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Miami Vice

Quanti di voi hanno nostalgia degli anni 80? Madonna, Charlie's Angels, Hulk, Starsky e Hutch...eh già,quelli si che erano bei tempi...come dite? Ci sono anche adesso?! ...certo che ne cambiano di cose in 20 anni! Sta di fatto che o per mancanza di idee, o perchè il pubblico non li ha mai dimenticati, Hollywood continua a rispolverare fuori dal cilindro tutte le vecchie serie che ormai più di 2 decadi fa spopolavano in giro per la TV, riportandoli in versione aggiornata e tirati a lucido sul grande schermo nelle sale dei cinema di mezzo mondo.

RECENSIONE di La Redazione   —   04/03/2007

Welcome to Miami...

Era solo questione di tempo ed alla fine anche Miami Vice, il telefilm ambientato sulle luminose coste della Florida ha trovato la sua consacrazione nel grande universo della celluloide a 16:9. In Miami Vice vestiremo i panni due agenti della Vice Squad di Miami, Sonny Crockett e Rico Tubbs nel loro tentativo di fermare le attività criminali di un potente boss della malavita organizzata. Tutta la nostra avventura si svolgerà nel corso di ben 7 missioni di difficoltà crescente (più un minigioco bonus da sbloccare) durante le quali seguiremo l'evolversi della trama cona serie di sequenza d'intermezzo. Invece di orientarsi verso una struttura alla GTA, così come ha fatto Gameloft con il suo recente Gangstar Crime City, (e che forse avrebbe reso meglio tutta l'ambientazione ed I personaggi di Miami Vice), gli sviluppatori hanno optato per un più immediato sparatutto. Il gioco si configura come un classico shooter 3D, che più che Doom ricorda molto da vicino uno dei classici da sala giochi della Sega, Virtua Cop 2.A differenza del titolo Sega tuttavia, in Miami Vice, in ogni missione ci sarà una sola ed unica schermata statica, all'interno della quale compariranno i nemici, loschi figuri e narcotrafficanti, che noi prontamente, armati con la nostra fedele pistola ed il nostro fucile di precisione, andremo a rimettere al giudizio della legge.

Poliziotto buono, poliziotto cattivo...

Come già accennato in precedenza, forse proprio per il tentativo di immediatezza, il concept di gioco risulta essere molto povero di contenuti, limitandosi al semplice spara-spara contro orde di nemici tutti uguali. Di per sè potrebbe essere anche divertente per i giocatori più smaliziati e senza troppe pretese, ma già dalla seconda missione, in cui dovremo colpire i nemici usando il nostro fucile di precisione, per alcuni il tutto si potrebbe trasformare in un'esperienza molto molto frustrante, a causa di una visuale dei nemici più limitata, ed una tipologia di controlli (quella di un telefono cellulare) che mal si adatta ad un genere in cui rapidità e riflessi risultano fondamentali. A parte i picchi di difficoltà forse un po'eccessivi, con un pò di sforzo il gioco si lascia giocare senza troppi problemi. Nel comparto grafico, risultano essere ben curate le scene di intermezzo e le locazioni (comunque statiche), nota dolente sono invece i nemici e le loro animazioni, che oltre a risultare un pò bruttini, risultano essere anche legnosi nei movimenti e non troppo intelligenti (molto meglio avevano fatto i ragazzi di Artlife con il meno conosciuto ma ottimamente realizzato Swat Missions) La parte audio risulta tutto sommato accettabile, limtata tuttavia ad una traccia musicale che ci accompagnerà durante le nostre sessioni di gioco; non aspettatevi quindi nè effetti sonori, esplosioni nè colpi da arma da fuoco. Per quanto riguarda i comandi, controlleremo la visuale tramite tutti i pulsanti del nostro tastierino (quindi al 2 corrisponderà il su, all'8 il giù e così via) mentre con li tasto centrale spariamo.

Conclusioni

Multiplayer.it
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Lettori
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Il tuo voto

Miami Vice lascia un po'con l'amaro in bocca, proprio perché una licenza così forte (e conosciuta) avrebbe potuto essere ben utilizzata con un gioco che ne avrebbe sfruttato appieno l'ambientazione ed i personaggi (un titolo alla Sprinter Cell o come il già citato Gangstar). Consigliato ai fans sfegatati della serie (ma non è detto che non ne restino delusi).

PRO

CONTRO

PRO

  • Buone le scene d'intermezzo e le ambientazioni

CONTRO

  • A tratti può risultare frustrante