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Spider-Man: Amici o Nemici - Recensione

Spider-Man si allea con i nemici storici contro una nuova, terribile minaccia comune, in questo nuovo action game di Activision

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   30/10/2007

Con la lunga scia del clamore scaturito dal terzo film di Spider-Man recentemente risollevata dal suo arrivo nei vari formati home video, Activision batte ancora il ferro caldo con un nuovo videogioco basato sul celebre personaggio della Marvel, che tuttavia ha poco a che vedere con la trilogia di Sam Raimi. Si tratta di una produzione secondaria, volutamente indirizzata ad un pubblico necessariamente più ristretto rispetto al blockbuster Spider-Man 3, dedicato soprattutto ai fan più assidui dell’Uomo Ragno. L’idea alla base del gioco è interessante (sebbene sembri partorita dalla mente di un altro e ben più inquietante “ragno” dei fumetti, quello di Rat-Man): per una volta, tutti i nemici storici di Spider-Man decidono (volenti o nolenti) di collaborare con il nostro eroe per combattere una misteriosa invasione di esseri apparentemente alieni. Si tratta di una minaccia che tiene in scacco il mondo intero, e l’Uomo Ragno, insieme a tutta la sua gang di villain supereroistici, sono gli unici che possono sventarla. All’inizio della storia Spider-Man viene letteralmente “prelevato” dal Colonnello Nick Fury, facente parte dell’agenzia di difesa globale S.H.I.E.L.D., e portato all’interno del suo elivelivolo, sorta di elicottero/astronave che farà da base operativa dei nostri eroi per tutta la durata del gioco. Fin qui, le premesse sono confortanti, ma i problemi sorgono non appena si seleziona una missione da intraprendere azionando i preposti teletrasporti.

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Picchiaduro all’antica

Negli ultimi anni ci si è domandati spesso cosa sia successo alla gloriosa tradizione dei picchiaduro a scorrimento. La disquisizione potrebbe occupare pagine intere, ma è piuttosto palese che, con l’avvento prima del 3D e poi delle nuove tecnologie hardware, il beatem’up in stile Double Dragon si è perso da qualche parte, senza riuscire a trovare una vera e propria evoluzione generazionale, dai primi anni 90 ad oggi. Questo Spider-Man: Amici o Nemici può essere ricollegato a quel glorioso genere perduto, ma ne riprende più i lati negativi che altro, esaltandone i limiti più che portandone il gameplay e la struttura a nuovi livelli qualitativi. Di fatto la struttura di gioco rientra pienamente nella categoria del picchiaduro: il protagonista attraversa i vari livelli in compagnia di un partner, con cui prendere a botte tutti i nemici che popolano le aree. L’azione si svolge nel tipico ritmo sincopato del genere, dato che si esplora un breve tratto del livello, si viene circondati da un numero crescente di nemici, si eliminano tutti per poter proseguire verso un’altra area dello scenario. I problemi principali sono rappresentati dalla pochezza grafica che contraddistingue il prodotto, soprattutto se confrontato all’attuale produzione videoludica e allo stesso Spider-Man 3, sempre di Activision, e la monotonia dell’azione di gioco.

E’ chiaro come il gioco sia stato sviluppato tenendo in mente la possibilità di essere goduto con un compagno

Picchiaduro all’antica


I nemici non si distinguono neanche per un’intelligenza artificiale raffinata, tanto da sembrare pupazzi, pronti ad essere sbaragliati in massa senza nemmeno la necessità di dover variare più di tanto gli attacchi e le pur numerose combo e abilità speciali, e nonostante differiscano per genere, sono praticamente tutti uguali. Periodicamente, la presenza di un boss di metà o fine livello interviene a modificare leggermente la struttura base, costringendo a cambiare l’approccio al nemico ed elaborare un’elementare strategia funzionale attraverso lo studio dei pattern di attacco/difesa dell’avversario. Solitamente i vari boss sono rappresentati dai nemici storici dell’Uomo-Ragno, che dovranno essere battuti per poi unirli alla propria compagnia. E’ chiaro come il gioco sia stato sviluppato tenendo in mente la possibilità di essere goduto con un compagno: Spider-Man viene sempre accompagnato da una spalla, gestita dalla CPU, ed eventualmente controllata da un secondo utente che può entrare in gioco in qualsiasi momento, aumentando in questo modo il divertimento.

Spider-Man: Amici o Nemici - Recensione
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Amici e nemici

Non ci sono praticamente obiettivi particolari, nel gioco, al di là dell’eliminazione totale dei nemici all’interno dei vari livelli, attuabile semplicemente proseguendo di area in area, fino alla fine. Via via si “liberano” i vari villain, si uniscono alla nostra causa e si avanza per i sei scenari che compongono le missioni disponibili. Un po’ di profondità viene donata alla struttura di gioco dalla possibilità di aumentare le abilità e le caratteristiche sia del protagonista che di tutti i “compagni” (in totale 14, sbloccabili progressivamente). L’eliminazione dei nemici, e la distruzione di determinati elementi dello scenario, consente il collezionamento di varie monete, con le quali è possibile acquistare i potenziamenti. Questi possono essere selezionati collegandosi all’apposita apparecchiatura sull’elivelivolo, e si differenziano in due categorie: statistiche di base e abilità speciali. Nella prima, rientrano i potenziamenti all’energia, alla forza e alla resistenza agli attacchi, mentre nella seconda si inseriscono una pletora di power up che consentono l’esecuzione di un gran numero di mosse diverse (attacchi manuali, aerei, combo, e numerosi utilizzi diversi della ragnatela, per quanto riguarda Spider-Man). La disposizione dei comandi in gioco è estremamente semplice: con il tasto A si salta, con la X si attacca, con la B si usa la ragnatela e con Y si cambia il personaggio tra il principale e il secondario (entrambi restano comunque in campo). Con i tasti dorsali si possono scorrere le varie abilità attive (con Spider-Man), mentre le combo avvengono con la classiche successione nella pressione di vari tasti. L’offerta, da questo punto di vista, è ampia, come accade nei prodotti meno raffinati, è possibile praticamente sbaragliare quasi tutti i nemici attraverso la semplice e ripetitiva pressione dell’unico tasto di attacco, azzerando la profondità del gameplay. Ad ogni direzione della croce digitale è assegnata un’azione particolare, come momentanea invulnerabilità, aumento della potenza dei colpi, o un devastante attacco combinato attuabile dall’Uomo Ragno insieme al suo partner del momento. Anche queste sono buone aggiunte alla dinamica di base del picchiaduro, ma la generalmente scarsa difficoltà del gioco porta ad usare queste abilità solo negli scontri con i boss, perché durante i livelli è davvero difficile trovarsi in difficoltà.
La scoperta di alcune aree segrete all'interno dei livelli consente di utilizzare queste come arene, per una modalità picchiaduro uno contro uno. Sebbene apporti effettivamente un po' di varietà all'azione, il sistema di combattimento tutt'altro che raffinato rende peggio in uno scontro che dovrebbe essere tecnico, come quello testa a testa, rispetto al ritmo convulso della normale fase "beatem'up a scorrimento". Un'idea carina, ma che non aggiunge grande qualità alla sostanza del gioco.

Spider-Man: Amici o Nemici - Recensione
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Picchiaduro "last gen"?

Il comparto tecnico di Spider-Man: Amico o Nemici è decisamente scarso (e qui, ci riferiamo alla versione testata, quella per Xbox 360): sotto diversi aspetti, non stupirebbe più di tanto vederlo così com’è (appunto, nella sua versione Xbox 360) su una delle console della scorsa generazione. Ovunque si guardi, è difficile notare la scintilla next gen sprizzare tra i modelli poligoni, piottosto ridotti, dei personaggi e, soprattutto, degli scenari. Il look adottato è volutamente fumettoso, e può essere una scelta apprezzabile, ma la realizzazione non si distingue per un particolare stile adottato che renda il tutto coerente. Le ambientazioni sono piatte, e non offrono stimoli particolari per portare avanti l’esplorazione, di concerto con l’azione di gioco già monotona di suo. Gli scenari si riferiscono alle varie zone del mondo in cui la misteriosa minaccia è comparsa, ma nessuno di essi si distingue per particolari caratteristiche grafiche, sono spogli e completamente privi di vita, poco dettagliati e quasi senza effetti. Anche ammettendo la volontà di mantenere la grafica del gioco più vicina a quello di un fumetto di Spider-Man, o ad un cartone animato, non si può interpretare una realizzazione del genere come una cifra stilistica, la sensazione che ne deriva è piuttosto quella data da un lavoro non troppo approfondito, che non si addice ad una moderna produzione per un titolo venduto a prezzo pieno. Di converso, l’atmosfera faceta con cui Next Level (il team di sviluppo incaricato del gioco) ha improntato il titolo in questione, lo rende relativamente divertente e godibile in alcuni frangenti, come in parte dei dialoghi e nelle scenette d’intermezzo, che in questo modo si allontanano un po’ dal machismo di questo genere di giochi, riportando invece il personaggio Marvel ad una sua dimensione più propriamente fumettistica.

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Xbox 360 - Obiettivi

Gli obiettivi inseriti nel gioco sono stranamente pochi, in controtendenza con quanto accade con la maggior parte dei giochi Xbox 360 attuali. Si tratta di 12 achievement per il solito totale di 1000 punti. Gli obiettivi più ricchi sono assegnati con il completamente totale dei vari livelli, e per raggiungerli è necessario non solo terminarli fino al boss, ma anche scoprire tutti i segreti presenti nelle ambientazioni. Gli altri si sbloccano soprattutto attraverso il completamento dei potenziamenti, o l’esecuzione di particolari combo o mosse speciali. In generale, non pare eccessivamente difficile raggiungere quota 1000 gamerpoint, ma richiede certamente impegno.

Commento

Purtroppo non ci sono davvero molti punti a favore di questo Spider-Man: Amici o Nemici. Anche passando sopra alla grafica davvero povera che caratterizza il gioco, il gameplay non riesce a distinguersi per la sua capacità di divertire. Si tratta di un picchiaduro che si basa particolarmente sulla ripetitività dell’azione che, coniugata alla scarsa intelligenza artificiale dei nemici, appiattisce l’esperienza di gioco ad un continuo ripetersi dei medesimi eventi: breve fase esplorativa – lotta furiosa contro il gruppo di nemici – nuova fase esplorativa. A meno di essere veri fan dell'Arrampicamuri, è difficile giustificare la presenza di questo titolo all’interno dell’attuale offerta videoludica, così ricca di alternative. Così com’è, resta ungioco basato su un’idea carina che non ha trovato un buon sviluppo e che, se giocato in due, può donare delle ore di divertimento, fin quando la ripetitività dell’azione non prende il sopravvento.

Pro:

  • Carina l’idea alla base: Spider-Man insieme ai cattivi
  • In multiplayer guadagna qualche punticino
  • L’atmosfera faceta stempera bene i toni
Contro:
  • Realizzazione tecnica troppo spartana
  • Azione ripetitiva e senza mordente
  • Non difficile, e nemmeno lungo