0

F-Zero: Maximum Velocity, recensione

La nuova edizione di F-Zero si presenta come un titolo in grado di mostrare fin da subito le enormi potenzialità del nuovo portatile di mamma Nintendo.

RECENSIONE di La Redazione   —   09/07/2001
F-Zero: Maximum Velocity, recensione
F-Zero: Maximum Velocity, recensione

Giocando

Volendo iniziare a correre possiamo scegliere se partecipare ad un gran premio, fare pratica, oppure giocare in multiplayer collegando fino a 4 GBA. Il multiplayer si distingue nella modalità ad una sola cartuccia ed in quella ad una cartuccia per ogni Game Boy Advance. La differenza sta nel fatto che con una sola cartuccia è disponibile un solo tracciato ed una sola macchina, mentre con una cartuccia per ogni console è possibile scegliere fra tutti i tracciati ed i veicoli disponibili (compresi quelli sbloccati). Ovviamente, il cuore del gioco è la modalità Grand Prix, nella quale potremo partecipare a tre serie diverse di competizioni (più una segreta) di difficoltà crescente. Infatti, nella prima (Pawn) i circuiti saranno molto semplici e lineari, per divenire più contorti, complessi ed impegnativi nelle serie superiori (Knight e Bishop). Lo scopo delle corse è chiaramente vincere ed è importante vincere tutte le gare di ogni serie se vogliamo sbloccare ogni segreto del gioco. Come da copione, lungo il tracciato ci si può imbattere in ogni tipo di ostacoli (zone minate, curve cieche su un baratro, rampe di lancio truffaldine, ecc.), ma anche nelle classiche frecce di accelerazione temporanea e (per fortuna) nella zona di ricarica del nostro mezzo. Difatti per vincere è importante evitare i contatti con gli avversari e i lati della pista, che ci privano di preziosa energia e ci rallentano.

F-Zero: Maximum Velocity, recensione
F-Zero: Maximum Velocity, recensione

Giudicando

I controlli sono presto detti: con A acceleriamo, con B freniamo, la croce direzionale gestisce i movimenti e i tasti dorsali R e L facilitano lo scivolamento in curva del nostro veicolo, per migliorarne l'inserimento. Esistono poi altre configurazioni dei tasti (secondo schemi pre-impostati non modificabili) attivabili dal menù delle opzioni. I controlli però risultano un po' macchinosi. Infatti, la croce direzionale non è proprio il massimo per compiere le manovre più delicate ed i tasti R e L sono scomodi da usare per le mani di un adulto che con gli indici, diciamo, va lungo; la ri-configurabilità dei tasti è pure velleitaria, perché fra tutte le disposizioni possibili quella di default è la "migliore". Il livello di difficoltà dei tracciati è ben congegnato e anche l'intelligenza artificiale degli avversari non è da meno. Se al livello Beginner la maggior parte degli avversari si scanserà facilitandoci i sorpassi, nei livelli Standard e Expert essi ci daranno filo da torcere, dimostrando un notevole e stimolante agonismo. Comunque non mancheranno gli errori pure da parte dei piloti controllati dalla CPU, a volte infatti si può assistere a loro incidenti e sbandate. Nel complesso, concludere tutte le serie ai livelli di difficoltà più alti non è cosa affatto semplice, ma solitamente molto divertente ed appagante (specialmente quando si riesce a vincere). Certo, una volta terminata tutta la modalità Grand Prix non ci rimane molto da giocare, ovviamente però se si dispone di uno o più amici/GBA/F-Zero il divertimento si protrae nel tempo, dato che la sfida si fa pure più intrigante con un avversario umano (preferibilmente anch'esso esperto). Altrimenti ci rimane soltanto una modalità segreta di gioco e la caccia al record migliore, perciò la longevità del titolo è si discreta, ma non elevata; evidentemente alla Nintendo hanno scommesso molto sul potenziale che F-Zero può esprimere in multiplayer. Tecnicamente il gioco si dimostra molto solido (come da tradizione Nintendo) e seppure non vanti una ricchezza grafica ai limiti possibili della macchina, il tutto è stato studiato per raggiungere la massima fluidità possibile. Infatti, il gioco scorre via che è una meraviglia, merito soprattutto del tanto decantato motore Mode 7 (di snessiana memoria), qui ritoccato e potenziato. Ad ammaliare maggiormente è proprio lo scrolling, che anche in multiplayer non ha mai un attimo di indecisione. I fondali sono sempre ben fatti e spesso molto evocativi, i tracciati sono scarni, ma colorati in maniera tale da creare forti contrasti con i cordoli e i veicoli (tutto ciò a vantaggio della visibilità). I veicoli meritano poi una menzione a parte: essi sono stati realizzati con modelli poligonali renderizzati e poi convertiti in sprite bidimensionali, conservando tutto il loro fascino tridimensionale; anche i gas di scarico sono ben fatti e variano d'intensità al variare dell'accelerazione. Nell'insieme i programmatori di Nintendo sono riusciti a conferire a F-Zero una parvenza di tridimensionalità molto valida e convincente, allestendo un motore grafico che equilibra perfettamente velocità e ricchezza visiva. Anche il comparto audio fa bene il suo dovere con effetti precisi e musiche adrenaliniche ed in tema con i circuiti, attestandosi su una qualità sonora generale discreta.

F-Zero: Maximum Velocity, recensione
F-Zero: Maximum Velocity, recensione

Riassumendo

F-Zero può suscitare irritazione nel giocatore al primo approccio, perché è un gioco perfettamente in linea con la politica Nintendo "Facile da giocare, difficile da padroneggiare". Comunque, dopo alcune ore di pratica si riesce a sopperire alla scomodità della macchina ottenendo un buon controllo di guida (via via sempre più perfetto) e risultati soddisfacenti. Permane tuttavia il rammarico per la mancata ri- configurabilità libera dei tasti. Dietro l'apparente piattezza di gioco si cela invece tutta la forza ed il carisma di F-Zero che fa della semplicità la sua carta vincente.

F-Zero: Maximum Velocity, recensione
F-Zero: Maximum Velocity, recensione

Riassumendo

    Pro:
  • ottima realizzazione tecnica
  • divertente ed impegnativo
    Contro:
  • controlli non ottimali (colpa del GBA)
  • longevità discreta (ma sale con il multiplayer)

F-Zero: Maximum Velocity, recensione
F-Zero: Maximum Velocity, recensione

Introducendo

Chi non ne ha mai sentito parlare deve sapere che F-Zero è alla sua terza incarnazione, dopo aver esordito su SNES e bissato il suo successo su N64, ora su GBA è pronto nuovamente a trasportarci nello spietato mondo delle corse futuristiche. A bordo di velocissimi bolidi da corsa, dovremo infatti scalare la vetta di tutte le serie di competizioni per diventarne il numero uno. Chi penserà si tratti di un clone del ben più noto Wipeout si sbaglia, in quanto è stato proprio F-Zero ad avere inventato il genere a cui appartengono questi due e molti altri titoli. All'accensione della console il gioco presenta subito il suo logo ed una scritta lampeggiante che ci invita a premere START. Se invece attendiamo un po' di tempo oppure premiamo SELECT, viene avviata una suggestiva dimostrazione del gioco che ci fornisce utili istruzioni di guida, mediante suggerimenti scritti e simboli grafici. Si consiglia perciò di seguire attentamente queste dimostrazioni, perché davvero utili. Premendo START (oppure A) dal menù iniziale si passa a scegliere se iniziare una carriera oppure continuarne o cancellarne una preesistente. 11