Non è tutto oro quello che luccica…anche l’acqua!!
Il primo impatto, a livello grafico, non è affatto male, infatti l’acqua è stata realizzata decisamente bene, o perlomeno a me è piaciuta molto ( dico così perché il caro vecchio Gozzer non è del mio stesso parere….). Sia i riflessi che gli spruzzi danno veramente l’idea di trovarsi in mezzo al mare. Per non parlare poi dei riflessi sott’acqua, tutti molto belli, soprattutto quelli degli oggetti tipo massi o pontili che subiscono una deformazione in tempo reale decisamente di alto livello. Non capisco invece perché il resto delle textures non siano state curate allo stesso modo. L’unica cosa che si salva sono le textures delle moto e dei piloti. Tutto il resto è poco definito e si vedono spesso scalettature sulle superfici. Anche i movimenti dei personaggi però sono spesso poco fluidi, e tutto questo pressappochismo grafico inficia non poco il giudizio complessivo. Gli scenari sono abbastanza vari e mano mano che si procede nel gioco si fanno sempre più impegnativi, ma a livello grafico si potrebbe fare di più, visto che appaiono poco “pieni”.
Doppio salto mortale rigirato carpiato
Essendo abituato alla fisica dei movimenti di Waverace speravo di trovare una corrispondenza nel titolo Eidos , invece devo dire che la delusione è stata grande. Come nel gioco per N64, anche qui bisogna passare, all’interno di una zona ben delimitata, tipo un’isola o un porto, alla destra o sinistra di boe disseminate lungo tutto il percorso. Ora però i movimenti della moto risultano decisamente più macchinosi e fare le curve diventa veramente difficile. Se si sbaglia una traiettoria o se si dà troppo gas è fatta, si salta una boa e si prende una penalità che consiste in un rallentamento temporaneo del mezzo che sinceramente poteva essere evitato, visto che alla fine risulta veramente frustrante. Immaginatevi per esempio di trovarvi secondi all’ultimo giro ad un passo dalla prima posizione e per una piccola distrazione saltate una boa…tutto il gruppo vi passerà, visto che voi sarete rallentati automaticamente, e finirete la gara al massimo in quinta/sesta posizione. Secondo me sarebbe stato meglio gestire le penalità alla fine con accumulo di secondi o meglio ridurle al massimo a tre e, esaurite quelle, finiva la gara. Comunque, a parte questo, bisogna dire che il titolo guarda decisamente all’arcade con un tocco di realismo che si rispecchia anche nella quantità e qualità dei trick. Sono molto vari effettivamente ma non molto intuitivi da realizzare e, sebbene la maggior parte rispecchiano fedelmente le acrobazie che gli appassionati di questo sport sono abituati a vedere in televisione, ce ne sono altri veramente spettacolari ma di difficile realizzazione. Decisamente molto bello il replay, che mixa sapientemente varie telecamere, tra cui mi pare doveroso citare l’innovativa ripresa dall’elicottero e quella posteriore accelerata con tanto di motion blur. Deludente invece la parte sonora, con tracce poco incisive e noiose, ma soprattutto, come già accennato all’inizio della rece, inascoltabile la voce fuori campo che risulta fastidiosa già al primo ascolto.
Concludendo
Gli amanti di questo tipo di racing game non potranno non apprezzare questo tentativo di Eidos di trasporre il loro sport preferito nel codice binario della console Sony, visto poi che di giochi di questo genere ce ne sono pochi e fatti male. Sfortunatamente questo Jet Sky Riders mostra più ombre che luci ma di tempo per migliorare ce n’è, quindi confidiamo nei programmatori, nell’augurio che riescano a migliorare un gioco che ha una discreta base di partenza e buone possibilità di sviluppo. La longevità è comunque assicurata dall’opzione a due giocatori che offre sano divertimento e tante ore in compagnia. Un buon prodotto che perlomeno vale la pena di provare.
Concludendo
- Pro
- Effetto H2O
- Licensa Kawasaki
- Unico degno rivale di Waverace
- Contro
- Textures degli sfondi
- Musiche
….Tutta farina del proprio sacco?!
Forte della licenza ufficiale KAWASAKI, EIDOS Interactive propone un titolo decisamente simile al capostipite dei racing game su moto d’acqua, il sorprendente e divertentissimo Waverace, killer application dell’ormai defunto N64. La meccanica del gioco è praticamente la stessa, anche se ora c’è la possibilità di guidare le moto d’acqua sia seduti che in piedi. Come primo impatto ci troviamo di fronte alla possibilità di scegliere fra cinque differenti lingue, e fortunatamente il nostro idioma compare nella lista. Il gioco è completamente tradotto in italiano, compresa la telecronaca dello speaker, ma consiglio di disabilitarla, visto che le frasi sono ripetitive e banali. La presentazione è un misto di filmati reali e spezzoni di gioco ma il tutto è abbastanza confusionario e la musica di sottofondo non è certo travolgente; la conseguenza di tutto ciò è che le future volte si tenderà a spingere ripetutamente il tasto Start per saltarla al volo. Arrivati al menu principale abbiamo la possibilità di scegliere fra un discreto numero di opzioni, tra cui si possono citare il campionato, la sfida a due giocatori e lo stile libero. Non mancano comunque il classico arcade e la sfida a tempo. In ogni disciplina ci viene data la facoltà di scegliere sia il proprio pilota che il mezzo; infatti, come già accennato prima, c’è la possibilità di giocare sia con il personaggio in piedi ( Sky ) che seduto ( Runabout )