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Medioevo del Sol Levante

Arriva anche su PSP il popolare franchise di KOEI dedicato all'Asia fantasy-feudale e alle sue epiche battaglie.

RECENSIONE di Massimo Reina   —   11/12/2008
Warriors Orochi
Warriors Orochi
Immagini

Una lunga saga

Prendete una storia di fantasia che trae spunto da una leggenda asiatica e forzatela per adattarla a un determinato contesto che volete creare. Aggiungete poi un discreto numero di personaggi tratti da due serie di videogiochi come Dynasty Warriors e Samurai Warriors , una spruzzatina di atmosfera magica e tanta, tanta violenza. Otterrete così Warriors Orochi, il picchiaduro multi-direzionale all'arma bianca di KOEI che dopo le sue apparizioni su PlayStation 2 e Xbox 360 fa capolino su PlayStation Portable.

Medioevo del Sol Levante

Il gioco reinterpreta in salsa leggendaria fatti ed eventi di due dei periodi più sanguinosi della storia di Cina e Giappone, e cioè quello di Sengoku (dal 1478 al 1605. Epoca in cui il Giappone era diviso in tanti piccoli feudi costantemente in guerra tra loro) e di Sangokushi (l'epoca dei tre Paesi in guerra). Le premesse di Orochi Warriors, tuttavia, sono decisamente fantasy visto che traggono spunto da una antica leggenda inerente un mostro appartenente alla mitologia shintoista giapponese, quella di Yamata no Orochi (Il serpente di Yamata), o semplicemente Orochi. Questa divinità serpentiforme con otto teste e otto code si risveglia dal suo sonno secolare per assoggettare al suo volere alcuni dei più grandi guerrieri dell'estremo oriente di quei due periodi storici così distanti in anni grazie a una distorsione spazio-tempo, trasportandoli in un momento contemporaneo. Purtroppo per lui e i suoi oscuri piani, non tutti gli eroi assecondano i suoi voleri, così Orochi si ritrova a dover prima eliminare questi ultimi per poter proseguire nella sua "opera" di dominio del mondo.

Battaglie campali
Il gameplay di Warriors Orochi è praticamente lo stesso delle serie da cui trae spunto. Solo i comandi, come vedremo, sono stati semplificati. Quindi siamo dinanzi al classico titolo in cui si devono affrontare decine di nemici sullo schermo in diverse battaglie atte a progredire nell'avventura. Di tanto in tanto, e per rendere meno monotono il tutto il giocatore viene chiamato a compiere delle missioni leggermente diverse, come scortare un importante alleato evitandogli una brutta fine oppure infiltrarsi nelle retrovie nemiche per fare piazza pulita. Ma a conti fatti l'azione resta sempre uguale. Ma vediamo di entrare nel dettaglio. Il videogamer prende il controllo di un team composto da tre eroi (buoni): uno combatte, gli altri due restano in standby in attesa di essere chiamati in battaglia. I tre personaggi sono infatti intercambiabili in ogni momento dell'avventura, ma non utilizzabili in tag, elemento questo che se da un lato offre la possibilità di poter gestire diversi membri e diversi stili di lotta, dall'altro fa si che il gioco sia semplificato al massimo poiché diventa praticamente impossibile morire.

Medioevo del Sol Levante

Quando infatti l'energia vitale del personaggio principale usato in quel momento dal giocatore scende sotto la soglia di sicurezza basta richiamarlo in "panca" e sostituirlo con uno degli altri due compagni per proseguire tranquillamente. L'eroe ferito e tolto dal campo di battaglia nel frattempo recupera salute e poteri Musou (una sorta di energia mistica) in automatico, e dunque sarà poi pronto a rientrare a sua volta alla bisogna.

Un team di eroi

Ogni guerriero può essere selezionato fra un buon numero di combattenti caratterizzati da tre parametri chiave che in base ai valori espressi li contraddistinguono l'uno dall'altro, e cioè Power, Speed e Technique: ciò consente di creare una squadra variegata nello stile di lotta. Durante lo scontro, a seconda del personaggio usato e delle sue abilità, il giocatore può eseguire vari tipi di attacchi, da quelli più semplici a quelli combinati, senza dimenticare gli speciali eseguibili e la devastante carica Musou quando l'apposita barra si riempie al 100%. Per il resto c'è poco altro da fare. Anche se a nostro parere il gioco offre comunque un buon grado di divertimento, c'è il rischio, lo ripetiamo, alla lunga che esso possa rivelarsi un tantino monotono.

Medioevo del Sol Levante

A meno di non essere fan sfegatati della serie e decidere quindi di completare tutte le missioni in modo perfetto per sbloccare armi, personaggi e artwork, visto che anche la modalità a due giocatori non aumenta più di tanto la longevità o lo stile di gioco. Dando un'occhiata rapida ai comparti grafici e audio c'è da evidenziare come dal punto di vista estetico il titolo KOEI offra una discreta qualità di colori e dettagli, ma nulla comunque di eccezionale per quanto concerne i modelli poligonali, ben definiti ma non perfetti. Belli gli effetti grafici e le cut-scene proposte in un piacevole stile anime. Da segnalare come l'ambiente di gioco venga mantenuto "intero" anche in questa versione portatile, e non più costruito a blocchi separati come in passato. Il tutto senza eccessivi cali di frame-rate pur con decine di personaggi su schermo, tranne in sporadici casi o se si gioca in due. Per l'audio segnaliamo un doppiaggio in inglese bruttino e delle musiche non eccelse ma che comunque accompagnano a modo loro l'azione di gioco.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.7
Lettori (4)
8.4
Il tuo voto

Warriors Orochi per PSP è una buona trasposizione da PlayStation 2 dell'omonimo titolo KOEI. Pur ereditando tutti i difetti delle controparte casalinga, che poi per certi versi sono quelli "imputati" all'intera saga, il gioco sulla console portatile Sony si conferma come un divertente picchiaduro multi-direzionale con armi che fa delle frenesia e dell'azione i suoi punti di forza. Se amate insomma quei titoli in cui bisogna smanettare e abbattere a legnate ogni nemico visibile sullo schermo, senza preoccuparsi più di tanto di molto altro, più le battaglie campali medievaleggianti, e non siete tipi da annoiarvi facilmente se un titolo è poco variegato, allora questo è il titolo che fa per voi.

PRO

  • Modalità a due giocatori.
  • Interessante l'idea del "team".
  • Graficamente carino.

CONTRO

  • Facilotto.
  • Un po' ripetitivo alla lunga.
  • IA dei nemici limitata.