La giocabilità è per la verità un po’ un enigma. Purtroppo in molti alzeranno bandiera bianca di fronte alla mole di comandi che bisogna padroneggiare, anche chi possiede mouse e tastiera, figurarsi chi usa un normale pad dotato ahinoi di soli sei tasti.
Le azioni fondamentali apparte muoversi e sparare sono: alzarsi , accucciarsi, sdraiarsi, inventario, cambioarma, cambiosoldato, mappa, ricaricare, visuale in prima e terza persona…., e tutto questo viene eseguito grazie alla pressione del tasto dorsale sinistro, che assume la funzione di una sorta di shift, sdoppiando di fatto i comandi gia assegnati. La curva d’apprendimento è veramente alta. Ci vorrà molta costanza e pazienza, prima di ottenere risultati decenti, quanto mai appaganti però! Con la tastiera non si corre il rischio di intrecciarsi, visto che qui i molti comandi sono meglio distribuiti. Ogni soldato ha dei parametri che ne definiscono la specializzazione: il cecchino è quello che più volentieri si userà, e per questo motivo il gioco è un po’ facile e non del tutto bilanciato. Raccogliendo le armi e le munizioni dai cadaveri dei soldati morti, si andrà avanti ad oltranza cecchinando tutti da lontano tralasciando le manovre concertate con gli altri commilitoni che sono il cuore del titolo. Non sarà sempre così facile , ma questa è la via più spedita per arrivare alla fine del gioco, evitando anche delle farraginose pressioni di tasti che nel bel mezzo di uno scontro a fuoco, portano quasi sempre a morte certa.
L’intelligenza artificiale dei nemici funzioni a fasi alterne, come quella dei compagni di squadra comunque: per esempio capita che i commilitoni ora sono medaglia d’oro di tiro ,e l’attimo dopo non vedono un crucco a 5 metri. Non può valere in questo caso il discorso consigliato per appassionati, H&D o lo si ama o lo si odia, senza mezzi termini: se si supera il muro dei mille tasti, il gioco riesce a regalare molte soddisfazioni, anche grazie all’ottimo bilanciamento del livello di difficoltà.
Portato a termine lo si riporrà nello scaffale e spolverato ogni tanto, ma visto il genere ciò è perfettamente plausibile. Ripeto: o lo si molla dopo 5 minuti, o lo si gioca tutto d’un fiato fino alla fine, gustandosi gli appostamenti e le manovre di accerchiamento. In definitiva ci troviamo di fronte ad un buon titolo, minato però da alcune ambiguità di fondo, e da troppi tasti da padroneggiare alla perfezione.
PRO:
Atmosfera
Ottimo sonoro
CONTRO:
Metodo di controllo
Grafica un po' datata
Hidden&Dangerous è un titolo di difficile valutazione. Il porting del titolo Take2 ripropone, senza cambiare nulla quello che si era già visto su pc un paio d’anni fa.
Bisogna guidare quattro uomini dei corpi speciali inglesi in missioni in profondità, dietro le linee nemiche, negli scenari della 2° guerra mondiale. Lo scopo delle missioni è molto vario, si va dal ricongiungersi con i partigiani, alla presa di roccaforti, al sabotaggio o alla liberazione di prigionieri. Tutto ciò ha come comune denominatore non lo sbudellamento indiscriminato dei soldati nemici, tedeschi in questo caso, quanto quello da buon stealth game, di far meno rumore possibile, o quanto meno sparare, ripiegare e nascondersi, colpire nell’ombra insomma. Questo è il concept che sta alla base del titolo, e H&D lo realizza abbastanza bene, anche se delle belle magagne minano la riuscita globale del titolo. Graficamente non è cambiato nulla rispetto alla prima versione. Il motore 3D non è certamente il massimo, si può affermare che è funzionale, ma nulla di più. Niente grafica sontuosa tipo quella vista in giochi recenti come Vtennis o Ecco: i modelli dei soldati appaiono ben disegnati e ottimamente ricoperti, ma sono estremamente legnosi e poveri nelle animazioni. Colpisce molto prendere la mira attraverso il fucile da cecchino, appostarsi al buio aspettando il rumore dei passi, e quando inizia a vedersi una sagoma nera sparare senza pietà in mezzo agli occhi, nell’unico istante in cui è ferma. Veramente appagante ed esaltante. Edifici e mezzi sono ben definiti, anche se lamentano un basso numero di poligoni a disposizioni. I bug che affliggevano pesantemente la versione pc sono stati parzialmente rimossi: la collisione tra poligoni non è certamente precisissima, e talvolta i nostri alter ego si accucceranno e si sdraieranno rimanendo clamorosamente a mezz’aria. La parte audio è invece eccezionale: i temi musicali militari sono ineccepibili, ogni arma ha un suo suono e i rumori d’ambiente, ordini urlati compresi, sono veramente immersivi e riprodotti con estrema fedeltà. Nella prima missione si è in riva al Po di notte, piove e c’è nebbia, il fiume corre impetuoso, i tedeschi urlano e sbraitano nelle loro postazioni: sembra di vivere realmente in un film di guerra, altro che dolby digital e soldato Ryan!