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Forse non tutti sanno che…
Andando a scoprire la nascita e la crescita della Blizzard, non si può che rimaner stupiti dalla quantità di cose che si davano per scontate.
Inizialmente la compagnia non si chiamava Blizzard, ma bensì “Silicon & Synapse” e fu fondata l’8 febbraio 1991 da Allen Adham, Mike Morhaime e Frank Pearce con un contributo da parte di ciascuno di loro di 10.000 dollari.
La compagnia iniziò convertendo giochi della Interplay su piattaforma Windows; grazie all'amicizia personale fra Allen e Fargo, la neonata compagnia poté contare su un cliente potente e già molto ben introdotto nell’industria del home Entertainment.
Grazie all’esperienza maturata con le conversioni di Battlechess e RPM Racing, la “Silicon & Synapse” fu pronta a pubblicare i suoi primi prodotti originali e così nel 1993 uscirono sul mercato con “Rock ‘n Roll Racing” e soprattutto “Lost Vikings”.
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Forse non tutti sanno che…
Nonostante i successi ottenuti da questi due giochi, sia a livello di vendite che a livello di critica, la compagnia continuava economicamente a navigare a vista.
Tutti i guadagni finivano a coprire le spese, addirittura alcuni mesi furono costretti a pagare gli stipendi con carte di credito.
La situazione doveva decollare o crollare, per questo nel 1993 la software house venne acquisita dalla “Davidson & Associates”, azienda che produceva software educativi, per fare della “Silicon & Synapse” la loro divisione di software entertainment.
Tuttavia non fu un’acquisizione facile, soprattutto per la titubanza di Allen; egli aveva infatti paura di perdere la propria indipendenza creativa, ma l’insistenza della Davidson e l’assicurazione di totale e completa libertà creativa alla fine lo convinsero.
Il nome cambiò da “Silicon & Synapse” a Blizzard e l’anno successivo, il 1994 la Blizzard si rese nota a tutto il mondo per il suo primo prodotto di successo: Warcraft.
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La via del successo
Ogni storia ha un punto di svolta, nel caso della storia della Blizzard la svolta fu l’enorme e inaspettato successo che ebbe Warcraft.
In un tempo dominato dalla Westwood e dal suo Command & Conquer, la Blizzard riusci nel 1994 a incrinare e infine rompere nel 1995 il monopolio Westwood con il meraviglioso Warcraft II.
Warcraft II vendette qualcosa come 1 milione di copie solo il primo anno e più di tre milioni in tutto il mondo dal suo lancio; fu il successo che permise alla compagnia di essere riconosciuta ovunque, di essere nelle case di ogni giocatore degno di questo nome, diede inoltre alla compagnia quella tranquillità economica per poter sperimentare nuove strade.
Tuttavia il successo Blizzard non si fermò al franchise Warcraft, ne al solo genere dei giochi strategici, ma anche ad un certo titoletto che inaugurò un nuovo genere e ridefinì alla maniera Blizzard le parole azione e gioco di ruolo.
Già sapete di cosa vogliamo parlare, vero?
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Il caso Diablo
Quando ancora la compagnia era un astro nascente, prossima all’uscita di Warcraft al CES del 1994, Allen e Max Shaefer si incontrarono per presentare i loro rispettivi lavori.
Allen e Max si conoscevano già da tempo, infatti quando ancora la “Silicon & Synapse” si occupava di conversioni ebbero contatti con la Condor, compagnia fondata da David Brevik, Max e Erich Shaefer riguardo uno scambio di consigli sulla conversione di “Justice League Task Force” che la Condor stava eseguendo su Genesis e che la “Silicon & Synapse” aveva già ultimato per Super Nintendo.
Al CES, Allen e la Condor riallacciarono i contatti e si scoprì che la Condor era al lavoro su un gioco tattico a turni di stampo fantasy dal nome Diablo per piattaforma PC; allora Allen, mostrando molta lungimiranza, un fiuto e perché no, una notevole fortuna, propose alla Condor di unirsi e diventare sussidiaria della Blizzard per lo sviluppo di Diablo.
Il gioco subì numerose modifiche dal concept originale, doveva infatti avere una struttura a turni sullo stile di X-Com, ma la Blizzard pose due condizioni alla Condor: innanzitutto che il gioco dovesse girare sotto Windows95 (e fin qui nessun problema), la seconda condizione è che dovesse essere in tempo reale.
Inizialmente furono molte le lamentele e le opposizioni ad una modifica così radicale del concept, ma alla fine la Condor cedette.
L’unione delle due aziende si trasformò, nel febbraio del 1996, in un’autentica acquisizione da parte della Blizzard; fu così che nacque la Blizzard North, il cui logo è vivo nella memoria di tutti i giocatori di quell’inaspettato e rivoluzionario titolo che uscì il 27 dicembre 1996 con il nome di Diablo.
Diablo fu un successo mondiale incredibile, inaspettato, per certi versi unico nel mondo dell’industria videoludica. Il titolo lo conosciamo tutti, ogni giocatore, dall’esperto all’occasionale ha giocato, visto o anche solo sentito parlare di Diablo.
Non andremo qui a ipotizzare i motivi di un così notevole successo, certo è che il concetto di gioco on-line che la Blizzard introdusse con il suo Battle.net per Diablo fu un’autentica rivoluzione copernicana nel modo di intendere il gioco multiplayer e di questo siamo grandemente grati alla Blizzard e alla Blizzard North.
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I giorni nostri
La Blizzard ha sempre avuto una filosofia particolare nello sviluppo e rilascio dei videogiochi. Innanzitutto ha preferito concentrarsi su pochi marchi, sfruttandoli al meglio; inoltre tutto il suo successo, a ben vedere, si deve a un’autentica manciata di titoli.
Uno di questi, il gioco che in assoluto ha venduto più di tutti i giochi Blizzard (escluso naturalmente Diablo II) è stato Starcraft.
Uscito nell’aprile del 1998, fu il primo titolo a godere dell’incredibile abilità di marketing della Blizzard, abilità che unita alle intrinseche e indiscutibili qualità del titolo, fece di Starcraft un blockbuster da un milione di copie in tre mesi e oltre cinque milioni a tutt’oggi.
Il record di titolo dalle vendite più veloci del mercato doveva successivamente venire polverizzato dall’uscita di Diablo II che, in sole tre misere settimane, grazie ad un lancio in contemporanea mondiale senza precedenti nella storia dell’industria videoludica, vendette più di un milione di copie, due milioni nel giro di sei mesi, tante quante il primo Diablo ne aveva vendute in quattro anni!
La storia recente vede la Blizzard ritornare al suo vecchio primo e indimenticato amore: Warcraft.
L’anno scorso uscì infatti Warcraft III, a giugno di quest’anno vedremo l’uscita di Frozen Throne, la sua prima espansione ufficiale; inoltre il mondo di Warcraft per la prima volta verrà sfruttato per un gioco non strategico: World of Warcraft.
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I giorni nostri
Ciò che ho detto non è del tutto vero, anche la Blizzard ha il suo bravo scheletro nell’armadio: mi riferisco allo sfruttamento del mondo di Warcaft per la creazione di un’avventura grafica punta e clicca: “Warcraft Adventures: Lord of the Clans”.
Il progetto venne cancellato e i più maligni dissero che l’unica grande pecca della Blizzard era la sua incapacità, o forse timore, di uscire dal seminato provando nuove strade e nuovi generi.
In effetti l’unica grande critica che si può ragionevolmente rivolgere alla Blizzard è la mancanza di una certa dose di coraggio nell’implementazione di nuove idee nei suoi giochi; molti infatti si ricorderanno il concept originale di Warcraft III e come questo sia stato ridimensionato, tagliuzzato e infine totalmente ignorato nel successivo sviluppo del titolo.
Ma in fondo che cosa si può dire alla Blizzard, se andiamo a vedere le cifre di vendita dei suoi titoli? Forse i critici, io per primo, abbiamo sbagliato tutto riguardo ai loro titoli, forse la Blizzard vende così tanto perché ha ragione, perché è uno dei pochi sviluppatori al mondo ad aver veramente capito cosa vuole e cerca il mercato di massa.
Quindi onore e gloria alla Blizzard, che continui sempre così e si spicci a pubblicare World of Warcraft perché dopo quello che ho visto alla presentazione non sto più nella pelle! Ma di questo ne parleremo in seguito.
Sito ufficiale: https://www.blizzard.com/war3x/
Sviluppatore: Blizzard
Publisher: Vivendi
Distributore: Leader
Sito utile: BlizzardPlayer
Uscita prevista: Giugno 2003
Blizzard European Tour 2003 - Immagini - Warcraft 3: The Frozen Throne - Screenshots - Blizzard European Tour 2003 - Coverage - Warcraft 3: The Frozen Throne - Anteprima
La storia della Blizzard
Il 9 aprile 2003 si è svolta nella sala Le Baron 2 del principesco Hotel Marriot di Milano l’attesissima tappa italiana del Blizzard Tour 2003.
Bill Roper, Direttore Team di Sviluppo della “Blizzard Entertainment”, ha gradevolmente dispensato chicche dei prossimi prodotti Blizzard ad un’orda affamata di giornalisti di tutte le testate cartacee e on-line italiane; del resto, quale seria testata che si interessi di videogiochi, può ignorare a cuor leggero un invito dalla Blizzard?
Infatti penso non ci sia videogiocatore sul globo terraqueo che non abbia mai sentito nominare la Blizzard, oppure che non conosca almeno uno dei suoi tre franchise più famosi: Warcraft, StarCraft e Diablo.
Noi abbiamo deciso di omaggiare questa meritata fama con un piccolo excursus storico sulla nascita e affermazione di questa compagnia, per poi parlarvi diffusamente, nelle prossime puntate, dei due prodotti presentati da Bill Roper, ovvero Frozen Throne, espansione di Warcraft III e soprattutto il sorprendente World of Warcraft.