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08.02.08

Nove anni di passione. Comunque la si intenda.

DIARIO di Andrea Pucci   —   09/02/2008

Nove

Ieri Multiplayer.it ha festeggiato nove anni di vita. Fin dall'inizio ho sempre ricordato questa ricorrenza in qualche modo. Anche quest'anno ci è uscito un bel pranzetto aziendale da cui abbiamo tratto una foto che trovate qui sotto. Purtroppo ci sono degli illustri assenti, però rende l'idea. Per i dieci anni ho diverse idee, e tutte prevedono la vostra partecipazione. Vi farò sapere a tempo debito. Nel frattempo, tanti auguri a noi!

08.02.08

Mal comune mezzo gaudio

Lo scorso settembre il governo inglese ha affidato ad una psicologa, Tanya Byron, il compito di fare un serio studio sugli effetti dei videogiochi sui minori. La dottoressa Byron ha parlato con tutte le parti sociali e si prepara a pubblicare il cosiddetto "Rapporto Byron", che sta facendo tremare il settore in Inghilterra. In tale rapporto infatti si consiglierebbe di rafforzare la tutela dei minori e di adottare un sistema di classificazione più severo. In Inghilterra infatti oggi vale il PEGI in tutti i casi tranne quelli più controversi in cui interviene il sistema di rating nazionale BBFC, che a detta di qualche politico e della Byron è un po' troppo permissivo.
In un articolo uscito ieri sul quotidiano Guardian sembrerebbe che il primo ministro inglese Brown voglia utilizzare il rapporto Byron come clava propagandistica e dare una mazzata potente alla classificazione dei videogiochi, comunicando così ai suoi concittadini che "il governo inglese protegge i più giovani dalla violenza dei videogiochi". Quest'uso politico del videogioco non mi risulta nuovo, anzi. Mi puzza di legge 3014. Se mi aveste chiesto di scommettere su questo fatto mi sarei giocato la palla destra che gli inglesi non sarebbero mai caduti così in basso. E invece ho perso. ZAC!
La stampa specializzata è in subbuglio, i rischi che una mancata accettazione legale totale del PEGI possano essere come quelli della mai abbastanza vituperata legge 3014 italiana sono seri. Stiamo a vedere. Nel frattempo scriverò a qualche collega segnalandogli la nostra esperienza con la petizione.