Presunzione di controllo
Si inizia a giocare a Top Spin nella sua incarnazione per PC ben memori della splendida versione Xbox. La prima domanda che ci si pone installandolo è se la conversione sarà riuscita o meno. Detto in altri termini ci si chiede se gli sviluppatori avranno realizzato un potenziamento dell’originale o un semplice porting… ma non diamo subito la risposta, lasciamo le facezie per ultime. Partiamo da un assunto: Top Spin è il miglior gioco di tennis realizzato per PC, nettamente superiore anche al concorrente più diretto, quel Virtua Tennis cui deve molto ma che riesce a superare in modo abbastanza netto (anche perché il gioco Sega venne convertito in modo piuttosto “grezzo”, giusto per usare un eufemismo). Per rendersene conto basta scendere in campo.
Come esempio settiamo una partita amichevole fra due player masculi da svolgersi su un campo professionistico. Il servizio sta a noi. Eseguiamo un colpo semplice e decisamente debole per dare inizio al match. I giocatori selezionati li abbiamo scelti fra quelli inclusi di default nel gioco, entrambi sono giocatori “reali” (peccato per la mancanza di qualche licenza aggiornata rispetto alla versione Xbox) ed entrambi sono piuttosto abili grazie alle loro caratteristiche eccezionali.
Top Spin è il miglior gioco di tennis realizzato per PC, nettamente superiore anche al concorrente più diretto, quel Virtua Tennis cui deve molto ma che riesce a superare in modo abbastanza netto
I primi scambi sono, ovviamente, a completo favore della CPU, visto che non abbiamo ancora preso confidenza con i sei tasti necessari per eseguire altrettanti tipi di colpo (tiro controllato, slice, top spin, lob, tiro potente e smorzata; per questi ultimi due va specificato che funzionano in modo differente rispetto agli altri e richiedono anche una certa precisione nell’esecuzione, precisione rappresentata dalla necessità di rilasciare il tasto quando la barra ondeggiante si trova il più vicina possibile al misuratore centrale).
Presunzione di controllo
Ci vuole poco per prendere confidenza con il sistema di controllo. In realtà è ancora presto per le finezze ma, dopo un paio di game in cui siamo stati lasciati a zero, iniziamo a rispondere in modo più efficace alle bordate che arrivano dall’altra parte del campo e riusciamo a far applaudire il pubblico in modo più convinto (l’intensità degli applausi varia a seconda della bellezza degli scambi, l’effetto è molto efficace e riesce a coinvolgere maggiormente il giocatore nella partita). Bastano pochi minuti per rendersi conto di aver dimenticato di avere in mano un joypad analogico (periferica non essenziale ma che consigliamo caldamente per giocare al meglio) e di essere di fronte ad un computer. Top Spin riesce nell’intento di ipnotizzare con la perfezione della sua dinamica di gioco. il concetto è molto semplice: come Advantage Tennis insegnò al mondo (si parla dell’epoca Amiga) non era necessaria, per l’economia del gameplay, una precisione assoluta da parte del videogiocatore, nell’impartire i comandi per eseguire i relativi colpi. Bastava che il programma “intuisse” la sua volontà e agisse di conseguenza. Tutto questo si traduce in una serie di script che, partendo da un input di base anche molto “aleatorio” (basta solo premere un qualsiasi tasto per vedere il tennista cercare la posizione ideale per colpire la palla) permettano un azione veloce e dinamicamente il più vicina possibile alla realtà. Ovviamente la qualità degli script determina anche buona parte della qualità del gioco perché la loro efficacia e precisione corrisponde ad un maggiore o minore coinvolgimento da parte dell’utente che, comunque, non cerca l’emozione dello stare su un campo di tennis ma quella, più post moderna, di osservare una partita in modo “divino” pretendendo di averne il controllo e di poterne determinare le sorti (quindi rifugge la frustrazione della pratica e della dedizione).
Presunzione di controllo
Game, set and Match
Top Spin da questo punto di vista è eccellente. Tranne qualche imperfezione fisiologica, dovuta più che altro alla sensibilità di alcune risposte dei giocatori in campo, non si possono trovare errori nel suo sistema di script. Come dicevamo sopra, le partite giocate sono meccanismi perfetti di pura esaltazione ludica, grazie anche alla capacità dell’IA, ai livelli più avanzati, di rispondere con dovizia ai vari colpi dell’utente. Soprattutto quando si affrontano i primi 10 giocatori della classifica, ci si trova a competere contro avversari in grado di anticipare le nostre mosse andando a mirare le zone del campo lasciate scoperte. Certo, è pur vero che scendendo sotto quei 10 si incontrano dei totali brocchi incapaci di impensierire minimamente, soprattutto se si è già padroni del campo e si hanno molte stelle carriera distribuite.
Game, set and Match
Avendo citato “classifiche” e “stelle carriera” sarebbe il caso di parlare delle varie modalità da cui Top Spin è composto. In realtà c’è poco da dire: se vorrete potrete partecipare ad una sfida amichevole, organizzare un torneo con opzioni personalizzate, prendere parte a sfide online e, dulcis in fundo, “raccogliere” un giocatore ai suoi esordi (100° posto in classifica) per fargli scalare le vette del gota tennistico mondiale portandolo a quota 1. Per chi non lo avesse capito stiamo parlando della cosiddetta (e immancabile) modalità carriera. Scegliendo di affrontarla occorrerà in prima istanza creare il proprio tennista, usando il completissimo editor incluso, che consente di modellarne ogni singolo aspetto fisico, quasi si stesse giocando ad un MMORPG. Fatto questo si accederà alla mappa del continente di partenza (determinato dalla nazionalità del proprio tennista) in cui si potranno svolgere varie azioni: troveremo negozi in cui comprare gadget e modificare il look, sponsor da convincere a sganciare quattrini prendendo parte a varie prove di abilità (ovviamente sempre tennistiche), campi d’allenamento in cui superare varie prove per poter assegnare le già citate stelle carriera, un aeroporto da utilizzare per viaggiare negli altri continenti e, infine, le località in cui si svolgono i diversi tornei disponibili (ognuna con il proprio campo ottimamente ricostruito, vedere alcuni screenshot per credere). Ovviamente all’inizio non tutte le opzioni saranno selezionabili. I tornei, ad esempio, si dividono in varie categorie e, prima di partecipare alle competizioni più prestigiose, occorrerà vincere quelle meno importanti. Gli stessi campi di allenamento andranno affrontati gradualmente: potrete allenarvi nel servizio, nel dritto, nel rovescio e nelle volee, acquisendo specializzazioni per ogni categoria di colpo e arrivando a distribuire un massimo di 14 stelle.
Game, set and Match
Con-ver-sio-ne (sillabare fa sempre molto fico)
Non stavamo parlando molto più sopra di conversione riuscita o meno? Come non ricordate… vabbé, volendo si può tralasciare questo argomento, anche se sarebbe un peccato farlo visto l’ottimo lavoro svolto dai ragazzi della PAM, che non è una marca di detersivi ma il nome della software house dietro Top Spin. Graficamente sono stati risolti tutti i problemi riscontrati nella versione preview del gioco: sono scomparsi gli spettatori a intermittenza, sono state rimpiazzate molte delle texture più deboli provenienti dall’Xbox e i movimenti dei tennisti non presentano più alcun imperfezione così come il framerate che si attesta sempre su livelli più che soddisfacenti. Se volessimo cercare il pelo nell’uovo (ma vogliamo? Sì dai… anche perché se poi dobbiamo preparare la frittata, con i peli viene uno poco schifosa!) potremmo dire che i loghi dello scatolone Microsoft che spuntano da ogni dove potrebbero indispettire i picciisti più fanatici e che qualcuno avrebbe preferito qualche inquadratura in più durante l’azione visto che ce ne sono solo due (anche se, a dire il vero, bastano e avanzano). Ma per il resto non ci si può veramente lamentare. Così come non ci si può lamentare del lato sonoro vista la qualità degli effetti che rendono perfettamente l’idea di trovarsi sul campo da gioco (i campi di terra sono quelli che producono gli effetti sonori migliori… ma questa è solo un’opinione personale).
Con-ver-sio-ne (sillabare fa sempre molto fico)
Creare un buon gioco di tennis non è semplice. I rapporti fra i diversi elementi che convivono sullo schermo rendono arduo scegliere quale approccio stilistico adottare per tentare di rendere l’essenza di questo sport. L’approccio ultra realistico provato da alcuni si è rivelato fallimentare: dover eseguire i colpi nelle tempistiche giuste cercando di trovarsi in una posizione ottimale ha reso frustrante più di un titolo. È l’approccio arcade ad aver convinto maggiormente il pubblico con il passare degli anni, un po’ perché il videogiocatore medio è sempre alla ricerca di divertimento immediato e un po’ perché la semplificazione ha permesso di svelare l'elemento chiave che permette la transizione immaginativa dal tennis vero al tennis simulato: la riproduzione del movimento.
Commento
Come dicevamo in cima all’articolo, Top Spin è il miglior gioco di tennis disponibile su PC. Su questo non ci piove. Oltretutto è un periodo in cui c’è penuria di titoli dedicati a questo glorioso sport… quindi tirate voi le somme. L’unico motivo per ignorarlo potrebbe essere l’odio per il tennis. Ma se così fosse perchè state leggendo questo articolo?
- Pro:
- Dinamica di gioco perfetta
- Graficamente ottimo
- Dura veramente molto
- Contro:
- Licenze dei tennisti non aggiornate
- Troppi brocchi tra gli avversari
- Ma perchè ci sono ancora i loghi Xbox?