Infinite Ammo
Substance appare circa un anno dopo Sons of liberty, e le prerogative non sono certo quelle di dare un vero e proprio sequel al pubblico. Kojima dichiara di volere creare quel che Metal Gear Solid 2, per forza di cose, non è potuto essere. Il pensiero corre immediatamente all'edizione "VR Missions" apparsa in epoca Playstation One, un upgrade di missioni lanciato per saziare le brame dei giocatori in attesa di seguito ufficiale. E Subastance, di fatto, si discosta molto poco da tutto ciò.
Dal punto di vista esclusivamente ludico, infatti, Substance è lo stesso gioco apparso un anno fa, arricchito di un pacchetto di missioni speciali che ci vedono impersonare sia Raiden, sia Snake. Forse per accontentare chi avrebbe preferito impersonare Snake per tutto il corso dell'avventura, è stata introdotta una sezione in cui è possibile rivisitare i momenti cruciali di Sons of liberty con il suo personaggio. Le missioni speciali sono da ripetersi a livelli di difficoltà crescente, e da affrontarsi in una modalità equivalente al livello very hard di Mgs2, ergo appena un nemico si accorge della nostra presenza scatta inesorabile il game over. Le missioni, abbondanti nella quantità, sono indubbiamente valide anche qualitativamente, e le meningi del giocatore dovranno inevitabilmente essere spremute per riuscire a portarle a termine tutte, con la possibilità di sbloccare ulteriori extra. Una revisione nel controllo della spada, sempre affidato al tasto L2, sarebbe stata gradita; criticabile anche il fatto di dovere ripetere 10 volte (non sempre) la stessa missione con variazioni soltanto marginali dello scenario e degli obiettivi. Ma sono difetti che rimangono marginali, tanto che la sezione Extra, per quanto non possa considerarsi un gioco a parte, fa decisamente bene il suo dovere, considerando anche la presenza del 2° DVD, The Document Of Metal Gear Solid 2, che permette di rivedere, senza l'ausilio dell'audio, tutte le cut scenes dell'originale, artworks e modelli poligonali di personaggi, mech e armi.
Se non fosse passato così tanto tempo da quella che a questo punto è da considerarsi come "prima" relase di Metal Gear Solid 2, si potrebbe affermare che il lavoro svolto da Konami sia stato ottimo. Tuttavia dopo i mirabolanti trailer montati dallo stesso Kojima, che lasciavano presagire grosse rivelazioni sull'essenza di Sons of liberty, per lungo tempo al centro di apocalittiche discussioni sui forum di tutto il mondo, ci si aspettava qualcosa di più concreto. Il prodotto, così confezionato, rivela ancor di più la sua natura metaludica: le missioni aggiuntive si svolgono nell'ambiguità dell'ambiente digitale VR, nella freddezza cromatica delle sue pareti grigie, che bene rendono l'idea di alienazione nel contrasto tra realtà e simulazione di questo singolare campo di addestramento. La presenza degli Snake's Tales e la possibilità di rivedere ogni cut scene, poi, ci confermano quella che è l'idea su cui si basa il concept di Metal Gear Solid 2, vale a dire che il giocatore è virtualmente nelle mani di un designer, la cui figura si avvicina sempre più a quella del regista cinematografico, che può in ogni momento stravolgere la nostra prospettiva in quel sistema perfetto che è il videogioco stesso. Il fulcro di Substance, tuttavia, rimane l'amato - odiato Metal Gear Solid 2. E le aggiunte apportate finiscono per essere solo un brillante escamotage, piuttosto che un autentico manifesto della propria sostanza.
Sistema di controllo
Substance non cambia una virgola al gameplay di Sons of liberty, che a sua volta cambiava molto poco all'indimenticato Metal Gear Solid. I movimenti si regolano ovviamente con lo stick analogico sinistro, mentre lo stick destro serve per le missioni con la spada (entrambe le levette, all'interno dei dialoghi via codec, permettono di zoomare/ruotare sui visi dei protagonisti della conversazione). X serve per accucciarsi ed eventualmente strisciare, oppure per compiere un'acrobatica capriola in corsa, il cerchio invece corrisponde invece ai combattimenti corpo a corpo. L2/R2 danno accesso agli equipaggiamenti, e il quadrato, selezionando un'arma, è il responsabile del fuoco. Con L1 si accede ad una visuale soggettiva statica in cui è possibile anche impugnare un'arma e sparare con precisione all'obiettivo desiderato; sempre L1 (in combinazione con lo stick analogico sinistro) permette di cambiare l'inquadratura all'interno delle cut scenes.
Tecnica
Substance eredita da Sons Of liberty anche il motore grafico. E nonostante il tempo trascorso, l'impatto grafico del titolo rimane di primissimo ordine. La complessità poligonale degli ambienti della nave probabilmente non è da primato, e ogni tanto si nota qualche scaletta qua e la. Le textures contribuiscono a dare un piglio particolarmente realistico al titolo, sebbene non siano vi applicati effetti come bump mapping o mip mapping. Ad impressionare favorevolmente, oltre ai modelli poligonali dei personaggi e alle loro animazioni, è soprattutto la maniacale attenzione per i particolari, che arriva fino ai poster hard appesi negli armadietti dei soldati del tanker, che ormai hanno fatto storia. Il titolo è poi costellato da splendidi FMV realizzati con il motore grafico del titolo, in cui Kojima si spreca in citazioni ai classici dei film d'azione made in Holliwood. Menzione a parte meritano le musiche, superlative, composte da Harry Gregson-Williams, maggiormente apprezzabili nelle cut scenes grazie al supporto al Dolby DIgital Audio 5.1, per chi disponga di un impianto adeguato.
Doppiaggio dei dialoghi diponibile solo in inglese, sottotitolato in un'italiano un po' zoppicante. Peccato. Impossibile lamentarsi invece del lavoro di conversione dal formato NTSC/JAP a quello PAL: sebbene manchi il selettore 50 hz/60 hz, c'è da dire che il codice è stato sicuramente ottimizzato per la versione europea, che non risente di differenze evidenti per quanto riguarda la velocità di gioco rispetto alle altre versioni.
Commento
Ci sentiamo di consigliare Substance soltanto ai pochi che non avessero ancora comprato Sons of liberty e ai collezionisti, che potranno godersi una bellissima Special Edition. L'upgrade di missioni e di contenuti extra non è sufficiente per giustificare l'acquisto di un titolo che, nella sostanza, è uguale al suo predecessore. Questo non significa che Substance sia un gioco mediocre: Metal Gear Solid 2 rimane nostro parere uno dei giochi più interessanti tra quelli sugli scaffali, e per chi ha una Playstation 2 è un acquisto quasi obbligato. Semplicemente questa nuova edizione ci sembra, per così dire, superflua.
Pro
+Tante missioni extra
+Graficamente ancora d'impatto
+E' Metal Gear Solid 2
Contro
-E' ancora Metal Gear Solid 2
-Le nuove missioni rimangono un semplice extra
Directed by Hideo Kojima. Edited by Hideo Kojima. Frasette che appaiono e scompaiono rapide nei trailer pubblicitari, tra i titoli di coda. Inosservate, scorrono. Ma in esse è racchiuso gran parte del significato del "progetto" Metal Gear Solid: trattasi semplicemente di un'interpretazione quanto mai soggettiva e sperimentale del medium videoludico di questo giovane game designer. In quest'ottica cercheremo quindi di analizzare Substance, che apre la saga alle porte del multipiattaforma.