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Dungeon Explorer: Warriors of Ancient Arts - Recensione

A quasi vent'anni dall'uscita del primo Dungeon Explorer per PC Engine, Hudson Soft ripropone la serie sulle console portatili.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   30/06/2008

La concezione del "dungeon" come un sotterraneo popolato da mostri e ricco di tesori nascosti appartiene da sempre al mondo dei giochi di ruolo fantasy. Ci si mette nei panni di guerrieri, maghi o ladri con l'obiettivo fondamentale di far crescere il proprio personaggio attraverso l'esplorazione e il combattimento, sia che si usino carta e dadi, sia che si tratti di videogame. Su console e PC c'è una tradizione decennale per quanto concerne gli RPG, un genere che ha saputo ritagliarsi una fetta consistente del mercato e che ancora oggi riscuote successi invidiabili un po' su tutte le piattaforme. Generalmente si tratta di titoli dotati di un sistema di combattimento a turni, magari con l'antico fardello rappresentato dagli incontri casuali, ma nel caso di Dungeon Explorer: Warriors of Ancient Arts gli sviluppatori hanno optato per un'azione in tempo reale.

La vita dell'avventuriero

L'introduzione del gioco ci mostra un regno costantemente minacciato dall'invasione dei mostri. Un potente mago si reca dal sovrano per proporgli una soluzione al problema: con l'aiuto di due soli guerrieri, raggiungerà il varco da cui le creature fuoriescono e lo sigillerà con un incantesimo. Nei panni di uno dei due personaggi che compongono la scorta (creato all'avvio, con la possibilità di scegliere sesso, razza e tipologia), faremo in modo che la spedizione abbia successo. La pace non durerà che per qualche tempo, però: lavorando per una sorta di agenzia, infatti, scopriremo che i mostri hanno ricominciato a invadere la nostra dimensione... È questa la trama di Dungeon Explorer: Warriors of Ancient Arts, l'ultimo episodio della serie action RPG di Hudson Soft, sviluppato per le sole console portatili. Dopo gli eventi introduttivi, il nostro personaggio si troverà all'interno del regno, rivolgendosi alla "gilda degli eroi" per guadagnarsi da vivere nonché ai vari "negozi" per acquistare oggetti, armi e protezioni. La struttura di gioco risulta fin da subito piuttosto lineare: bisogna accettare le missioni in sequenza e portarle a termine per guadagnare denaro, quindi acquistare l'equipaggiamento migliore per prepararci al naturale aumento della difficoltà. Ci sono missioni che vanno affrontate necessariamente da soli, altre che si prestano meglio a un'azione di gruppo: in questo caso avremo la possibilità di formare un team insieme ad altri guerrieri, da selezionare in una rosa che cresce man mano che andiamo avanti. Talvolta sarà la storia a designare un compagno, soprattutto in quelle spedizioni che servono un po' da tutorial per scoprire quante e quali azioni possiamo eseguire per difenderci dai nemici. Dopo aver portato a termine un determinato numero di missioni, ci verranno affidate delle missioni speciali, per accettare le quali dovremo recarci al castello e parlare con il re. È in questi frangenti che la trama continua a essere raccontata, seppure con un ritmo decisamente blando e senza particolari colpi di scena.

La struttura di gioco risulta fin da subito piuttosto lineare.

Dungeon Explorer: Warriors of Ancient Arts - Recensione
Dungeon Explorer: Warriors of Ancient Arts - Recensione
Dungeon Explorer: Warriors of Ancient Arts - Recensione

Armi e bagagli

Se durante l'esplorazione della città il nostro personaggio deve limitarsi a interagire con gli altri (per iniziare brevi dialoghi, accettare le missioni o effettuare acquisti), una volta fuori dalle porte del regno può accedere a un gran numero di possibilità. Il sistema di controllo vede il pulsante X deputato all'attacco semplice (premendolo ripetutamente parte una combo), il Quadrato per l'attivazione di un attacco magico e i pulsanti Cerchio e Triangolo assegnati all'uso rapido di pozioni per ripristinare la salute o l'energia magica. È possibile utilizzare il d-pad per modificare quasi ogni funzione, nonché per impartire degli ordini ai nostri eventuali compagni: possiamo fare in modo che ci seguano semplicemente o che si occupino del recupero degli oggetti, spingerli ad attaccare mostri o generatori, oppure renderli liberi di comportarsi nel modo che ritengono più opportuno. I tasti dorsali, in tal senso, hanno una funzione di controllo: quello sinistro ci permette, fra le altre cose, di chiedere ai nostri compagni di usare la loro energia magica per scopi diversi; quello destro attiva una sorta di "mirino" che possiamo posizionare su un personaggio amico per usare su di lui le pozioni, o su un nemico per eseguire un attacco a distanza. La manovra offensiva più potente, comunque, è il "grande slam" e consiste nell'aggancio di un nemico con questo "mirino" da due o più membri del nostro gruppo, con il colpo che va attivato tramite la pressione del pulsante X nel momento opportuno. Equipaggiare una spada o un arco può modificare in modo sostanziale il nostro approccio ai combattimenti, anche se le armi per l'attacco a distanza raramente si rivelano precise. I mostri aumentano e diventano più forti (e grossi!) man mano che si completano le missioni, e all'interno dei dungeon spesso ci si imbatte in una serie di "generatori", ovvero portali che producono nemici in continuazione, finché non vengono distrutti. Nelle medesime location, come da tradizione, è possibile trovare denaro, oggetti e quant'altro serva per riempire il nostro inventario...

Dungeon Explorer: Warriors of Ancient Arts - Recensione
Dungeon Explorer: Warriors of Ancient Arts - Recensione
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L'amico fabbro

Nel gioco, il negozio del fabbro è probabilmente quello più importante. Potremo non solo vendere le armi e gli oggetti che non ci servono, ma anche e soprattutto acquistare spade, lance, archi e vari tipi di protezione, nella fattispecie parti di armatura da applicare al torso, alle gambe, alle braccia e alla testa. Chiaramente, ogni arma aumenta il nostro potere offensivo e ogni armatura o scudo aumenta le nostre capacità di sopportare gli attacchi nemici. È dunque un peccato che i combattimenti si svolgano sempre in modo semplicistico e confusionario: renderli più complessi avrebbe aggiunto un enorme spessore all'esperienza.

Realizzazione tecnica

Il motore grafico utilizzato per il gioco garantisce una grande fluidità in ogni occasione, anche in presenza di numerosi mostri sullo schermo, e ci sono alcuni effetti speciali davvero belli, soprattutto quelli generati dall'uso della tecnica "grande slam". I modelli poligonali dei personaggi vantano un buon livello di dettaglio, anche se purtroppo la qualità dell'animazione non è altissima e mancano tocchi di classe che potevano fare la differenza (ad esempio, non viene rappresentato graficamente l'uso di armature diverse). La varietà dei mostri che si affrontano non è altissima e il design, in generale, non è dei migliori. Questo si nota soprattutto per le location, davvero poco ispirate, spesso simili fra loro e ridotte nel numero. Per quanto concerne il sonoro, il discorso è molto simile: abbiamo da una parte le solite musiche anonime, che ripetute all'infinito obbligano quantomeno ad abbassarne il volume, dall'altra una serie di effetti mediocri. Non c'è ombra di parlato, mentre tutti i testi a schermo sono tradotti in Italiano. Il personaggio va controllato tramite lo stick analogico, con una risposta ai comandi precisa e immediata. L'organizzazione dei controlli all'inizio appare ostica, ma con un minimo di esperienza si fa l'abitudine alla funzione del d-pad (che regola, in tempo reale, l'assegnazione delle azioni alla maggior parte dei pulsanti).

Il motore grafico utilizzato per il gioco garantisce una grande fluidità in ogni occasione.

Dungeon Explorer: Warriors of Ancient Arts - Recensione
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Commento

L'obiettivo di Hudson Soft era quello di rilanciare una delle proprie serie storiche, offrendo contemporaneamente ai possessori di PSP un'alternativa action a un parco RPG già di per sé non molto nutrito. Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, come si dice, e purtroppo l'idea è stata realizzata maluccio nella pratica: al di là di una realizzazione tecnica che si potrebbe definire nella media, equilibrata tra alti e bassi, Dungeon Explorer: Warriors of Ancient Arts fallisce proprio dove conta di più, ovvero nella giocabilità e nel coinvolgimento. Nonostante le numerose azioni disponibili, infatti, il sistema di combattimento si rivela fin dall'inizio troppo semplicistico, con un approccio "brawl" che tende a essere ripetitivo e stanca già dopo qualche scontro. C'è un buon numero di missioni, ma si finisce per esplorare decine di volte le medesime location e in tutto questo la trama latita, con uno sviluppo degli eventi davvero troppo lento e frammentato. Un prodotto destinato a chi desidera a tutti i costi un action RPG, in definitiva, ma con la consapevolezza che non si tratta certamente del miglior esponente del genere.

    Pro:
  • Sistema di controllo preciso e ben organizzato
  • Un gran numero di armi, armature e oggetti acquistabili
  • Combattimenti in tempo reale...
    Contro:
  • ...ma troppo semplici e ripetitivi
  • Tecnicamente tutt'altro che esaltante
  • Lineare e ripetitivo