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SSX On Tour

Electronic Arts per la quarta volta ci spiega qual è il modo migliore per affrontare una pista innevata comodamente seduti sul proprio divano...

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   14/11/2005
SSX On Tour
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SSX On Tour

Tutti in giro

Dopo aver cambiato le carte in tavola con SSX 3, con questo quarto episodio –sottotitolato “On Tour”- i programmatori non hanno voluto in realtà modificare molto nella sostanza del gameplay. Sicuramente hanno invece stravolto parecchio la presentazione del “pacchetto”, inteso come lo stile adottato in tutto ciò che fa da contorno al gioco vero e proprio. La direzione artistica è infatti assolutamente unica, con uno stile decisamente bizzarro e marcatamente “metallaro” che permea tutti i menù e gli intermezzi; unicorni che si lanciano in schitarrate, asini in stato confusionale, lingue e occhi saltellanti, tutti disegnati a mano e in bianco e nero. Il risultato è davvero intrigante, divertente e soprattutto ottimamente integrato con le parti giocate. La creazione del proprio personaggio costituisce il passo fondamentale prima di iniziare la propria carriera; i vari elementi modificabili sono sufficienti a garantire una buona personalizzazione in base ai gusti di chiunque, e ovviamente non manca la possibilità di cambiare praticamente ogni elemento dell’abbigliamento spendendo il denaro faticosamente raccolto. Chi ha giocato a SSX 3 non faticherà a ricordare la organizzazione degli eventi, sparsi sulla superficie della enorme montagna che la faceva da protagonista, senza soluzione di continuità. On Tour fa invece un passo indietro con un approccio più classico; pur essendoci anche in questa situazione una unica e grandissima montagna su cui sono presenti i diversi tracciati, l’accesso alle competizioni è subordinato ad un semplice passaggio tramite un menù. Tutto questo non preclude però la possibilità di partire dalla vetta e raggiungere fondovalle, passando attraverso tutte le piste come nel precedente capitolo, per un totale complessivo di una mezz’oretta di discesa estrema senza sosta. La varietà delle sfide proposte e ideate dai creativi programmatori è davvero notevole, e costituisce senza dubbio uno dei punti forti della produzione Electronic Arts. Oltre alle semplici gare di velocità o di punti, ottenuti ovviamente tramite evoluzioni, può essere necessario abbattere un prestabilito numero di turisti, restare in aria per un certo numero di secondi, fare un tot di metri di grinding, raccogliere determinati oggetti e via dicendo. I numeri parlano di 135 eventi complessivi divisi su 13 piste, ovvero un numero più che sufficiente per garantire una ottima longevità.

SSX On Tour
SSX On Tour
SSX On Tour

Avanti adagio

Dal punto di vista del gameplay, come già detto in precedenza, non ci sono grosse novità. La più interessante è sicuramente legata all’inclusione degli sci, che vanno ad affiancarsi allo snowboard come “mezzo di locomozione” da scegliere nella fase di creazione del proprio alter ego. Le differenze in realtà sono più estetiche che pratiche, e anche se l’utilizzo degli sci è leggermente meno immediato, non ci saranno sicuramente grosse difficoltà per gli amanti della serie nel mettere le mani, o meglio i piedi in questo nuovo approccio alle gare di SSX. Gli Uber Tricks, assurde e spettacolari evoluzioni marchio di fabbrica della serie, sono stati sostituiti dai Monster Tricks; il loro accesso è diventato leggermente più semplice, non richiedendo più la pressione multipla dei tasti dorsali ma semplicemente l’inclinazione della levetta analogica destra, una volta riempita l’apposita barra. Dal punto di vista tecnico, On Tour cambia davvero poco rispetto al predecessore, probabilmente visto che le esigenze di sviluppo multipiattaforma hanno fatto raggiungere il punto massimo di sviluppo già con SSX 3. Ciò nonostante, il titolo EA è ben lontano dall’essere mediocre esteticamente: le ambientazioni sono ricchissime di dettagli e piene di bivi da affrontare, il frame rate è costante (Gamecube a parte), i personaggi ben animati e gli effetti assolutamente buoni. Non è uno spaccamascella, ma vedere in azione SSX On Tour resta un vero piacere per gli occhi. Eccellente anche la selezione musicale, con il tema principale affidato agli Iron Maiden e la colonna sonora composta da una grande quantità di brani (Bloc Party, Queens of the Stone Age, Motorhead ecc) davvero perfettamente a tema con l’azione. Stupisce, al contrario, la decisione da parte dei programmatori di rimuovere completamente la tutt’altro che indimenticabile componente online introdotta col terzo episodio; certamente non ne sentiremo la mancanza, ma ci saremmo aspettati una sua pesante revisione piuttosto che un semplice e drastico colpo di spugna.

SSX On Tour
SSX On Tour
SSX On Tour

Commento

SSX On Tour è un prodotto che gli appassionati della serie non faranno fatica ad apprezzare. Pur senza apportare alcuna grossa modifica alla formula del terzo episodio, questo nuovo capitolo della serie di Electronic Arts si dimostra in ogni suo aspetto come un prodotto curato, ben realizzato e –soprattutto- estremamente divertente. La mancanza di originalità è evidente, e per SSX 5 sarà necessario dare una svolta ben più marcata. Ma come ultimo capitolo per questa generazione di console, SSX On Tour rappresenta un addio perlomeno all’altezza del proprio nome.

Pro

  • Gameplay ancora divertente
  • Ottima varietà nelle sfide
  • Tecnicamente molto buono
Contro
  • Scarse novità rispetto a SSX 3
  • Eliminazione dell’online

Multipiattaforma

Le differenze tra le tre versioni sono davvero ridotte, se non impercettibili, soprattutto per l’accoppiata Xbox/Ps2. Quest’ultima è senza dubbio la preferibile, per il semplice motivo che la serie è nata attorno al Dual Shock e proprio questo controller è il modo migliore per affrontare il prodotto di EA. Leggermente indietro l’edizione Gamecube, nonostante la presenza come personaggi bonus di Mario, Luigi e Peach, a causa di un frame rate a tratti ballerino e una minore pulizia grafica.

Una delle serie originali migliori che Electronic Arts ha prodotto durante questa generazione di console è sicuramente SSX. Nato praticamente in concomitanza col debutto di Ps2 negli States, e seguito poi dai più che scontati seguiti SSX Tricky e SSX 3, il titolo del colosso americano è riuscito ad affermarsi come il miglior esponente della categoria degli snowboard game arcade, dove per arcade intendiamo tutt’altro che indirizzati verso l’obiettivo del realismo. Sì perchè gli ingredienti fondamentali sono sempre stati salti oltre ogni umana possibilità conditi da evoluzioni a catena, ovviamente su percorsi con pendenze mostruose e ricchissimi di bivi, ostacoli e avversari agguerriti. Se sulla carta sembra divertente, in realtà lo è ancora di più; soprattutto con il terzo capitolo infatti, la serie SSX ha raggiunto un equilibrio e una ricchezza tali da meritare davvero un posto tra i migliori giochi sportivi degli ultimi anni.