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Big in Japan

Da oggi PlayStation 4 è in vendita anche in Giappone. Ripercorriamo i passi di una strategia nuova per Sony e la line-up asiatica!

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   22/02/2014

Era il 3 dicembre 1994 quando Sony ha lanciato PlayStation, e lo ha fatto ovviamente partendo dal Giappone. La prima console della casa nipponica rappresentava una scommessa non da poco, per un'azienda che fino a quel momento mai si era cimentata con il mercato dei videogame e che veniva vista come la tradizionale "novellina" dalle veterane SEGA e Nintendo. La distribuzione occidentale della piattaforma è avvenuta a ben nove mesi di distanza, nel settembre del 1995.

Big in Japan

Un gap lievemente ridotto con il lancio di PlayStation 2, arrivata nei negozi giapponesi il 4 marzo 2000 e in quelli americani ed europei rispettivamente il 26 ottobre e il 24 novembre dello stesso anno, a cavallo del successo strepitoso ottenuto dal primo modello. L'attesa è stata infine drasticamente ridotta con il lancio di PlayStation 3, uscita in Giappone l'11 novembre 2006 e solo sei giorni dopo, il 17 novembre, negli USA. Un debutto quasi contemporaneo, a sottolineare la volontà di aggredire un mercato USA in cui Xbox 360 era già molto forte. Nel caso di PS3 ad aspettare un po' siamo stati noi europei, che abbiamo potuto mettere le mani sulla console solo nel marzo del 2007. Il perché di questo preambolo è piuttosto chiaro: PlayStation 4 è la prima piattaforma Sony a godere di un lancio occidentale anticipato - e non di poco - rispetto a quello giapponese. Una scelta che rispecchia fondamentalmente l'andamento del mercato software, non in termini di vendite ma in termini di predominio e importanza dei team di sviluppo occidentali rispetto a quelli nipponici, a segnare un passaggio di testimone che negli ultimi anni è stato evidente e su cui fior di game designer hanno espresso la propria opinione (vedi le parole di Hideo Kojima, che ha affrontato spesso la questione). La console next gen è arrivata negli USA il 15 novembre, giocando d'anticipo rispetto alla concorrente Xbox One, e in Europa il 29 novembre. Gli utenti nipponici hanno però dovuto attendere tre mesi - ed è la prima volta in assoluto che accade - per poterla acquistare. Le motivazioni dietro tale decisione risiedono soprattutto nella volontà di costruire una solida ludoteca prima di debuttare in patria, anche se la relativa mancanza di giochi sembra non aver influito sulle vendite occidentali: PlayStation 4 debutta oggi in Giappone, ma ha già all'attivo 5,3 milioni di unità vendute.

PlayStation 4 è in vendita anche in Giappone: ripercorriamo i passi della nuova strategia di Sony

Welcome to Japan

Per celebrare il lancio giapponese, Sony ha organizzato un evento speciale (trasmesso anche in streaming) nella sua sede di Ginza, a Tokyo, con un giorno d'anticipo rispetto all'uscita della console nei negozi. In tale occasione sono state vendute in anteprima cento PlayStation 4 ed è stato effettuato un sorteggio fra i primi trenta acquirenti per determinare chi sarebbe stato in assoluto il primo a mettere le mani sulla nuova console.

Big in Japan

Come potete vedere nella foto, il tizio in questione, un evidente appassionato di sparatutto occidentali, ha ricevuto il suo "premio" direttamente dalle mani di Andrew House. Conclusi i festeggiamenti, sono partite le operazioni di vendita standard per oggi, 22 febbraio, e con esse sono spuntate le tradizionali file di chi temeva di rimanere a bocca asciutta, formatesi già nella notte. Stando alle prime notizie pervenute, presso i principali retailer di Akihabara (il quartiere di Tokyo dedicato per eccellenza all'elettronica) gli unici modelli di PlayStation 4 esauriti sono i First Limited Pack, commercializzati in due differenti versioni: la prima include una console, un DualShock 4, una PlayStation Camera e una copia di Knack al prezzo di 43.980 yen (circa 313 euro, visto il cambio favorevole); la seconda prevede i medesimi contenuti a parte la PlayStation Camera e viene venduta a 39.980 yen tasse escluse (circa 284 euro). Le edizioni standard dovrebbero avere lo stesso prezzo ma senza giochi in bundle, e sono al momento ancora ampiamente disponibili nei negozi. Chiaramente la situazione di Tokyo potrebbe non rispecchiare quella dell'intero paese, pur essendo significativa, e in attesa di numeri ufficiali sembra chiaro che Sony abbia cercato di rifornire i retailer in maniera sufficiente a far fronte alla richiesta senza terminare subito le scorte.

Quantità e qualità?

La line-up di lancio nipponica può contare su di un ottimo mix di quantità e qualità. Andando a controllare, ad esempio, i voti ricevuti dai giochi su Famitsu, la rivista nipponica di riferimento, troviamo eccellenti quotazioni: 39/40 per Yakuza: Ishin, 37/40 per Dynasty Warriors 8: Extreme Legends e Tomb Raider: Definitive Edition, 36/40 per Assassin's Creed IV: Black Flag, Call of Duty: Ghosts, NBA 2K14 e Nobunaga's Ambition: Creation, 34/40 per Strider, 33/40 per Resogun e 32/40 per Killzone: Shadow Fall. Il gioco che meno ha convinto i redattori di Famitsu è stato Knack, comprensibilmente: il voto per l'action game Sony è di 28/40.

La line-up: i giochi giapponesi

Come accennato in apertura, la decisione di far attendere gli utenti giapponesi per il lancio di PlayStation 4 deriva dall'esigenza di portare la console nei negozi forte di una ludoteca più ampia rispetto a quella occidentale e, possibilmente, più vicina ai gusti dei videogiocatori nipponici. Sono ventisette i titoli che compongono la line-up, con la defezione di Deep Down, che nei piani originali doveva essere disponibile in versione beta proprio a partire dal 22 febbraio e che invece è slittato a marzo.

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Nessun ritardo invece per la beta di Final Fantasy XIV: A Realm Reborn, che comincia in Giappone proprio oggi, in vista della release ufficiale ad aprile. L'MMORPG prodotto da Square Enix si presenta su PlayStation 4 forte di una connotazione cross-platform con PC e PlayStation 3, nonché di un comparto tecnico d'eccellenza, che fa bella mostra di una risoluzione a 1080p e di un frame rate da 60 fotogrammi al secondo. Il gioco supporta anche il Remote Play su PlayStation Vita, il che consentirà a tutti gli appassionati di godere di quest'ottima esperienza anche in mobilità, seppure rimanendo fra le mura di casa. Proseguiamo la lista delle produzioni giapponesi con la Complete Edition di Dynasty Warriors 8: Xtreme Legends, versione speciale dell'ultimo capitolo della serie Tecmo Koei, che ripropone le meccaniche a cui i fan del franchise sono abituati e ci vede dunque vestire i panni di leggendari condottieri all'epoca della Cina imperiale, impegnati nella conquista di nuovi territori alla testa del proprio esercito. L'action game realizzato da Omega Force è come al solito frenetico e spettacolare, con i suoi tanti personaggi e le relative combo, e non mancherà di conquistare il suo pubblico di sempre, evidentemente ancora affamato di questo genere di produzioni al netto dei loro limiti in termini di varietà e spessore. Molto atteso dagli appassionati, nella line-up di PlayStation 4 c'è anche Yakuza: Ishin, spin-off della famosa serie SEGA che ci proietta stavolta nel Giappone feudale del periodo Edo, nel mezzo di un conflitto che si consuma anche fra le strade di Kyoto.

Big in Japan

Il nostro personaggio, Ryoma Sakamoto, è determinato a vendicare l'uccisione del suo maestro, ma per farlo dovrà affrontare numerosi avversari appartenenti a un potente clan che controlla la città. Fra combattimenti spettacolari, a base di spada e pistola, e i tradizionali minigame a cui Yakuza ci ha abituato, questa nuova avventura promette grande atmosfera, dunque speriamo possa arrivare anche in occidente. Per i fanatici della strategia è disponibile Nobunaga's Ambition: Creation, episodio di debutto per la serie Tecmo Koei, che celebra i trent'anni del franchise, nato nel 1983. Tante le novità introdotte per l'occasione: i giocatori dispongono di ampia libertà nella gestione delle quest, nuove visuali che valorizzano la spettacolarità degli scontri fra gli eserciti, cicli stagionali che modificano sostanzialmente gli scenari e un comparto tecnico che vanta la risoluzione di 1080p e 60 frame al secondo, nonché il supporto del Remote Play su PlayStation Vita. Fanno parte della line-up anche alcuni titoli prettamente nipponici, che difficilmente vedremo distribuiti da noi: Oniki, un interessante MMORPG a base free to play che sta riscuotendo grande successo in Asia; Totemo E Mahjong Plus, l'immancabile gioco di mahjong, in questo caso pieno zeppo di ragazze che abbiamo la possibilità di "spogliare" vincendo le partite, come nel più truce degli strip poker; Dream Club Host Girl Onstage, altro titolo "pruriginoso" a base di ragazze poco vestite, evidentemente un must per l'utenza nipponica; e infine Nicori no Puzzle 4 Sudoku, appunto un gioco di sudoku per chi ama il genere.

La line-up: i giochi occidentali

Vediamo dunque il lato "occidentale" della line-up di lancio di PlayStation 4 in Giappone, a cominciare da Call of Duty: Ghosts, l'ultimo episodio della serie di sparatutto prodotta da Activision che introduce alcune novità nella gestione degli scenari, che subiscono modifiche anche sostanziali in base agli eventi, e ci consegna un fedele compagno di battaglia, il cane Riley.

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Alla fine dei conti il lavoro effettuato da Infinity Ward si rivela solido, divertente e con un buon contorno di modalità, anche cooperative, ma perde l'occasione di settare nuovi standard per quanto concerne la campagna in single player, dimenticabile, e su PlayStation 4 si fa notare in particolare per un comparto tecnico che mostra il fianco a soventi cali nel frame rate. Decisamente più riuscito il passaggio next gen di Assassin's Creed IV: Black Flag, che arriva sulla console Sony forte di un livello di dettaglio inedito, molto vicino a quello della versione PC, e ci racconta una storia piena di fascino, quella dell'Assassino pirata Edward Kenway, nonno di Connor, che si svolge fra le isole dei Caraibi ma soprattutto a bordo della nave Jackdaw. Le sezioni di navigazione e combattimento in mare viste in Assassin's Creed III sono infatti state riproposte e arricchite per l'occasione, dandoci la possibilità di affrontare vascelli di qualsiasi dimensione, assaltandoli per impossessarcene e rubarne il carico. Rimangono purtroppo i limiti storici della serie, nella fattispecie un sistema di combattimento troppo "agevolato" e privo di mordente, nonché un'eccessiva insistenza sulle missioni di pedinamento.

Big in Japan

Nella lista dei giochi occidentali non poteva chiaramente mancare Killzone: Shadow Fall, probabilmente il titolo più rappresentativo della potenza della nuova piattaforma, un ritorno in grande stile per Guerrilla Games che ci catapulta nel mezzo di un nuovo conflitto fra ISA e Helghast anni dopo gli eventi del terzo capitolo. Shadow Fall non si pone come un esempio assoluto in termini di struttura e gameplay, come da tradizione, ma risulta godibile, divertente e molto bello da vedere, dunque di certo uno di quei prodotti che non deve mancare nella ludoteca di un possessore di PlayStation 4, anche in Giappone. Un discorso simile va fatto anche per Tomb Raider: Definitive Edition, versione next gen dell'action game firmato da Crystal Dynamics, un vero e proprio reboot con una nuova Lara Croft, più giovane e inesperta, alle prese con le prime, dure prove che la porteranno a diventare la scaltra esploratrice che tutti conosciamo. L'edizione definitiva vanta una grafica sostanzialmente migliorata rispetto a quanto visto su PlayStation 3 e Xbox 360, con effetti inediti che valorizzano le superfici degli scenari, la pelle e i capelli di Lara, nonché il suo viso, ridisegnato per l'occasione. Chiudono la line-up i vari Battlefield 4, Warframe, Escape Plan, NBA 2K14, Contrast, Sound Shapes, Strider, Doki-Doki Universe, Don't Starve, Knack, Need for Speed: Rivals, FIFA 14, Flower, flOw e Resogun.

Una scelta vincente?

Il ritardo nella distribuzione di PlayStation 4 in Giappone si rivelerà una scelta vincente per Sony? Lo scopriremo solo col passare del tempo.

Big in Japan

L'accoglienza riservata alla line-up da parte delle riviste nipponiche è stata ottima, con solo qualche opacità, ma soprattutto non mancano quei prodotti che da sempre creano entusiasmo e aspettativa tra i videogiocatori del Sol Levante, come Yakuza: Ishin, il nuovo Nobunaga's Ambition, Dynasty Warriors e quel contorno di ragazzine discinte che non guasta mai. L'opinione di alcuni celebri sviluppatori, fra tutti Hideo Kojima, è entusiastica e non mancherà di portare acqua nel mulino di Sony, che per affrontare questa nuova sfida ha bisogno anche di riconoscimenti come questi. La situazione delle prime ore sembra relativamente tranquilla, nel senso che al di là delle edizioni limitate c'è ancora grande abbondanza di PlayStation 4 nei negozi giapponesi, segno che l'azienda ha provveduto a riservare un gran numero di unità per questo lancio. Il rovescio della medaglia potrebbe essere chiaramente rappresentato dal mancato raggiungimento del sold-out: un messaggio non proprio positivo per una piattaforma che sulla carta era davvero ambita da parte dell'utenza nipponica. Staremo a vedere.