Pirata & Gentiluomo
High Seize offre come sfondo all’attività strategica vera e propria una storia discretamente avvincente e ben narrata, che si dipana all’interno del tipico scenario piratesco, ovvero i Caraibi del diciassettesimo secolo: schermate fisse cosmeticamente più che gradevoli scandiscono il procedere della trama, la cui narrazione viene peraltro arricchita da un commento parlato di notevole qualità nonostante l’elevata compressione. Come da copione, il plot è comunque poco più di un mero collante tra uno stage e l’altro, una giustificazione elegante di un corposo susseguirsi di battaglie che RedLynx ha sicuramente il merito di aver affrontato nel migliore dei modi. Riprendendo quanto detto in apertura, High Seize è un titolo che trae certamente ispirazione da Advance Wars, con cui condivide gran parte delle meccaniche di gioco: si tratta dunque sempre di muovere a turno le proprie unità (diverse per caratteristiche quali mobilità, potenza di fuoco eccetera) servendosi di una griglia di quadrati al fine di sconfiggere il nemico, possibilmente sostenendo un numero di perdite tollerabile. Le battaglie si svolgono in mare o sulla terraferma, con la compresenza in determinati scenari di entrambe le superfici, ad assoluto giovamento della varietà. Ma quel che stupisce di High Size, e che lo rende materialmente più profondo di Advance Wars, è la quantità di variabili che regolano l’andamento delle partite: oltre alle ovvie differenziazioni tra unità, giocano un ruolo importantissimo le diverse caratteristiche del terreno o dell’acqua (con bonus e malus di vario genere a seconda di dove ci si trova), l’occupazione di villaggi o edifici presenti sulla mappa e perfino le condizioni di salute e di equipaggiamento delle proprie truppe. In High Seize, infatti, è necessario monitorare anche che le unità abbiano a disposizione sufficienti dosi di cibo e munizioni, elementi la cui sussistenza –unita alla creazione di nuove forze da gettare nella mischia- dipende proprio dal possedimento delle zone strategiche sopraccitate. Tutto ciò gioca a favore della complessità del prodotto, facendo la felicità degli appassionati ma esponendo i meno esperti al rischio della frustrazione, complice anche un livello di difficoltà notevole.
Commento
High Seize non è Pathway to Glory con le barche, come qualcuno potrebbe pensare: è un prodotto a sé stante, diverso dallo strategico basato sulla seconda guerra mondiale ma ugualmente curato e capace di dare grandi soddisfazioni agli appassionati del genere. Pur non potendo contare su una resa cosmetica impressionante, il titolo RedLynx dà sfoggio di una complessità invidiabile, che rende avvincente il gioco in modalità campagna ed appassionante nelle sfide multiplayer online o via Bluetooth. Consigliatissimo a chiunque riponga un minimo di interesse per gli strategici.
Pro
- Schema di gioco curato e divertente
- HUD comodo e funzionale
- Modalità campagna impegnativa e multiplayer ottimo
- Grafica non eccezionale
- Livello di difficoltà sopra la media
Lodevole artefice di quel Pathway to Glory che non è esagerato definire come il miglior gioco disponibile per N-Gage, il team di sviluppo RedLynx ha dapprima voluto bissare il successo del proprio gioiello con un più che degno sequel, e in seguito si è buttato sulla produzione di un nuovo titolo strategico: non un semplice clone di Pathway to Glory con una differente ambientazione –come ci si poteva anche aspettare- ma un gioco dal gameplay diverso, intenzionato a sfidare nientemeno che Advance Wars. E per qualche aspetto, questo High Seize si rivela perfino superiore all’istant classic Nintendo...