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Battle for the White House

Il mondo dei videogiochi è decisamente variegato. E così tra eroi, avventure leggendarie, mostri, esplorazioni su pianeti sconosciuti e altri viaggi della fantasia, Gameloft ha ben pensato di realizzare un prodotto per cellulari basato sulla campagna elettorale statunitense attualmente in corso...

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   07/03/2008

Battle for the White House è un titolo che fa dell'umorismo la sua base su cui costruire tutto il resto; questo è evidente immediatamente dallo stile grafico caricaturale, colorato e fumettoso, particolarmente riuscito e divertente. Un scelta dissacrante ma intelligente e simpatica, che prende in giro la seriosità e il clima politico arroventato soprattutto sotto campagna elettorale. E anche se i protagonisti di Battle for the White House fanno parte di un contesto lontano parecchi chilometri da casa nostra, l'eco del "villaggio globale" ha di fatto portato Hillary, Obama e compagni nelle case di chiunque abbia un minimo interesse nell'attualità estera. Ma in realtà, avere coscienza di chi siano i protagonisti della fatica Gameloft ha importanza marginale, dal momento che le meccaniche di gioco sono quanto di più universale e immediatamente fruibile esista. Il prodotto in questione è infatti nient'altro che una collezione di minigiochi, 8 per la precisione, dalla durata di pochi minuti l'uno e caratterizzati da una particolare semplicità. Esperienze mordi-e-fuggi quindi, sicuramente già viste in passato, ma che trovano appunto nell'umorismo e nell'ironia dello stile grafico un sicuro punto a favore.

I protagonisti sono i sei candidati, 3 democratici e 3 repubblicani, che più hanno attirato l'attenzione e l'interesse popolare: Hillary Clinton, Barack Obama, John Edwards, Fred Thompson, Rudy Giuliani e Mitt Romney. Nessuna traccia invece John McCain e Mike Huckabee, ma evidentemente lo sviluppo del gioco è iniziato quando le cose non erano ancora molto definite in tal senso. In ogni caso, difficilmente tale "imprecisione", se così vogliamo chiamarla, potrà compromettere l'esperienza ludica. Come dicevamo, quest'ultima si articola attorno ad 8 minigames; tra questi, "Sabotage" richiede di fuggire dalle guardie del corpo del rivale dopo averne sabotato un comizio, cercando di evitare ostacoli lungo il percorso e allo stesso tempo firmando gli autografi dei sostenitori. In Ballot Ball invece, bisogna raccogliere dei voti rotolando letteralmente sui cittadini, facendo attenzione a non finire contro gli alberi o altri imprevisti. Sneak-in è invece un clone di pac-man, dove al posto delle palline ci sono i voti da raccogliere e invece dei fantasmi le guardie di sicurezza di fronte alla Casa Bianca. Touch the Sky richiede di raggiungere una determinata distanza facendosi sospingere da aerei, satelliti, uccelli, palloni aerostatici e via dicendo. C'è anche una specie di Punch-out dove riempire di botte sul ring lo sfidante e addirittura un rhyth'm game in cui far ballare il proprio aspirante presidente. A questo punto dovrebbe essere quindi chiara l'atmosfera e lo spirito che permea la produzione Gameloft. Inoltre, praticamente tutti i minigiochi si affrontano semplicemente premendo un tasto o agendo sulle frecce direzionali, rendendo il titolo ideale per brevi partite nei momenti di pausa.

Conclusioni

Multiplayer.it
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Lettori
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Il tuo voto

Certamente non ci troviamo di fronte ad un capolavoro, tutt'altro, ma Battle for the White House è un prodotto abbastanza diverso dal solito per meritare un po' di attenzione. Una collezione di minigiochi limitata, presto ripetitiva, ma che trova appunto nello stile grafico e nell'umorismo dissacrante un punto di forza per chi è alla ricerca di un passatempo leggero e scanzonato.

PRO

CONTRO

PRO

  • Stile grafico divertentissimo
  • Minigiochi immediati
  • Ideale per riempire qualche minuto

CONTRO

  • Solo 8 giochi, troppo pochi
  • Presto ripetitivo
  • Sonoro scarso