore dettaglio (tenete conto che in BG2 inizierete subito nel vivo e cioè nella capitale di Amn, un po' come se nel primo capitolo di BG1 vi foste trovati direttamente nel bel mezzo di Baldur's Gate città). Se invece aveste preferito del sano vecchio massacro, beh forse resterete un po' delusi. BG2 rappresenta quindi quello che BG1 non è mai stato e per cui sarà apprezzato maggiormente da questi ultimi e forse meno da chi aveva conosciuto BG1 per come è stato poi realizzato. Ma non si tratta naturalmente di un cambiamento di stili di gioco, i combattimenti ci sono sempre, ma il tutto è organizzato in una maniera più armoniosa che la separa invece dall'impostazione di Icewind Dale. BG2 non è forse un capolavoro assoluto perché non introduce nulla che non sia già stato fatto dai suoi colleghi della Black Isle ma rappresenta forse uno dei migliori (se non forse il migliore) giochi ambientati nei Forgotten Realms... dopo 20 anni di tentativi.
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Baldur's Gate.. o lo si ama o lo si odia.
Il primo episodio ebbe un notevole successo sia di critica che di vendite, ma non lasciò tutti completamente convinti. A molti è piaciuto perché divertente, ad altri perché è riuscito a ricreare il feeling della vecchia partita dell'RPG da tavolo. Gli altri (me compreso) invece lo criticarono per la sua eccessiva piattezza e ripetitività: troppi combattimenti e poco "gioco di ruolo". Questo secondo episodio, invece mi ha letteralmente stupito per il semplice fatto che BG2 sembra avere quelle caratteristiche che avrebbero dovuto invece proclamare il vero trionfo del primo episodio. Fin dalle prime battute si può facilmente notare come esso sia più particolareggiato e immensamente più curato..
... BG2 è "più tutto" rispetto al primo episodio.