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Grandia Xtreme

La serie Grandia è tornata con il terzo episodio, ma è davvero all'altezza del nome che porta?

RECENSIONE di La Redazione   —   27/03/2003
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Uno sguardo alla trama...

Passando alla recensione vera e propria, voglio esordire parlando dell’aspetto fondamentale di un jrpg: la Trama. Ogni gioco di ruolo che si rispetti deve necessariamente avere una storia complessa, piena di colpi di scena, ben narrata, coinvolgente e appassionante. Purtroppo la trama di G.X non vanta di nessuno di questi pregi! Evann è un giovane ranger, l’abilità dettata dalla sua classe è quella di poter sfruttare ogni tipo di forza elementale che scorre all’interno del mondo. Questa sua capacità singolare lo ha reso indispensabile in un operazione messa a punto dall’esercito per ristabilire l’ordine naturale del mondo, che nell’ultimo periodo era stato alterato da una forza sconosciuta. Evann, essendosi mostrato sordo alle richieste dell’esercito, viene prelevato con la forza da casa sua e portato in caserma. In un primo momento il nostro protagonista si mostra disinteressato alle richieste dell’esercito, ma alla fine viene catturato dagli eventi e si ritrova inevitabilmente immischiato nel progetto militare; è da qui che iniziano le nostre avventure… A questo punto la storia si dispiegherà in maniera molto banale e prevedibile, l’unica cosa interessante sono i dialoghi divertenti che donano un po’ di colore ad una trama totalmente in bianco e nero. Purtroppo questo non è abbastanza per far si che l’interesse per questo gioco non si spenga dopo qualche ora. Il ruolo della storia è solo quello di fare da contorno ad una struttura di gioco incentrata quasi esclusivamente sui dungeon e sulle battaglie, ma è proprio qui che questo rpg ci mostra tutto il suo splendore.

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...E al battle system

La serie Grandia ha la fortuna di poter vantare, come ho già detto prima, del miglior battle system mai apparso su un rpg dopo quello di Valkyrie Profile: esso vi darà la possibilità di avere il pieno controllo sui vostri personaggi e di poter adottare strategie sempre diverse. L’unico piccolo problema è dovuto all’elevata difficoltà a cui andrete in contro le prime volte che giocherete. Esso infatti si rivelerà all’inizio piuttosto ostico da gestire e da comprendere, ma non preoccupatevi, dato che dopo aver fatto un po’ di pratica potrete felicemente constatare la semplicità e l’intuitività dei comandi, nonché la vasta scelta delle azioni, grazie alle quali potrete pianificare la vostra strategia preferita senza alcuna difficoltà. I comandi disponibili in battaglia sono : Attacco combo (due colpi semplici con l’arma posseduta), Attacco critico (un colpo violento che da la possibilità di cancellare l’attacco dell’avversario), Magics (di cui parleremo dopo), Moves (di cui parleremo dopo), Oggetti (utilizzo di oggetti in battaglia), Escape (la possibilità di scappare), Defend (la possibilità di difendervi in battaglia muovendo il personaggio o resistendo all’attacco) ed infine Tactics (vi fa cambiare la strategia di battaglia se decidete di far gestire i vostri personaggi dalla cpu). In basso a destra dello schermo delle battaglie vi è un cerchio che serve a mostrare i turni di attesa e di attacco dei vari personaggi. Essendo molto complicato spiegare bene come funziona senza vederlo, sappiate solamente che questa barra vi mostra il tempo necessario a dare il comando al vostro personaggio ed il tempo necessario affinché il comando venga portato a termine. Anche se potrebbe sembrare banale descritto in questa maniera, in realtà non lo è affatto: potrete infatti, con gli attacchi adeguati, cancellare o ritardare le azioni degli avversari e viceversa. Ciascuna azione inoltre ha un tempo di esecuzione diverso e spetterà a voi decidere se utilizzare una mossa rapida o una più lenta. Le battaglie risultano quindi molto strategiche, soprattutto quelle contro i boss più ostici. Eccovi un esempio: il vostro avversario sta lanciando una magia. Esso impiegherà un tot di tempo prima di poterla lanciare e nel frattempo il vostro personaggio ha raggiunto sul cerchio la zona di input di un comando. A questo punto dovete decidere l’azione da compiere. Potrete effettuare un’altra magia (preferibilmente che abbia un tempo di attivazione breve affinché possa essere lanciata prima di quella del vostro avversario), effettuare un attacco critico che potrebbe cancellare del tutto l’attacco magico del mostro oppure, se ormai la magia sta per essere lanciata (lo si nota dalla barra) e quindi non avete il tempo di effettuare alcuna mossa, potrete usare il comando difendi per limitare i danni. Scommetto che adesso siete più confusi di prima, ma non preoccupatevi, la cosa è estremamente facile una volta letto il manuale di istruzioni e fatta un po’ di pratica. Non mi stancherò di dire che le azioni possibili sono tantissime e che le strategie adottabili lo sono ancora di più, oltretutto in questo Battle System il campo di battaglia è totalmente in 3D, il ché vuol dire che se, per esempio, il nemico che è troppo lontano, dovrete corrergli vicino per poterlo colpire. Adesso passiamo alla descrizione delle Moves e delle Magie: le prime sono colpi speciali, utilizzabili in combattimento, che ogni personaggio apprende man mano che aumenta di livello; le seconde invece, come potete ben immaginare, sono semplicissime magie che si basano su differenti tipi elementali (fuoco, acqua, vento ecc). Mentre le moves si imparano automaticamente, le magie no: dovrete trovare particolari uova magiche (mana egg) che conferiscono al personaggio che le indossa le magie inerenti alla categoria a cui l’uovo appartiene (ad es. l’aqua egg, che ha 3 magie prestabilite: quando equipaggerete l’uovo ad un personaggio, esso sarà in grado di usufruire di quelle 3 magie). Per ottenere uova sempre più potenti, e di conseguenza magie di livello maggiore, dovrete fondere diversi tipi di uova tra loro; questo meccanismo da la possibilità al giocatore di cimentarsi e divertirsi a crearne sempre di nuove e potenti, aumentando la versatilità di ogni personaggio dato che sarà in grado di utilizzare ogni tipo di magia che creerete. Come ulteriore incremento delle potenzialità dei vostri eroi c’è l’opzione di attribuire particolari skill che conferiranno abilità alternative, come ad esempio potenza di attacco maggiore contro i mostri volanti, possibilità di far cadere più soldi dai mostri, oppure aumentare i parametri d’attacco, difesa ecc. La fase esplorativa ha sostanzialmente un pregio ed un difetto: il pregio è che gli incontri non saranno casuali, ma avrete la possibilità si vedere i nemici e schivarli (molto difficile dato il numero elevato): il difetto invece è che potrete salvare solo tornando in città con dei teletrasporti, che oltretutto sono messi a lunga distanza dai boss finali. Preparatevi quindi ad un gioco molto impegnativo, caratterizzato da un gran numero di coriacei nemici e dalla limitata possibilità di salvare e recuperare energia.

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L'ambientazione e la parte tecnica

Essendo Grandia Xtreme un titolo basato quasi esclusivamente sull’azione, pecca di una trama e di una caratterizzazione dei personaggi molto scarsi. Tutto questo influisce molto anche sull’ambientazione, che è inevitabilmente deludente. Le città sono solo due, una che sarà la vostra base (dove potrete comprare oggetti, combinare i mana egg, dormire e salvare), l’altra è una semplice città in cui non potrete fare niente, tranne che parlare con qualcuno. La mappa di gioco è quasi inesistente, e servirà solo per selezionare alcuni dei dungeon che dovrete visitare. L’unica cosa degna di nota è la struttura dei dungeon (fortunatamente visto che passerete qui dentro il 90% del tempo), bella come architettura e stile, e complessa come forma. La parte grafica anche è degna di nota, le texture sono molto belle e migliorate rispetto a quelle di Grandia2, anche i filmati, che non sono comunque molti, sono realizzati in maniera impeccabile. Per quanto riguarda la grafica delle battaglie, anch’essa è molto pregevole, totalmente in 3d, vanta di ottimi effetti luce, movimenti fluidi dei personaggi e rallentamenti pressoché inesistenti. Qualche problemino si ha con la gestione delle telecamere, che spesso vi farà confondere le idee rendendovi vulnerabili ad assalti nemici. Il sonoro lascia molto a desiderare, gli effetti sonori non sono nulla di particolare, le voci di battaglia sono di bassissima qualità, le musiche poi sono monotone e stanchevoli a parte qualcuna che spicca tra la mediocrità delle altre. Anche se privo di una storia e dialoghi lunghi, G.X. necessità di molte ore per essere completato dalle 30 alle 40,al termine si potrà accedere ad un superdungeon di 100 piani, che vi terrà impegnati ancora per diverse ore.

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Commento finale

Un titolo davvero poco convincente questo Grandia X, non all'altezza del nome che porta. Obbiettivamente il gioco è debole in quegli aspetti che dovrebbero essere la colonna portante degli rpg (trama e ambientazione), mentre invece è forte nell’aspetto fondamentale di un action game (il gameplay). Non che il gameplay sia inutile in un rpg, per carità, ma anche se la giocabilità è ottima, i combattimenti a turni stancano molto facilmente se a sostenerli non c’è una trama di spessore e una buona caratterizzazione dei personaggi. L’ultima decisione però spetta come sempre a voi: se gli rpg li giocate per la trama dimenticatevelo completamente, se invece ciò che vi interessa sono solo l’esplorazione ed i combattimenti, allora questo potrebbe essere il gioco che fa per voi.

    Pro:
  • Gameplay favoloso
  • Battle System complesso ma appagante
    Contro:
  • Trama inesistente
  • Ambientazione poco curata
  • Troppo monotono

Ogni qualvolta si parla di giochi di ruolo, è quasi inevitabile che la nostra mente venga “monopolizzata” dal nome Final Fantasy. La serie più famosa del mondo è ormai l’icona dell’jrpg, il punto di riferimento di ogni giocatore di ruolo videoludico, il nome che definisce inevitabilmente un particolare genere. Tutto questo successo, il continuo parlare quasi esclusivamente di FF, così come una lenta crescita evolutiva che questa serie ha avuto dopo il settimo capitolo, può aver stancato qualche appassionato. Fortunatamente, la concorrenza all’ormai ultra-elogiata Final Fantasy è molto valida, e vanta titoli di qualità eccellente. Le serie Suikoden e Tales of Destiny ne sono un esempio, ma quella di cui parleremo in questa recensione è ovviamente Grandia. Il primo Grandia, apparso su Saturn per la prima volta e poi convertito per Psx, è stato uno dei primi rpg che ha sconvolto un po’ il modo di pensare dettato dallo standard Final Fantasy. Un battle system a dir poco innovativo, dinamico e completo, insieme ad un character design eccezionale, sono stati i fattori che ne hanno decretato il successo (parlo ovviamente dei soli appassionati, dato che Grandia è sempre rimasto un titolo di nicchia). Dopo diversi anni, compare su Dreamcast (e successivamente su ps2 e pc) il seguito, Grandia 2, leggermente peggiorato rispetto al predecessore, ma comunque un grande titolo. Grandia Xtreme è il nuovo capitolo della serie, reperibile solo in versione americana e giapponese (nulla si sa di un’ eventuale conversione pal), giunto finalmente nelle nostre avide mani per l'immancabile e doverosa analisi.