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Macabro ma con stile

Uno dei più bizzarri e divertenti titoli per PlayStation Vita fa capolino nella line-up della nuova console Sony

RECENSIONE di Christian Colli   —   13/12/2013

L'idea di rimpolpare la line-up iniziale di PlayStation 4 con una buona dose di porting non è poi così malvagia come sembrerebbe, soprattutto perché dona maggior visibilità a quei giochi low budget che sono rimasti ingiustamente fuori dal radar dei giocatori mainstream. È il caso di Escape Plan, per esempio, interessantissimo titolo firmato Fun Bits Entertainment che fece un po' di scalpore sia alla presentazione di PlayStation Vita sia al lancio, per poi finire praticamente nel dimenticatoio anche a causa della scarsa diffusione dell'handheld Sony. La versione PlayStation 4 capita proprio a fagiolo, insomma, ma è chiaro che qualcosa deve essere cambiato nel passaggio da una console all'altra, venuti a mancare un vero e proprio touch screen e le altre funzionalità di PlayStation Vita. C'è da preoccuparsi?

La versione PlayStation 4 di Escape Plan ha perso i controlli touch... ma è tutt'altro che un dramma!

Omini in fuga

Se volete conoscere nel dettaglio tutte le caratteristiche salienti di Escape Plan, vi suggeriamo caldamente di leggere la nostra precedente ed esaustiva recensione. In questo frangente riassumeremo il concept alle spalle del gioco di Fun Bits Entertainment per poi soffermarci sulla sua versione PlayStation 4. Tutto chiaro? Perfetto! Escape Plan è una sorta di puzzle game che ha per protagonisti due ometti mascherati: uno si chiama Laarg ed è a dir poco obeso, l'altro si chiama Lil e, per contro, è decisamente magrolino.

Macabro ma con stile

I due sono prigionieri di un losco figuro di nome Bakuki che deve aver visto un po' troppe volte i film del crudele Jigsaw, visto che ha riempito l'edificio di trappole letali che possono trucidare il nostro duo di sventurati protagonisti nei modi più grotteschi possibili. E lo faranno senz'altro, perché la morte, in un certo senso, fa parte proprio del gameplay di Escape Plan, tant'è che ogni decesso viene conteggiato sul costume dei due personaggi a mo' di promemoria. Per scoprire la maggior parte delle trappole bisognerà prima innescarle: una stanza dall'aspetto comunissimo potrebbe nascondere un'insidia mortale che scoprirete soltanto provandola in prima persona. Niente paura, comunque: potrete ripetere subito il "livello" e magari aggirarla utilizzando le capacità peculiari dei due protagonisti. Laarg è lentissimo, ovviamente, ma dispone di una forza sovrumana che gli consente di sfondare muri e pavimenti. Lil, dal canto suo, è molto più agile e veloce e può scivolare attraverso i passaggi più stretti. Per aiutarli a sopravvivere dovremo anche interagire con l'ambiente, disponendo materassi in modo che possano attutire le loro cadute o muovendo piattaforme e attivando vari congegni. Le nostre "performance" saranno valutate alla fine di ogni stage da una a tre stelline sulla base della velocità di completamento e del numero di decessi conseguiti, spingendoci quindi a provare e riprovare ogni livello per totalizzare il punteggio migliore.

Trofei PlayStation 4

Tredici Trofei: nove di bronzo, tre d'argento e uno d'oro. Si sbloccheranno completando i vari livelli, soddisfacendo alcune richieste specifiche del gioco, tra cui alcune piuttosto bizzarre quanto sadiche e altre più comuni legate al punteggio e alla raccolta di collezionabili.

Il trucco del tocco

Nonostante la sua breve durata di una manciata di ore, insomma, Escape Plan offre una discreta rigiocabilità, purché si venga a patti con alcuni dei rompicapi più complessi e diabolici che possono causare non poca frustrazione. Su PlayStation Vita questo problema era esacerbato da un sistema di controllo touch non proprio preciso e intuitivo: come sarà la situazione su PlayStation 4?

Macabro ma con stile

Il fatto che Escape Plan fosse tanto improntato sui controlli via touch screen e touch pad posteriore non giocava certo a favore di questa conversione, alla quale ci siamo quindi avvicinati piuttosto scettici, convinti di trovarci di fronte a un porting insoddisfacente. La verità è che la versione PlayStation 4 di Escape Plan si controlla addirittura meglio di quella PlayStation Vita, nonostante il passaggio abbia costretto i ragazzi di Fun Bits Entertainment a fare un passo indietro e a rinunciare all'originalità dei controlli touch in favore di un'alternativa più banale ma forse anche più precisa. Il touch pad del DualShock 4 è quindi sfruttato in maniera assolutamente marginale, mentre alcune meccaniche si gestiscono ora attraverso il sistema motion control del joypad, del quale peraltro è stato impiegato anche lo speaker integrato: un'aggiunta davvero minuscola, ma piacevole.

Macabro ma con stile

La maggior parte dei controlli che su PlayStation Vita erano relegati al touch screen e al touch pad sono stati tradotti in un cursore che appare sullo schermo e che deve essere controllato con lo stick analogico in combinazione alla pressione del tasto X e del dorsale destro. Può sembrare una scelta macchinosa, tuttavia permette di affrontare più serenamente alcuni tra i rompicapi più complessi che su handheld erano complicati dal sistema di controllo poco preciso. Incornicia questa conversione la possibilità di godersi sullo schermo della TV le peculiari scelte artistiche di Fun Bits Entertainment, che attraverso una semplice scala di grigi è riuscito a realizzare un titolo davvero unico nel suo genere: Escape Plan è interamente in bianco e nero e il character design tra il buffo e il grottesco lo fa assomigliare a un film di Tim Burton. La colonna sonora che accompagna l'azione è quasi interamente composta da famosi brani di musica classica che contribuiscono a rendere ogni livello ancora più surreale, specialmente quando ogni morte o situazione è accompagnata dai bizzarri versi dei due protagonisti e dai fischi, le risate e gli applausi del pubblico che fanno il verso alle sitcom americane.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (17)
7.3
Il tuo voto

Sarebbe bastato un nonnulla per sbagliare la conversione di Escape Plan e fare un pasticcio, eppure il team di Fun Bits Entertainment è riuscito nell'impresa, proponendo quindi quella che può essere facilmente considerata la versione definitiva del loro bizzarro titolo, a maggior ragione che si tratta ora di un cross-buy per chi non l'ha ancora ancora nemmeno su PlayStation Vita (chi ce l'ha già può invece scaricarlo gratuitamente anche in versione PlayStation 4).

PRO

  • Conversione dei controlli touch ben riuscita
  • Cross-buy, gratuito per chi lo possiede già per PlayStation Vita

CONTRO

  • Mantiene tutti gli altri difetti già riscontrati su PlayStation Vita: qualche passaggio frustrante e longevità limitata