Cinque anni dopo...
Red Facion 2 (RF2 d’ora in poi) è un classico sparatutto in prima persona, la cui trama si snoda in una nazione comandata da un dittatore, Victor Sopot, che, come in ogni buona dittatura che si rispetti, tiene sotto controllo il paese grazie ad un braccio armato rappresentato dal suo esercito. La storia è ambientata nel 2161, cinque anni dopo i fatti narrati nel primo episodio del gioco e si collega a quest’ultimo solo idealmente. Nel primo capitolo eravamo infatti chiamati a ribellarci contro la condizione di schiavitù che si viveva nelle miniere su Marte, una specie di rivolta operaia che cinque anni dopo, e siamo in RF2, diventa rivolta popolare, grazie ad una falange rivoltosa, la Red Faction, che vuole fermare l’oppressiva e sanguinaria dittatura che si vive a Sopot City e in tutto il Commonwealth.
L’obiettivo è quello di andare a colpire bersagli che una volta distrutti possano in qualche modo destabilizzare il potere di Sopot e per fare questo potremo contare su una squadra di sei unità, ognuna delle quali con caratteristiche diverse: demolitore, esperto di esplosivi, cecchino, ecc. L’elemento di spicco della squadra è anche il nostro alter ego virtuale, Alias, forte di un arsenale composto da quattordici differenti armi, con tanto di combinazioni a due mani e utilizzo di vari veicoli, che vanno dai tank ai mezzi volanti piuttosto che ai veicoli subacquei. Tra le armi in dotazione ne segnaliamo due in particolare: una che ci permetterà di bonificare un’intera area con un colpo solo e un’altra capace di individuare e colpire un bersaglio anche se si trova dietro ad un muro.
Hasta la victoria!
RF2 comincia con alcune missioni relativamente facili che ci permettono di conoscere il nostro personaggio e i cinque compagni che ci accompagneranno nel corso dell’avventura aiutandoci a seconda delle esigenze della missione ed in base alle loro caratteristiche specifiche; ad esempio, già dalle prime fasi di gioco avanzeremo utilizzando due personaggi, e a un certo punto ci interverrà un cecchino ad aprirci la strada aiutandoci a liberare il percorso dai nemici, sempre molto numerosi per tutta la lunghezza del gioco.
Interessante l’utilizzo del motore Geo-Mod che permette una quasi totale interazione con i fondali. Ogni oggetto o edificio può subire infatti danni evidenti, al punto che per proseguire nel gioco sarà spesso necessario aprirsi varchi attraverso le pareti o raggiungere zone apparentemente inaccessibili facendo crollare strutture da utilizzare poi come ponti o scale.
I controlli, impostati in modo classico con le due leve analogiche adibite ai movimenti del personaggio sono comodi e decisamente reattivi. Tutto questo, unito al buon arsenale a disposizione e all’uso dei veicoli non può che accrescere un’esperienza di gioco che però rimane ancorata ad uno stile forse un po’ troppo classico. In questo senso una certa monotonia di ambientazioni e situazioni di gioco non aiuta di sicuro a rendere il gioco più appagante. Red Faction 2 sembra indirizzarsi decisamente agli amanti degli FPS a matrice puramente action, con interminabili scontri a fuoco e sequenze adrenaliniche, ma poco altro.
Tecnicamente parlando...
Del motore Geo-Mod abbiamo già accennato e ripetiamo che è sicuramente una delle caratteristiche più interessanti del gioco. Per quanto riguarda il resto del comparto grafico, siamo di fronte ad una conversione da PS2 senza grosse migliorie, che per gli standard Xbox non può che far pensare a Red Faction 2 come ad un titolo più che sufficiente, che non sfrutta le capacità della macchina. Gli effetti di luce sembrano un po’ freddini, mentre l’Intelligenza Artificiale dei nemici, pur non godendo di grandi raffinatezze, si dimostra efficace, soprattutto settando un livello di difficoltà alto.
Il comparto sonoro gode di una discreta cura per quanto riguarda i suoni ambientali e di un buon impegno nel riprodurre gli spari delle varie armi da fuoco. Gradevoli ma non molto ispirate le musiche, mentre è ottimo il doppiaggio, che in questo sequel si arricchisce di intensi dialoghi via radio, per quanto purtroppo completamente in inglese.
Ultimo accenno per la modalità multiplayer che ci permette sfide fino a quattro giocatori in arene molto simili ai livelli che si affrontano nel gioco e decisamente poco varie. Seppur gradevole, la modalità multigiocatore non è certamente uno dei punti di forza di RF2.
Conclusioni
Red Faction 2 è un buon FPS che pecca forse in personalità a causa di un'eccessiva, quanto comprensibile, sindrome da Halo, che sembra affliggere molti dei team di sviluppo che si sono cimentati in questo genere di giochi negli ultimi tempi. Il titolo THQ è comunque un buon gioco d'azione, arricchito da idee interessanti, anche se non sempre ben sfruttate, e soprattutto poco incisive nel contesto di una struttura di gioco che, proprio per questo motivo, risulta un po’ troppo lineare.
Ci sentiamo comunque di consigliare questo gioco a tutti gli amanti sfegatati del genere e, anche se non siamo di fronte ad una mostro sacro di tecnica ed innovazione, non mancano di certo le strizzatine d’occhio ai capolavori del genere in grado di intrettenere piacevolmente gli amanti degli sparatutto in soggettiva.
- Pro:
- Frenetico e veloce
- Controlli comodi ed abbastanza intuitivi.
- Divertente la distruzione dinamica degli ambienti di gioco.
- Contro:
- Poca innovazione
- Realizzazione tecnica nella media
- Completamente in inglese
È innegabile che il numero di first person shooter disponibili su console sia cresciuto in maniera considerevole negli ultimi anni, probabilmente anche in relazione all’aumento del gradimento che questo genere incontra tra gli utenti delle next gen console. Se Halo è senza dubbio il migliore esponente della categoria, ogni console ha comunque il suo cavallo di battaglia, e anche Ps2 negli ultimi anni ha migliorato molto l’offerta in questo genere, annoverando fra le sue fila alcuni titoli multipiattaforma degni di nota, Time Splitters 2 su tutti. Tra questi, anche Red Faction già nella sua prima apparizione aveva destato molto interesse.
Red Faction della Volition, uscito solo su PS2 nel 2001, aveva tutte le premesse per diventare una serie di grande successo e l’arrivo del secondo capitolo, pur non convincendo tutti, ha comunque incontrato un buon gradimento di pubblico e critica. Esce ora la versione Xbox e siamo andati a scoprire se siano state apportate migliorie di sorta, che rendano questo titolo appetibile per gli utenti Microsoft.