Gameplay
Il gioco si presenta come una sorta di action/rpg e vi vedrà protagonisti con solo tre dei tanti personaggi : Frodo, Gandalf e Aragorn.
Le prime fasi del gioco saranno più esplorative che d’azione, con delle mini- missioni da compiere, ed avranno luogo nel paese degli Hobbit. Vestirete i panni di Frodo, che cerca di capire cosa lo aspetta intervistando i vari personaggi non giocanti all’interno del vasto paese di queste curiose creature.
I personaggi del posto, in cambio di informazioni od oggetti, vi chiederanno di fare qualcosa per loro ; per fortuna sono missioni facoltative, in quanto quelle obbligatorie non sono poche e non sempre di facile compimento.
Le principali mansioni da svolgere passano dal portare un oggetto ad un determinato hobbit a cercare la campana d’allarme del villaggio. Il menu è diviso in due, quello degli oggetti e quello delle armi : esso è intuitivo e di facile accesso. L’altro menù (sempre visualizzabile al di sotto della barra della salute), sarà quello degli item, che conterrà i vari documenti informativi, l’anello, le chiavi per aprire porte, pozioni per la guarigione ecc. La visuale è in terza persona, e la telecamera è gestibile manualmente tramite la leva analogica destra.
I comandi sono semplici ; il tasto A per attaccare, il tasto X per esaminare gli oggetti, raccoglierli e parlare con gli altri personaggi, Y per saltare e B per attuare il lock-on sui nemici.
Il tasto Start vi fa accedere ai vari menu del gioco. Chi non dovesse preferire questa configurazione, essa è editabile nel menu opzioni. Le armi da usare sono in numero limitato : per Frodo avremo il bastone come arma iniziale, per poi passare alla spada corta e finire con la spada Elfica che avrà la caratteristica di illuminarsi di un colore bluastro in presenza degli orchi. Inoltre l’hobbit potrà indossare l’anello che lo renderà invisibile finchè non lo toglie, ma il rischio è quello di amplificare la sua presenza tanto da farvi trovare dagli scagnozzi di Sauron. Aragorn il guerriero invece, potrà ottenere solo due tipi di spade : una spada normale, e infine una spada usata durante l’antica battaglia contro Sauron, chiamata Andùril.
Questo personaggio, rispetto agli altri due , potrà usufruire anche di un arco con tre tipologie di frecce : di metallo, di legno e infuocate. Gandalf attaccherà i nemici con il suo fido bastone magico, e una spada per difendersi nei momenti in cui la magia viene meno. Il mago avrà due tipi di attacchi magici : offensivo e difensivo.
Delle magie offensive fanno parte le classiche palle di fuoco, adatte a colpire singoli bersagli, fulmini, e il più potente di tutti, l’esplosione di luce, efficace contro più nemici. Le magie di difesa si catalogano in magia della cura, magia della confusione (disorienta gli avversari in modo da colpirli più facilmente) e la magia del sonno (addormenta per un breve lasso di tempo i nemici).
I combattimenti avvengono in tempo reale, e il gioco si alterna in modo non fastidioso tra una sezione esplorativa e un’altra puramente improntata sull’azione. I temi musicali sono d’impatto e d’atmosfera, ma alla lunga leggermente ripetitivi.
Non sono state usate le musiche del film a causa della licenza, ma comunque la realizzazione orchestrale di quelle contenute nel videogame rendono giustizia al titolo.
Parte Tecnica
Tecnicamente parlando ci troviamo di fronte ad un buon prodotto, ma lontano dal far gridare al miracolo. Il motore 3D utilizzato da Vivendi è solido, ma non privo di difetti. Molte sono le cure dei particolari , vedrete persino le foglie secche cadere dagli alberi. Per contro, se vi dirigerete verso un ruscello, troverete un ingiustificato muro invisibile Alcuni oggetti dello scenario sono interattivi, come le casse di legno per esempio ; possono essere distrutte e possono contenere oggetti preziosi.
Come l’Xbox ci ha abituato, le texture sono di ottima fattura, lo scenario è vasto, ed è stato implementato il fattore temporale del giorno e della notte. Gli effetti di luce sono favolosi, soprattutto quando indosserete l’anello che vi renderà invisibile : con un sapiente uso del motion blur, avrete l’impressione di essere in una dimensione parallela. Il frame rate purtroppo, non è sempre costante, ed è l’unico difetto grafico da attribuirgli, nonostante il gioco non abbia delle grandi quantità di poligoni da muovere su schermo.
Conclusioni
Nel complesso il prodotto di Vivendi è al di sopra delle aspettative, dal momento che di solito i tie-in non vengono fuori mai bene. La compagnia dell’anello riesce a catturare il giocatore tanto da farlo sentire a volte protagonista del racconto, altre annoiandolo con passaggi ripetitivi ed inutili. La longevità del gioco è assicurata, di carne al fuoco ce n’è tanta : consigliabile agli appassionati degli action/rpg e agli estimatori di Tolkien, e a chi cercava la trama completa di questa grande opera ; interessante per i neofiti, ma solo dopo averlo provato almeno una volta. Per molti, ma non per tutti.
Vivendi Interactive è riuscita ad accaparrarsi la licenza per sviluppare un videogame dedicato a “Il signore degli anelli : la compagnia dell’anello”.
Anche Electronic Arts era nella gara, ma ha acquistato la licenza per un altro gioco dedicato al romanzo di Tolkien. “Il Signore degli Anelli : La compagnia dell’anello” di Vivendi trae spunto direttamente dal libro di Tolkien , ma a differenza di EA, Vivendi non potrà usare i volti del film di Peter Jackson.
I programmatori hanno sviluppato il gioco seguendo punto per punto il racconto e aggiungendo tutte le locazioni che non sono apparse nel film di Jackson.
La trama de “La compagnia dell’anello” narra di Sauron, il signore del male, il quale forgiò venti anelli magici e ne fece dono ai signori delle altre razze (umani, elfi, gnomi, ecc.), tenendo per sé l’Unico che dà, a chi lo indossa, la supremazia sugli altri anelli.
Un cavaliere di razza umana strappò l’Unico dalla mano di Sauron, e l’anello dopo varie peripezie, finì in mano ad un Hobbit, tale Bilbo Baggins. Egli, per evitare che l’anello prendesse il sopravvento sulla sua coscienza, lo diede in eredità a Frodo Baggins, il quale porterà questo fardello carico di responsabilità fino alla distruzione dell’Unico, per evitare che Sauron torni a regnare nella Terra di Mezzo. Con l’aiuto di Gandalf il Grigio (un mago), Aragorn (un guerriero), Legolas (un elfo) e altri avventurieri che si uniranno a lui nel corso della missione, il nostro Hobbit è pronto ad entrare nella leggenda.