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Morrowind RPGPlayer Coverage: Parte Prima

RECENSIONE di La Redazione   —   29/03/2002

Sei chi vuoi essere!

Doverosissima premessa, nonostante di grafica si parlerà più diffusamente nel seguito di questa coverage all’inizio di ogni puntata pubblicherò il sistema utilizzato per la prova:

SISTEMA UTILIZZATO:
MotherBoard Asus A7V
AMD Athlon Thunderbird 900Mhz
512Mb di Ram
NVidia Geforce 2 MX 400 (32Mb di Ram video)
HD 30Gb 7200
SoundBlaster Live!
Minitor 17 pollici
OS : Windows ME

CONFIGURAZIONE MORROWIND:
(Si devono intendere a gioco fluido e perfettamente giocabile)

800x600
Distanza visibile: MASSIMA
Luci/Ombre dinamiche: MEDIA

1024x768
Distanza visibile: MEDIA
Luci/Ombre dinamiche: MEDIA

Adesso andiamo a cominciare!

[***dati incompleti: scheda gioco o num immagine mancante***][***dati incompleti: scheda gioco o num immagine mancante***]

Sei chi vuoi essere!


Il gioco inizia in maniera abbastanza traumatica, ve ne accorgerete, non sapete ancora chi sarete ne il motivo per cui siete stati condotti nella terra di Morrowind, all’inizio non conoscerete neppure il vostro nome!
La fase di creazione del personaggio è estremamente creativa, non si partirà creando un personaggio e poi giocando, ma lo si costruirà parlando con i personaggi che inizialmente ci si pareranno davanti e che vorranno giustamente sapere il nostro nome e successivamente la nostra razza, aspetto e classe.
Le razze giocabili disponibili in Morrowind sono molte, tutte diverse fra loro, tre diverse razze per gli elfi, per gli uomini e per razze antropomorfi.

Quale che sia la vostra scelta ogni razza avrà dei modificatori agli attributi del personaggio, chi più agilità, chi più forza o capacità diplomatica e così via.
Bisogna dunque già porre molta attenzione al tipo di “vita” che si vorrà condurre nelle terre di Morrowind, scegliendo una razza che per simpatia o opportunità più si adatta al vostro stile di gioco.
Scelta la razza e il nostro aspetto, le decisioni più importanti e probabilmente le più gratificanti: la classe e le caratteristiche del nostro alter ego.
Potremo procedere in tre modi, o rispondendo a delle domande, in pieno stile Ultima che tratteggino la nostra classe attraverso la nostra indole, o scegliendo da una classe prestabilita, o costruendone una tutta nostra.
In quest’ultimo caso potremo darle un nome, aggiungere una descrizione e caratterizzarla degli attributi maggiori e minori fino a forgiare la classe per eccellenza, quella che si indossa al nostro stile di gioco come se fosse un abito su misura!
Infine dovremmo dire la nostra stella di nascita, scegliendone fra molte, essa sarà come l’oroscopo per la nostra terra, solo che per la terra di Morrowind offrirà vantaggi concreti piuttosto che opinabili divinazioni.

INTERFACCIA


Mani e Occhi:

Finita la fase di creazione del personaggio ecco aprirsi davanti a noi il mondo di Morrowind, le sue valli, le sue paludi, foreste, villaggi, città, oscure caverne o possenti castelli.
Ogni cosa ci sarà aperta, ogni via percorribile, nulla in Morrowind ci sarà precluso, nessun sentiero prestabilito o porte sprangate fino al prossimo “livello” ci impediranno di entrare in quella casa, di esplorare quella caverna o tentar la fortuna in singolar tenzone con quel NPC.
L’interfaccia attraverso la quale viaggeremo come autentici avventurieri per queste terre a noi sconosciute è quella che si definisce mouse-driven.
Ci muoveremo per il mondo attraverso una visuale in prima persona oppure a scelta, tramite la pressione del tasto “TAB” in terza persona.
Nella visuale in prima persona avremo un mirino che ci indicherà il puntamento della visuale, altrimenti, in terza persona basterà puntare la “testa” del nostro alter ego verso la direzione che ci interessa. Personalmente per l’esplorazione ho trovato la visuale in terza più adatta e accattivante, mentre per l’analisi di un oggetto o per il combattimento la prima persona è più adatta a causa del mirino che ne aumenta la precisione.
I movimenti sono gestiti attraverso la consueta navigazione mouse-look, con il tasto destro del mouse stesso apriremo invece il “menu- mode”.
In basso avremo quattro icone indicanti il nostro stato di salute, la nostra arma selezionata, la nostra magia selezionata e una piccola mappa.
Con il tasto destro avremo accesso alle finestre delle nostre caratteristiche personali, al nostro inventario, alle magie e alla mappa. Potremo decidere quali stanno aperte e quali chiuse, potremo a piacere ridimensionare la grandezze delle quattro finestre, posizionarle a piacere e addirittura lockarle.
Non tarderemo a trovare la giusta configurazione che sappia soddisfarci, ogni ridimensionamento delle finestre verrà salvato automaticamente quando con il bottone destro chiuderemo il menu-mode in modo da essere sicuri che alla prossima apertura mantengano posizione e grandezza prestabiliti.

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Imperiale, nato sotto il segno della Lady!

Nel menu del personaggio avremo il riassunto delle nostre caratteristiche, delle nostre abilità, la nostra reputazione e il nostro stato nel caso fossimo affiliati alle gilde.
La nostra reputazione infatti sarà diversificata: una generale indicherà come veniamo considerati dagli abitanti di Morrowind, altre invece saranno legate all’affiliazione alle gilde, indicando la nostra reputazione all’interno della gilda agli occhi degli altri affiliati.
Puntando il mouse in una qualsiasi delle voci apparirà un tool-tip contestuale che nel caso delle nostre abilità sarà ornato di una barra di progresso che indicherà il livello di apprendimento in quella particolare abilità.
Il passaggio a livelli superiori di bravura infatti non avverrà attraverso i classici punti esperienza e passaggio di livelli, con conseguente smistamento dei punti abilità da assegnare alle nostre caratteristiche, ma bensì ogni abilità va coltivata a se stante attraverso l’azione che ne determina l’accrescimento.
Per fare un esempio: per migliorare Athletics basterà correre il più possibile.
Potremo altresì rivolgerci a degli insegnati nelle varie abilità che ci aiutino a impararle velocemente, purtroppo nulla vale come l’esperienza personale, poiché i trainer non insegnano molto e costano abbastanza cari.
Questo sistema di accrescimento delle nostre abilità ci permette di personalizzare maggiormente il personaggio attraverso l’uso di particolari abilità piuttosto che altre, anche se esse rimarranno organizzate in maggiori e minori come deciso al momento della creazione del personaggio.

Organizziamo lo zainetto

La finestra dell’inventario del personaggio mostra alla sua sinistra un’immagine dell’aspetto attuale del personaggio con tutti gli abiti o armature che in quel momento indossa, mentre sulla destra si aprono 5 folder che danno accesso alla gestione dell’inventario.
Non dovremo preoccuparci di suddividere gli oggetti, ci penserà l’interfaccia dividendoli a seconda del folder prescelto in all, weapon, apparel, magic e misc.
Gli oggetti che indosseremo saranno visibili oltre che nel paper-doll del nostro personaggio anche con un cerchio bianco intorno alla loro icona nell’inventario.
Le loro caratteristiche ci saranno note sempre tramite tool-tip che ne indicheranno tutte le caratteristiche, con una descrizione in caso di cose note e con un punto interrogativo nel caso di cose ancora a noi sconosciute.
In alto a sinistra compare una piccola progress-bar che ci informerà del nostro carico attuale e massimo, mentre manca un’indicazione chiara dell’oro in nostro possesso, informazione raggiungibile solo visionando la quantità di monete nell’inventario.
L’organizzazione dell’inventario è dunque basata non sulla grandezza del nostro zaino, ma unicamente sul peso che possiamo sopportare.
Non avremo quindi le limitazioni tipiche della gestione dell’inventario propria di giochi come Baldur’s Gate che impediva di aggiungere altri oggetti oltre a quelli stipabili nelle caselle. In Morrowind l’unico limite è il peso, per il resto potrete caricarvi sulle spalle quello che volete.

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Mi sono appena comprato un Light Health

La finestra delle magie mostra l’elenco delle magie attivabili divise per magie innate, grazie alla nostra stella di nascita, per magie acquisite e per magie attivabili tramite oggetti indossati. Anche qui un tool-tip contestuale ci informerà di tutto quello che c’è da sapere sullo spell selezionato: costo in punti magia, durata, effetto e così via.
In seguito parleremo dell’acquisizione degli incantesimi, procedimento del tutto particolare e interessante.

INTERAZIONE


Quattro chiacchiere

L’interazione con gli NPC che numerosi abitano la terra di Morrowind avviene tramite un sistema di dialogo simile a quello già visto in Wizardry 8.
Quando ci avviciniamo ad un NPC comparirà un piccolo tool-tip sulla sua testa che ci informerà del suo nome, schiacciando la barra spaziatrice potremo dialogare con lui.
Si aprirà una finestra, anch’essa completamente ridimensionabile e riposizionabile, divisa in tre sezioni.
Nella principale a destra compariranno i dialoghi, in alto a destra la “simpatia” che inspireremo al nostro interlocutore in una scala da 1 a 100, e in basso a destra tutta una serie di argomenti di discussione.
Quando l’NPC ci parlerà ci saranno particolari parole tratteggiate in azzurro che avranno la funzione di argomenti chiave da approfondire, cliccandoci sopra oppure selezionandoli dalla lista a sinistra dove verranno automaticamente inseriti avremo un approfondimento dell’argomento, con eventuali attivazioni di ulteriori parole chiave.
Tutto il tema di dialogo sarà sempre visibile per tutta la durata della conversazione e liberamente consultabile. Se il personaggio fosse un’attimino recalcitrante a parlare con noi potremo “persuaderlo” tramite un’apposito comando che darà accesso ad una serie di azioni per addolcire il nostro amico fra cui l’intimidazione, l’adulazione e la corruzione.
Ovviamente un alto punteggio nell’abilità di parlare ci sarà utile per aumentare la simpatia nei nostri confronti e per accedere ad un maggior numero di argomenti.
Il sistema di dialogo è molto funzionale nonostante un paio di aspetti che ne minano la perfezione, il primo riguarda l’eccessiva parlantina degli NPC, tutti parlano come dei ciceroni pronti a redarguirci di ogni cosa da sapere, nessuno che ci mandi al diavolo o che semplicemente non abbia voglia di parlare.
Ma questa è solo una frivolezza in confronto dell’inevitabile confusione che si verrà a creare nella lista di argomenti che purtroppo non è filtrabile per generi come in Wizardry 8, finendo inevitabilmente per creare una grossa confusione specialmente sui nomi propri e sui nomi dei luoghi.

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Giornale di bordo, data astrale…

Quando le informazioni sono particolarmente rilevanti, come le coordinate per eseguire una missione o indicazioni per il proseguo della trama esse verranno inserite automaticamente nel “Journal”.
Attivabile con il tasto “J” esso è strutturato come un diario, ogni informazione rilevante è descritta con le consuete parole chiave cliccabili per aver maggiori informazioni.
Ad esempio, nel caso di una notazione “Il cavaliere ci disse di andare a est”, se non ci ricordassimo chi è il cavaliere potremmo cliccare sul nome per leggere ulteriori informazioni.
Se volessimo ricercare un particolare argomento potremmo attivare la lista degli argomenti del tutto identica a quella che compare durante i dialoghi, ad ogni voce sarà associata la descrizione di quel argomento narrataci dagli NPC che abbiamo interrogato.
In questo modo il diario, oltre che un vero e proprio annotatore degli eventi giorno per giorno, sarà anche una valida enciclopedia dove verranno raccolte tutte le informazioni che mano a mano verremo a conoscere dagli NPC, evitandoci di doverle scrivere a mano noi stessi o di dover ricordare tutto a memoria.

Maledetto aguzzino!

Se il personaggio selezionato per parlare è un mercante allora troveremo nella lista delle azioni anche la parola “barter”, cliccandola si aprirà l’interfaccia di compravendita. In pratica il mercante aprirà il proprio inventario di oggetti che come struttura è identica al nostro inventario personale, potremo quindi trascinare gli oggetti che vogliamo vendere nel suo inventario e in contemporanea trascinare nel proprio gli oggetti da comprare, comparirà in basso alla finestra dell’inventario del mercante l’ammontare della transazione e Il rimanente dei nostri risparmi. Potremo inoltre contrattare il prezzo, aumentandolo o abbassandolo finche non incontrerà il piacere del mercante.
Nella contrattazione ci sarà utile un alto punteggio nel mercanteggiare grazie al quale aumenteremo le possibilità di strappare un prezzo favorevole.
Un fatto curioso, che aumenta il realismo della contrattazione, è che non tutti i mercanti sono dei Re Mida e quindi potrebbero non riuscire a sostenere l’acquisto di tutti gli oggetti che vogliamo rifilarli. Quest’ultimo tocco di classe mi ha particolarmente colpito, poiché spesso nei giochi di ruolo per computer mi son trovato a vendere armature o armi spettacolari per delle cifre da capogiro e mi son sempre chiesto come facessero i mercanti, anche quelli più sfortunati con una misera bancherella a sostenerne il costo.

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Ma che bel boccale!

Una cosa che sicuramente stupisce in Morrowind è il livello di interazione con gli oggetti, ogni singolo oggetto in Morrowind è selezionabile, prendibile, vendibile, usabile e così via.
Vi assicuro che detta così non rende assolutamente l’idea, ma vi assicuro che qualsiasi oggetto, ripeto, qualsiasi oggetto, può essere preso, venduto e usato.
Questo sicuramente all’inizio spiazza parecchio poiché raramente siamo stati abituati ad un livello di interazione così elevato. Potrete fregare la vecchia scopa ad un’innocente contadina o sottrarre il cuscino dal letto di uno che vi sta antipatico, prendere forchette, coltelli, piatti e bicchieri per farne un completo set di vettovaglie per matrimoni!
Quando ci muoveremo nell’ambiente di gioco, puntando il mirino su di un oggetto, da un piatto di portata ad un’arma alla scopa appoggiata alla parete della casupola della contadina, comparirà il classico tool-tip che ci informerà del nome dell’oggetto, del materiale in cui è fatto, del suo valore monetario e di tante altre cose nel caso di oggetti complessi come un’arma.
Ogni oggetto è prendibile con una semplice pressione della barra spaziatrice.
Spesso, durante il nostro girovagare, incontreremo dei barrel, o sack o dei contenitori in genere, premendo la barra spaziatrice si aprirà la finestra del nostro inventario insieme ad una finestra indicante il contenuto del contenitore selezionato. Potremo quindi trascinare gli oggetti uno a uno nel nostro inventario o cliccare nel comodissimo comando: “Take All”.
Alcuni contenitori, come alcune porte, potrebbero essere chiuse a chiave, in tal caso o avremo la chiave oppure potremo scassinarle con gli opportuni attrezzi da scasso. Un tool-tip sul contenitore chiuso ci informerà del grado di difficoltà della serratura da 1 a 100, ovviamente un alto grado nell’abilità Sneak ci sarà di grande aiuto per poter anche solo aver ragione di una serratura a difficoltà 5.
Particolari oggetti, come le armi e le armature, sono soggette ad usura, diversi tipi di metallo utilizzabili nella fabbricazione degli oggetti possono rendere gli oggetti meno sensibili al deperimento, una spada di acciaio sarà più resistente di una di bronzo.
Una particolare abilità ci permetterà di aggiustare le cose da soli, oppure potremo servirci degli NPC che in cambio di un giusto compenso ci ripareranno tutti gli oggetti.

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Una semplice porta non ci ostacolerà!

In Morrowind ci sono due tipi di ambienti distinti, al chiuso e all’aperto, le transazioni fra questi due ambienti avvengono tramite le porte.
Quando ci avvicineremo ad una di esse un tool-tip ci informerà del tipo di costruzione a cui stiamo accedendo (negozio, casa privata, fattoria ecc…) del suo eventuale nome, del nome del legittimo proprietario e nel caso di una porta chiusa del grado di difficoltà nel scassinarla.
Premendo la barra spaziatrice sulla porta ci sarà un breve caricamento dell’interno o dell’esterno. Questi caricamenti sono generalmente brevi, non paragonabili a quelli di Baldur’s Gate II ma nemmeno assenti come in Dungeon Siege.
I caricamenti delle aree avverranno anche durante i nostri tragitti all’esterno, tutto si bloccherà momentaneamente e una scritta, con relativa barra di progressione del caricamento, ci informerà del caricamento dell’area, anche se noi non noteremo alcuna spaccatura nel continuum spaziale.

L’interazione con il mondo esterno è priva di alcun limite. Possiamo percorrere qualsiasi strada, avventurarci in qualsiasi direzione, scalare montagne e guadare fiumi.
Se seguiremo le strade di terra battuta incontreremo ogni tanto dei crocicchi con dei cartelli che ci informeranno del nome della città nella quale ci stiamo dirigendo.
Questi cartelli sono utilissimi per non perdere la bussola, tenendo anche conto che con la versione finale del gioco avremo fra le mani, o religiosamente appesa, una mappa completa della regione di Morrowind da consultare continuamente come uno stradario!

Mi raccomando tutti presenti per la seconda puntata della nostra coverage di The Elder Scrolls 3 MORROWIND!

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Una semplice porta non ci ostacolerà!

Gabriele ‘AarnaK’ Dal Fiume

Introduzione

“Wake up, wake up”, svegliati……
Così ha inizio la nostra avventura nel mondo di Morrowind, terzo capitolo della saga di Elder Scrolls della Bethesda Softworks e uno dei titoli in assoluto più attesi in quest’anno tanto ricco per il nostro hobby preferito!

Svegliati…
Da un lungo sonno durato anni, anni di attesa, oramai senza speranza, di ritornare a vivere un ideale, quello di poter giocare ad un gioco di ruolo fantasy in un mondo persistente in sinlge player.
Daggerfall lo conosciamo tutti, lo abbiamo amato, lo abbiamo odiato, ma comunque sia ha segnato un’era nel mondo degli CRPG, un tentativo di immergere il giocatore in un’esperienza di gioco “totale” che faceva della sua orgogliosa bandiera la libertà assoluta di fare e disfare a piacimento.

Ora è il tempo di destarsi poiché sta per arrivare : The Elder Scrolls 3 MORROWIND!!