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Samurai Warriors 2 - Recensione

Dopo due anni dall'originale per PlayStation 2, il giappone dei samurai arriva nei nostri PC in un picchiaduro più adrenalinico che mai, ma l'azione non basta.

RECENSIONE di Volodia Pellegrini   —   07/07/2008

L'oriente va di moda. E' inutile negarlo. Ormai, se non si ama qualcosa di orientale si è quasi dei reietti. Bisogna leggere i fumetti giapponesi, rigorosamente al contrario. Bisogna amare la katana e lo stile di combattimento giapponese, come se 1200 anni di scherma europea non fossero mai esistiti. Altresì bisogna assolutamente affermare che la filosofia orientale è molto superiore a quella occidentale e che i giapponesi sono quelli che hanno veramente capito come gira il mondo. Una bella ipocrisia, considerando che per secoli abbiamo sfruttato l'oriente, dall'India in poi, come una qualsiasi porzione degli imperi coloniali delle potenze europee. Ma dopotutto i romani fecero lo stesso con i greci, prima li conquistarono, poi li amarono.
Ed è solo in questa nippo-mania che si trova la ragione per cui un prodotto di due anni fa, peraltro considerato a tratti sufficiente e a tratti apertamente deludente già sulla console di origine, PlayStation 2, sia così tardivamente trasportato su PC, perchè francamente di un prodotto del genere non si sentiva affatto il bisogno.
Samurai Warriors 2 trasporterà il giocatore nel giappone tardomedioevale, prendendo in considerazione quel periodo storico contrassegnato da sanguinose guerre civili che al termine hanno portato la stabilità nell'impero e una certa rappacificazione tra i signorotti delle varie province. Mettendosi nei panni di otto personaggi (ma ve ne sono altri 16 sbloccabili) sulla cui fedeltà storica si può palesare ogni sorta di dubbio, si attraverseranno le battaglie (realmente verificatisi) più importanti di questa delicata fase della storia giapponese, guidando ogni condottiero alla conquista della propria fetta di pagine nei libri di storia, sviluppando una diversa serie di missioni per ognuno di essi. Alla modalità “storica” se ne aggiungono poi altre, quali la “survive mode”, nella quale, come si può immaginare dal nome, si deve sopravvivere fino alla morte agli assalti del nemico (stile Le Termopili), la cooperativa e lo scontro diretto tra i personaggi, sullo stile dei picchiaduro da console.
Prima ancora di cominciare l'analisi del prodotto è necessario lanciare un primo appunto sulla conversione stessa: semplicemente è stato cambiato il codice sorgente per adattarlo al PC; probabilmente con un emulatore molti utenti potrebbero giocare all'originale per console e non troverebbero alcuna differenza con la versione “ufficiale” per la piattaforma Windows. I comandi quindi si rivelano fin dal primo approccio complessi e pressoché ingestibili su una tastiera, ed è consigliato se non obbligatorio l'uso di un buon gamepad. Detto questo, procediamo.

Samurai Warriors 2 - Recensione
Samurai Warriors 2 - Recensione
Samurai Warriors 2 - Recensione

Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero

Ricordate un titolo di qualche anno fa intitolato Joan Of Arc, Wars and Warriors? In questo buon titolo si prendeva il comando della pulzella di Orlean e di altri famosi generali francesi e li si guidava in grandi campi di battaglia a massacrare orde di poveri soldati inglesi e borgognogni, e ad ogni livello il personaggio utilizzato guadagnava punti esperienza, combo e armamenti. Samurai Warriors 2 è concettualmente identico: il giocatore muoverà il suo alter ego in immense vallate con tanto di castelli, mura, tende e foreste, circondato da decine di soldati alleati e centinaia du nemici, raggiungendo spesso un numero di modelli presenti su schermo piuttosto alto per gli standard cui sono abituati i giocatori di PC.
In mezzo a tutto questo la pressione di un singolo tasto genererà l'unico attacco base disponibile al personaggio che, massacrando poveri fantaccini con semplici fendenti, caricherà una barra dell'energia che permetterà, tramite la casuale ripetizione di determinate combinazioni di tasti, l'esecuzione di combo che potranno causare danni ad area, attacchi multipli contro più avversari, un singolo colpo particolarmente potente e non ultimo una sorta di bullet time durante il quale sarà possibile dirigere gli attacchi contro diversi nemici. Questi spazieranno da soldati semplici a lancieri, truppe con scudo, alabardieri, arcieri e gli immancabili ufficiali in comando, sorta di boss di fine livello con i quali lanciarsi in terribili duelli all'ultimo sangue.
L'idea di base sembrerebbe divertente, peccato però che debba scontrarsi con una delle peggiori intelligenze artificiali della storia videoludica. I nemici ci sono, ma non combattono. Essi appaiono sullo schermo... decine, centinaia di soldati, ma poi stanno fermi. Attendono di essere ammazzati. Non attaccano, non parano, non accerchiano, non fanno nulla. Guardano il giocatore e si fanno macellare come vitelli, senza dare un vero senso di sfida. Quel che è peggio, anche gli alleati fanno lo stesso, e spesso la battaglia che dovrebbe teoricamente svolgersi attorno il personaggio principale si risolve in decine di uomini che si fissano inespressivi, alcuni (i nemici) in attesa di essere raggiunti da qualche fendente. Ogni tanto in mezzo a questo elevatissimo numero di manichini appare il boss. Semplicemente, un modello con una barra dell'energia più grande. Tenterà qualche sporadico attacco che potrebbe intaccare la finora ignorata barra dell'energia vitale, ma non riuscirà mai a parare un colpo che sia uno, diventando facilmente storia passata.
A poco serve quindi l'enorme varietà di scenari, battaglie e personaggi, se tutto il gioco si trasforma in un frenetico pigiare il tasto "A" del pad finchè attorno a noi non resti nulla di animato, ed essendo spesso obiettivo l'eliminazione di tutti gli ufficiali nemici, capiterà di vedere il proprio personaggio raggiungere l'incredibile numero di 1200, anche 2000 uccisioni per livello, senza aver mai veramente rischiato di morire (aumentare il livello di difficoltà non rende i nemici più aggressivi, fa semplicemente togliere più energia ai loro sporadici attacchi). Certo, le combo sono visivamente interessanti e la sensazione di onnipotenza è pressochè totale, però non bastano queste due piccole qualità a sollevare le sorti di un gameplay che si rivela noioso e poco coinvolgente, ottenendo quindi il risultato di rendere inutile l'enorme lavoro per dare varietà a personaggi e battaglie, poiché già al terzo scontro si rischierà di essere colti dalla ripetitività dell'azione.

Samurai Warriors 2 - Recensione
Samurai Warriors 2 - Recensione
Samurai Warriors 2 - Recensione

Io morirò ucciso dalla spada. La mia, o quella dei nemici.

Parlando di un prodotto non solo di due anni fa, ma anche sviluppato su una piattaforma di vecchia generazione, non ci si può certo aspettare grandi risultati grafici. Se il passaggio tra una console e l'altra non passa attraverso qualche rivisitazione, inoltre, non si può neppure sperare in qualche miglioramento. Samurai Warriors 2 è arrivato identico a come è nato, con i suoi campi di battaglia piatti e ripetitivi, gli ambienti interni spogli e sgranati, i modelli tridimensionali differenziati solo dalle skin, peraltro bruttine e dalle texture approssimate: i personaggi sono semplicemente tutti uguali, stessa divisa, stesso viso, tanto che a volte sembra di trovarsi nel bel mezzo dell'attacco dei cloni piuttosto che nel giappone medioevale. Certo, i generali hanno ognuno una distinta caratterizzazione fisica e somatica, ma sono anche loro basati su dei modelli tridimensionali identici ai quali viene poi applicata la skin. Mancano i dettagli quali il movimento labiale e le animazioni sono abbastanza lignee.
Il sonoro, basato sulle urla dei nemici, su pochi temi musicali (evocativi anche) ripetuti all'infinito e su una recitazione dei dialoghi “col tono di uno che ordina una pizza” come direbbe Jhon McClane (Bruce Willis in Die Hard) quindi assolutamente insufficente, è un sale insipido su un piatto che necessiterebbe di ben altro che il condimento per risultare digeribile.

Samurai Warriors 2 - Recensione
Samurai Warriors 2 - Recensione
Samurai Warriors 2 - Recensione

Commento

Samurai Warriors 2 sulla carta offre 8 personaggi di base, ognuno con le proprie combo, la propria storia, le proprie battaglie, e altri 16 samurai da sbloccare. Oltre a questo, non mancano modalità alternative per sfruttare i 24 eroi. Peccato che una conversione scadente, un gameplay ripetitivo e offuscato da una intelligenza artificiale indegna, una grafica non al passo coi tempi e un comparto sonoro deludente cancellino tutto ciò che di buono poteva dare. Se poi inseriamo nella valutazione anche il prezzo di vendita del gioco, diventa immediato comprendere le motivazioni della nostra votazione.

Pro

  • E' giapponese
  • Molti personaggi giocabili, missioni e modalità
  • Requisiti tecnici modesti
Contro
  • Gameplay ripetitivo
  • Intelligenza artificiale assente
  • Grafica e sonoro poco convincenti

PC - Requisiti di Sistema


Requisiti Minimi

  • Processore: Intel/Amd 1.8 GHz
  • RAM: 512 MB
  • Scheda video: una qualsiasi scheda 128 MB compatibile con le DirectX 9
  • Sistema operativo: Windows XP/Vista
  • Hard Disk: 2 GB
Requisiti Consigliati
  • Processore: Intel/Amd DualCore
  • RAM: 1.5 GB
  • Scheda video: Radeon x1600/GeForce8400
Configurazione di Prova
  • Processore: Intel Dual 1.8 GHz
  • RAM: 2 GB
  • Scheda video: ATI Radeon 1600
  • Sistema operativo: Windows XP