I vermi sbarcano sul monolite
Il concetto di gioco
In WB guiderete differenti personaggi sulle loro imbarcazioni sopra l’acqua del mare che circonda una serie di isole.
In vari punti di queste isole ci sono dei livelli da completare, costituiti da prove di tiro al bersaglio contro delle formazioni di sfere, in pieno stile Puzzle Bubble.
Analogamente al titolo Taito, avete a disposizione un cannone da ruotare a sinistra o destra per mirare i bersagli, lanciando delle sfere colorate che si uniranno a quelle di stessa cromaticità liberando spazio sullo schermo.
Un livello di complessità maggiore è aggiunto dal fatto che il vostro personaggio non è fisso al centro come in Puzzle Bubble, ma si muove sull’acqua e con inerzia e velocità differenti a seconda di chi avrete scelto.
Questo il concetto di base, poi i livelli vengono differenziati per obiettivi e mediate l’aggiunta di timer entro cui portarli a termine.
In qualche caso per esempio dovrete colpire bersagli in movimento, oppure solo quelli di un particolare colore.
Grafica e sonoro
La graficca di WB è molto curata e piacevole. Pur essendo sostanzialmente in 2D, molta cura e gusto sono stati impiegati nel disegno dei fondali e dei personaggi (questi poligonali), con l’uso di molti colori e di una certa ironia.
Indubbiamente ci troviamo di fronte ad una tipologia di gioco e quindi di visualizzazione datate, ma non si può negare la qualità della realizzazione.
Il sonoro a sua volta è un condensato di jingle e musichette orecchiabili, che non vengono mai a noia e contribuiscono a creare un’atmosfera frenetica, diciamo un poco alla “ridolini”.
Giocabilità e longevità
La forza di WB è sicuramente la sfida verso un avversario umano. I ritmi di gioco sono molto incalzanti nella sfida a due e possono divertire a tratti, anche se frequentemente sarà la confusione e la frenesia a farla da padrone, anzichè una vera strategia di gioco.
La curva di interesse tende a crescere nelle prime partite propio per la sensazione di spensieratezza e l’esplosione di colori che produrrete nello schermo senza dover investire eccessiva energia mentale.
Quando però vi renderete conto di non capire precisamente chi sta vincendo durante le fasi di gioco, sarete presto pervasi dall’impressione di perdere un po' il vostro tempo.
La sezione a singolo giocatore è stata arricchita da un buon numero di possibili prove, varie per tipologia e difficoltà, ma di certo è ancora più debole e meno soddisfacente.
Il problema principale è che molti livelli sono davvero difficili da concludere nel tempo previsto e vi ritroverete a ripeterli a raffica.
La necessità di perfezionismo ed il fatto che troppo spesso il gioco divenga un tiro al bersaglio che richiede solo mira e tempismo anzichè strategia, ne fanno un divertissement di breve durata, che dopo 2/3 giorni destinerete all’armadio per rispolverarlo solo con un amico.
Conclusione
Pur riconoscendo lo sforzo di Team 17 nel proporre un approccio pirotecnico e originale al genere, devo ammettere che questo gioco non lascia spazio a grandi soddisfazioni se non quando giocato in coppia.
L’eccessiva difficoltà di alcune prove poi lo rende più snervante che assefuacente come era nelle aspettative degli sviluppatori.
Tutti gli amanti del genere potrebbero dargli un’occhiata, considerando anche il costo abbordabile (30 euro ufficiali, ma io l’ho trovato anche a 15 negli store Auchan).
Per i non amanti dei puzzle game diciamo invece decisamente di lasciar perdere.
I vermi sbarcano sul monolite
L’ improbabile parafrasi del titolo riassume uno degli eventi più attesi dagli utenti PS2 dai tempi..., beh si diciamo... dal mese scorso, o forse meglio da ieri. Insomma il titolo Ubisoft non è esattamente un cavallo di battaglia della line up in casa Sony, ma rappresenta pur sempre un tributo ad uno dei classici a 32 bit.
La vera sorpresa, seppur annunciata, è che Worms Blast non ripresenta la meccanica di gioco, basata su combattimenti a turni, con cui la saga è diventata famosa.
Si tratta invece di un clone di Puzzle Bubble! Un puzzle game insomma, a base di palline colorate e item da raccogliere al volo.
Di primo acchito la cosa non entusiasmera molti, ma vale la pena approfondire l’analisi per capire se e come il Team 17 ha creduto di rinverdire un genere da tempo stanziante e tradizionalmente dirottato sulle console portatili.