Gameplay innovativo!
Partendo dal presupposto che qualcuno potrebbe non aver visto il film (correte a noleggiarlo al più presto!), ricordo che la storia è ambientata nell’Antartide dove un gruppo di scienziati, in seguito al ritrovamento di un vero e proprio oggetto non identificato, fece la terribile conoscenza di una disgustosa razza aliena, denominata “La Cosa”. Il gioco comincia proprio lì dove finisce il film e, nei panni del capitano Blake, saremo impegnati nel recupero di eventuali superstiti e l’eliminazione di possibili minacce.
Nonostante il fatto che per tutta l’avventura avremo il controllo di un unico personaggio, l’aspetto fondamentale del gioco, nonché grande intuizione e merito degli sviluppatori di Black Label Games, è l’interazione con gli altri membri della nostra squadra, che possono reagire a seconda delle nostre azioni o delle situazioni che si presentano, in maniera differente e spesso anche imprevedibile ed in molti casi si renderanno indispensabili per permetterci di proseguire nell’avventura. Questo significa che il gameplay non si limita alla semplice esplorazione, alla risoluzione di enigmi e all’eliminazione delle “Cose”, ma di vitale importanza sarà invece la continua attenzione nel curare i rapporti con i nostri compagni d’avventura, i quali godono di proprie emozioni.
Controlliamo le emozioni!
Esistono 3 differenti tipi di compagni per il nostro personaggio, ognuno dotato di una particolare capacità: gli ingegneri, abili nell’effettuare complicate riparazioni che Blake non è in grado di effettuare da solo; i soldati, utili nel combattimento e nell’utilizzo delle armi; ed infine i medici, gli unici che possono curare noi e gli altri membri della squadra. Inutile dire che sarà fondamentale sfruttare al meglio i 3 diversi tipi di compagni, altrimenti sarà davvero dura progredire nel gioco. Si parlava prima di emozioni ed interazione: altro aspetto fondamentale di “La Cosa” è infatti il rapporto con i nostri compagni, che può peggiorare o migliorare in base al nostro comportamento e quindi al grado di fiducia che riusciamo a trasmettere. Uno compagno può infatti avere paura dopo aver visto una scena terrificante o può non avere fiducia in noi sospettando anche di una possibile infezione aliena. Queste emozioni possono addirittura sfociare in rabbia da parte di uno dei membri che a quel punto potrebbe persino minacciare e uccidere voi o un vostro compagno. Per evitare che ciò accada avremo a disposizione diversi metodi. Innanzitutto va detto che possiamo monitorare in qualunque momento lo stato emotivo e fisico dei nostri compagni tramite un menù attivabile con la pressione di un tasto. A questo punto saremo noi a decidere in che modo “calmarli”: possiamo fornirli di una delle armi a nostra disposizione, curarli se sono feriti, iniettargli una scarica di adrenalina o addirittura effettuare un test antivirus su di noi per dimostrare loro di non essere infetti. Ovviamente tutte queste azioni avranno una reazione positiva che servirà a creare un clima sereno tra tutti i membri della squadra.
Tutto ciò dovrebbe farvi capire di che spessore è fatto il gameplay di La Cosa, che grazie a questo sistema decisamente innovativo si discosta completamente da tutti i titoli dello stesso genere apparsi fino ad oggi.
Atmosfera
Le ambientazioni sono riprodotte con grandissima efficacia e rendono perfettamente la sensazione di freddo e distruzione vissute nel film di Carpenter. Fuori dagli edifici malconci, ci sono circa 40 gradi sotto zero che non consentono al nostro personaggio e alla nostra squadra di trascorrere troppo tempo all’aria aperta. Una barra posta sulla parte bassa dello schermo indicherà costantemente il nostro stato di assideramento; una volta esaurita la barra, il gelo comincerà a colpire seriamente lo stato di salute, per cui sarà bene preoccuparsi di trovare un caldo riparo per noi e per i nostri amici. Nel corso dell’avventura troveremo numerose armi e utensili di vario genere come torce, fumogeni, medikit, estintori ed altro ancora, utili per completare gli obiettivi, si perché quasi mi dimenticavo di dire che il gioco si sviluppa in una serie obiettivi da portare a termine, la cui ultimazione sarà resa man mano sempre più difficile dai nemici, ovvero dalle “Cose”. Esse variano per grandezza: quelle piccole sono eliminabili con il semplice utilizzo delle armi da fuoco, mentre per quelle più grandi non basterà: infatti una volta ridotto il loro livello di vita, si renderà necessario l’utilizzo di armi incendiarie per dargli il definitivo colpo di grazia.
Tecnicamente parlando...
Se del gameplay siamo pienamente soddisfatti, dal punto di vista tecnico La Cosa mostra invece degli alti e bassi. Infatti, nonostante la notevole cura nella realizzazione dei personaggi tutto il resto delle ambientazioni lascia un po’ a desiderare se confrontato con alcuni recenti titoli. Il gioco non fa uso di nessun effetto grafico particolare e la realizzazione degli alieni poteva essere maggiormente curata. Ciò nonostante, il risultato finale non è per nulla malvagio e l’atmosfera del film è perfettamente riprodotta. Da segnalare la graditissima presenza del selettore 50/60 Hz all’interno del menù opzioni, accessibile in qualunque momento, che però purtroppo va regolata ogni qualvolta si gioca e nemmeno i salvataggi durante la partita serviranno a mantenere l’impostazione. A me è capitato spesso di riprendere una partita e giocare per diverso tempo dimenticandomi completamente di selezionare la modalità 60 Hz.
Fantastico invece il reparto sonoro del gioco, che nonostante un colonna sonora decisamente povera, può invece contare su un doppiaggio di altissimo livello e soprattutto completamente in italiano! Tantissime le parolacce che sentirete pronunciare, molte anche le scene violente e disgustose. Alcuni dei vostri compagni infatti, in presenza di cadaveri mutilati o scene decisamente raccapriccianti, vomiteranno senza troppa esitazione, altri in preda a crisi di panico si punteranno la pistola alla tempia per poi suicidarsi e così via. Insomma, scene crude e molto forti non mancano e la paura vi terrà compagnia in tantissime situazioni, esattamente come nei più classici survival horror. La longevità non è purtroppo un punto forte di La Cosa, ed anche una volta terminata l’avventura non esistono reali motivi che vi spingeranno a rigiocarlo una seconda volta con lo stesso trasporto iniziale.
Le ultime "Cose"
In conclusione, nonostante qualche difetto, ci troviamo comunque di fronte ad una piacevole sorpresa. La Cosa è un gioco che può soddisfare tranquillamente sia gli amanti delle avventure in terza persona, sia chi adora i classici giochi horror. Il gameplay innovativo poi è certamente l’aspetto più importante e va quindi sottolineato lo sforzo degli sviluppatori che sono riusciti laddove molti altri colleghi hanno miseramente fallito, ovvero portare su console un buon videogioco tratto da un fantastico film!
- Pro:
- Un ottimo esempio di come si realizza un videogioco tratto da un film
- Gameplay innovativo
- Grande atmosfera e tensione sempre alta
- Completamente in italiano e doppiaggio realizzato egregiamente
- Sistema di controllo completo…
- Contro:
- … ma un po’ troppo macchinoso inizialmente
- Graficamente non stupisce
- Longevità non elevatissima
Dal cinema alla console dopo 20 anni!
Come gli appassionati di entrambi i generi ben sanno, cinema e videogiochi non vanno sempre d’accordo e spesso e volentieri ci siamo ritrovati a dover stroncare senza mezzi termini un videogioco ispirato da una celebre pellicola cinematografica o viceversa. Il più delle volte questo accade perché lo sviluppo si rivela alla fine una semplice mossa commerciale, intenta a sfruttare il “nome” del prodotto. Adesso però tranquillizzatevi, perché tutto questo serviva per dire che “La Cosa” non fa assolutamente parte di questo filone e anzi, rappresenta uno dei pochi videogiochi ispirati ad un film di successo meritevole di lodi.
L’idea che questo gioco potesse promettere bene mi era saltata subito in mente, fin dal giorno del suo annuncio, per il semplice motivo che è tratto da un film non proprio attuale. The Thing, meglio conosciuto in Italia come “La Cosa”, di John Carpenter, e che personalmente considero una delle migliori opere cinematografiche mai apparse sul grande schermo, risale infatti al lontano 1982, anno in cui una buona parte dei videogiocatori di oggi, o almeno la più giovane, molto probabilmente non era nemmeno nata e quindi difficilmente sarebbe stata attratta dal nome di un gioco ispirato ad una pellicola di ben 20 anni fa.