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PC Magazine #69

Due celebri marchi del catalogo Nintendo finiscono su PC tra mod e progetti amatoriali!

RUBRICA di La Redazione   —   07/04/2012
PC Magazine #69

Ci sono due progetti che hanno colpito chi scrive negli ultimi giorni perché, nonostante non rappresentino chissà quale travolgente notizia in grado di cambiare gli equilibri mondiali, mostrano un lato interessante del PC gaming. Un volto simile a quello che ha favorito lo sviluppo e il proliferare delle mod, ovvero la possibilità di colmare lacune e mancanze degli sviluppatori. Assenze colpevoli o, come in questo caso, imposte dalle piattaforme di riferimento. Il primo è Super Smash Bros. Melee Online, add-on per il capolavoro GameCube che permetterà alla versione emulata via Dolphin di portare le battaglie, per la primissima volta, in Rete. A tal proposito segnaliamo due post: il primo spiega le difficoltà per cui l'emulatore non riesce nativamente nell'impresa, e il secondo lo stato dell'iniziativa. L'altro ambizioso lavoro, sempre tangente all'universo Nintendo, è Pokemonium, MMORPG che si ispira graficamente e contenutisticamente alla fortunata serie di giochi di ruolo portatili. La open beta è attualmente online e, pur non avendolo provato, ci viene difficile pensare che possa essere un capolavoro senza tempo. Resta il fascino di un'iniziativa che mette in pratica un potenziale su cui moltissimi hanno fantasticato e che la casa giapponese ha purtroppo lasciato inespresso. Tra l'altro il leggendario produttore-sviluppatore di Kyoto è al centro anche del pezzo più assurdo-stupefacente del mese: su Gamasutra il contributor Frank Cifaldi si è interrogato sull'assenza di certezze riguardanti la prima vendita statunitense di Super Mario Bros, uno dei giochi più celebri e celebrati della storia, finendo per scoprire che l'impresa di piazzarlo con esattezza sul calendario è tutt'altro che scontata.
L'altro grosso spunto di riflessione viene da un articolo pubblicato su ArsTechnica: partendo dai rumor che vorrebbe PlayStation 4 basata su architettura X86 con componenti AMD, il sito americano raccoglie le idee su quello che potrebbero essere le nuove console. Tra le altre cose si nota come, se le voci di corridoio fossero vere, per la prima volta al momento dell'uscita mancherebbe un salto in avanti tecnologico significativo rispetto alla corrente disponibilità di hardware PC. Ovviamente il grado di ottimizzazione raggiungibile su console permette grandi margini di manovra, ma si tratterebbe di un cambio di filosofia netto rispetto al passato. Anche GameIndustry ha approfondito la questione Orbis - il nome in codice, pare, di PS4 - arrivando a conclusioni altrettanto interessanti, soprattutto per quanto riguarda il possibile quantitativo di memoria montato.

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Chiudiamo con una interessante tech demo basata sul CryEngine 3 e con la notizia che è stata rilasciata la beta di SkiRanger, arcade sciistico nonché una delle prime applicazioni ludiche commerciali per PC basate sull'uso di Kinect.
PS: sono aperti i pre ordini a LEGO: Heavy Weapon, libro che spiega passo-passo come riprodurre alcune celebri armi con i mattoncini danesi. Sotto il video che mostra l'AK 47 funzionante. Genialità e idiozia assieme.

di Umberto Moioli

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Infinity Danger
Già uscito su Xbox Live, dove è acquistabile nella sezione indie, Infinity Danger è un sparatutto dual stick che riprende l'idea di un vecchio sparatutto indie, quest'ultimo a scorrimento verticale, chiamato Warning Forever (anche il titolo è scimmiottato, almeno stilisticamente, perché Danger e Warning sono le due parole classiche degli avvisi a schermo con cui vengono introdotti i boss in moltissimi sparatutto). Sostanzialmente il giocatore deve affrontare dei boss modulari sempre più grossi, senza preoccuparsi dei classici nemici minori che di solito affollano i livelli. In questo caso si combatte all'interno di un'area ben delimitata e, oltre ai proiettili e i vari colpi sparati da torrette e cannoni posizionati sul corpo del boss, il giocatore deve schivare anche il boss stesso. Lo scopo è di superare i livelli, arrivando a distruggere i nuclei sui quali sono collegati gli elementi che compongono i boss. Ogni distruzione, sia dei singoli moduli, sia del boss nella sua interezza, frutta punti che fanno salire il punteggio della partita e scalare la classifica mondiale. Il ritmo di gioco è molto sostenuto e il giocatore ha a sua disposizione una sola arma. Al massimo gli è concesso di variare l'ampiezza della rosa di proiettili sparata. Non ci sono vite di cui preoccuparsi, ma c'è un timer che, in caso si venga colpiti, scorre più velocemente. Quando arriva a zero, la partita finisce inesorabilmente.
Infinity Danger è un gioco incredibilmente semplice, ma ben realizzato. Basa tutto il suo fascino sulla competitività e sul gusto di vivere in tempo reale la scalata nella classifica mondiale. Si tratta di una meccanica efficace che vorremmo riprodotta anche in altri titoli. Non dura moltissimo, ma costa veramente poco (cinque dollari) e, volendo, è possibile provare una demo (il collegamento per scaricarla si trova nel box delle informazioni). Se vi piace il genere ve lo consigliamo caldamente.

di Simone Tagliaferri

Titolo:Infinity Danger
Sviluppatore: Milkstone Studios
Distribuzione: DD
Sito di riferimento: Link
Download: Link
Da sapere per giocare al meglio: Si gioca meglio con un joypad con due stick analogici.

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Machinarium Collector's Edition
Molti sviluppatori indipendenti sono autori che trasfondono la propria creatività più intima nelle opere che realizzano. Nascono così videogiochi molto personali, destinati e essere un messaggio per il pubblico. Un esempio eccellente di questo genere di opere è Machinarium, realizzato da Amanita Design. Infatti gli sfondi e i personaggi del gioco sono stati realizzati tutti a mano e godono dell'influenza del cinema d'animazione ceco. Ecco perché quelle costruzioni di molle, tubi e bulloni che sono il mondo malconcio di Machinarium rimangono sotto forma di immagini vivide nella memoria dei giocatori. Per fortuna questo è un videogioco e perciò i disegni prendono vita assecondando i nostri comandi. Ecco allora che ci troviamo a guidare Josef, un robottino determinato a ricongiungersi con la sua amata di latta, prigioniera dei buffi sgherri della Black Cap Brotherhood. Il viaggio di Josef è un'avventura grafica che si gioca tutta con un pulsante del mouse. Ma non per questo è banale, anzi, alcuni enigmi vi faranno maledire quel piccolo tubo di latta compresso.

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C'è comunque un sistema di aiuti, sbloccabili completando un breve sparatutto. Perciò se proprio ve la vedete brutta, con un pizzico di fatica potete guadagnare un suggerimento. Quello che manca sono le parole: la narrazione è affidata a piccole scene animate contenute in baloon che compaiono di tanto in tanto. Ovviamente ci sono rumori, qualche verso e le musiche di Tomas Dvorak, che tengono il ritmo del mondo steampunk di Machinarium con disinvoltura. Il fatto che in questa avventura tutto sia ridotto al minimo, che l'antefatto venga svelato poco alla volta tramite i baloon e che gocciolii, click clack e sbuffi di vapore risuonino nel silenzio della città è una scelta di design eccellente per creare un'atmosfera malinconica e sbiadita. Anche se non mancano gag divertenti e momenti d'ilarità dello stesso Josef, che non si da mai per vinto nonostante le sfide impari che lo attendono. Machinarium è uscito prima per PC e Mac, poi per iPad, una conversione felice dovuta a una abilità unica di Josef, quella di allungarsi se viene trascinato dal puntatore del mouse, funzione che sullo schermo del tablet Apple è affidata ovviamente al nostro dito. Questo che sembra solo un tocco di personalità in realtà rompe lo schema classico delle avventure punta e clicca e apre situazioni di gioco rinvigorenti per i vecchi cacciatori di pixel. Se già conoscete Machinarium probabilmente ne avrete sentito parlare così tanto da non poterne più. Ma se ve lo siete perso, e siamo convinti che a tanti possa essere sfuggito, questa è un'occasione perfetta per esplorare un'avventura destinata a lasciarvi un ricordo duraturo.

di Andrea Rubbini

Titolo: Machinarium Collector's Edition
Linea: GOG.com
Prezzo: 9,99$
Storico: Niente di rilevante da segnalare.
Voto originale Multiplayer.it: 9,0

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Guild Wars 2
Fra meno di una settimana sarà finalmente possibile pre-ordinare o pre-acquistare l'attesissimo MMORPG di ArenaNet, eppure c'è ancora tanto che non sappiamo riguardo alle meccaniche e alle feature del gioco. Ci sfuggono molti dettagli, che speriamo di scoprire durante i prossimi Beta Weekend, ma il blog ufficiale degli sviluppatori non manca mai di riservare qualche sorpresa. Questa settimana, per esempio, Jordan Massey ha spiegato cosa saranno le "squadre" e che importanza avranno sopratutto nell'economia del WvWvW. Sono in pratica la soluzione ai problemi di comunicazione durante le battaglie di massa del World PvP:

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a detta di Massey "la chat di gruppo era troppo grande perché tutti i presenti nella mappa potevano utilizzarla, generando una gran confusione; d'altra parte, le altre chat erano troppo piccole", così il risultato è un canale di conversazione in cui possono parlare unicamente i capi-gruppo, teoricamente per coordinare assalti e difese insieme. I capi-gruppo potranno anche collocare dei segnalini sulla mappa e sfruttare altre opzioni "di comando". Secondo Massey queste meccaniche sono state studiate principalmente per il PvP ma torneranno molto utili anche in PvE, sopratutto durante gli eventi di grande portata. Mettiamo comunque da parte i discorsi sul gameplay e dedichiamoci un attimo agli aspetti tecnici: ArenaNet ha chiarito su Facebook la questione dei blocchi territoriali che era già nell'aria da qualche tempo. In pratica, i centri logistici sono due e per giocare dall'Europa bisognerà comprare il gioco in Europa, se invece si risiede in America il gioco andrà comprato lì. Questa restrizione riguarda soltanto il luogo fisico dal quale si deve giocare, non la scelta dei server: lo scopo dovrebbe essere il supporto del gioco e dei servizi ad esso legati nel proprio Paese, cosa che tra l'altro semplificherebbe la gestione di aggiornamenti e download. Acquistando il gioco online, invece, si verrà automaticamente smistati nelle regioni di provenienza. Resta però un problema: cosa succederà a quei giocatori che viaggiano e devono spostarsi da una parte all'altra del mondo, magari per lavoro? ArenaNet ha assicurato che una soluzione è in cantiere, ma è ancora presto per parlarne.

Star Wars: The Old Republic
L'aggiornamento del client alla versione 1.2 è ormai vicino e i giocatori della Vecchia Repubblica attendono trepidanti la valanga di feature inedite in arrivo, tra le quali spicca certamente la possibilità di personalizzare la User Interface. A onor del vero quest'opzione è raramente presente al lancio dei MMORPG e BioWare ha aspettato qualche mese per offrire una gamma di opzioni più che soddisfacente, come dimostra la spiegazione dello sviluppatore Michael Voigt.

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I giocatori potranno infatti ricollocare ogni elemento dell'interfaccia, cambiandone dimensioni e stile con pochissimi click. Per aiutare gli utenti meno fantasiosi BioWare ha anche preparato tre layout predefiniti, tra cui naturalmente quello originale. Intanto, continua anche quella che potremmo ormai definire come una vera e propria campagna pubblicitaria: qualche settimana fa BioWare aveva permesso ai giocatori di invitare fino a tre amici per una settimana gratuita nella galassia lontana lontana. Bene, oggi è possibile invitare fino a ben venticinque amici: l'accesso temporaneo permetterà di giocare fino a livello 15 nei mondi di origine e di accedere soltanto al pianeta capitale di fazione, alla Flotta, a una Warzone e al primo Flashpoint. Nonostante le limitazioni, gli utenti "in prova" potranno certamente decidere se The Old Republic fa al caso loro. Questa iniziativa, unita al nuovo weekend di prova gratuita che si terrà dal 6 al 9 aprile, da una parte dimostra l'intenzione di BioWare di far conoscere il suo MMORPG a più persone possibili, ma dall'altra dimostra una preoccupante insistenza nella ricerca di nuove leve...

Star Trek Online
E' da un po' che non parliamo del MMORPG di Cryptic ispirato alla serie televisiva di fantascienza più lunga e famosa di sempre. No, non stiamo parlando di Stargate, suvvia... Nell'ultimo Ask Cryptic gli sviluppatori hanno chiarito alcune questioni riguardo al futuro di Star Trek Online, rispondendo a domande che circolavano nell'aria già da parecchio tempo. Per esempio, la fazione romulana giocabile, non è prevista per l'immediato futuro ma è in cantiere e prima o poi arriverà; lo stesso vale per la nave andoriana, la quale però potrebbe essere aggiunta già entro il prossimo anno.

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Si parla anche del KDF, il quale continuerà ad essere aggiornato con nuovi contenuti e miglioramenti che porteranno questa fazione alla pari con la Federazione. E' anche previsto uno stratagemma per consentire ai giocatori di utilizzare le astronavi più vecchie nei contenuti di alto livello, così da poterne integrare il design classico in ambientazioni moderne. Presto comunque verranno aggiunti nuovi contenuti endgame con l'imminente Season 6 ed entro l'anno i giocatori potranno dilettarsi con nuove sfide relative al settore Alfa della Federazione, in un aggiornamento che introdurrà nemici inediti, tra cui i tholiani. I devs hanno risposto a davvero molte domande: se siete dei fan del franchise di Cryptic, non possiamo che suggerirvi la lettura.

World of Warcraft
Ricordate la faccenda degli inviti alla Beta di Mists of Pandaria e le sottoscrizioni Annual Pass rimaste a bocca asciutta? Bene, pare che Blizzard si sia resa conto dell'incredibile figuraccia, rimediando prima che un esercito di fan incavolati armati di torce e forconi marciasse per le strade di Irvine.

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Durante l'ultima settimana sono stati rilasciati più di cinquecentomila inviti con i quali dovrebbero essere stati promossi a Beta Tester ormai tutti gli Annual Pass attivati fino a gennaio o giù di lì. Questo dimostrerebbe anche l'avanzato stadio di sviluppo dell'espansione, benché non sia ancora possibile esplorare completamente Pandaria o i nuovi dungeon. Mancano ancora una tonnellata di feature, come per esempio le modalità Sfida e Scenario, ma anche animazioni e abilità, ma tutto sommato dovrebbe essere possibile farsi già un'idea di come saranno drasticamente cambiate le capacità delle classi con la nuova espansione. E' anche possibile copiare un Monaco di livello 85, così da poter comprendere un po' meglio questa nuova professione e fare un po' di pratica con le sue abilità. Insomma, l'attesa è ancora lunga ma, forse, potrebbe non esserlo poi così tanto...

di Christian La Via Colli

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Come ogni primo venerdì del mese suggeriamo il "PC Ninja" che in questo caso, rispetto a trenta giorni or sono, riporta un paio di cambiamenti significativi. Il primo e più grosso è certamente quello che coinvolge le GPU, con le due Radeon HD 7970 suggerite in precedenza sostituite dalle NVIDIA GeForce GTX 680 di recente arrivo negli store online. Sono entrambe due schede esagerate, ma l'offerta di Santa Clara è un po' più performante e con le solite feature extra che interessano proprio i possessori di configurazione di fascia alta e altissima. Abbiamo anche cambiato la motherboard, scegliendo la GigaByte G1.Sniper 2: ok il prezzo è fuori di testa e l'utilità di un oggetto simile discutibile, però l'attenzione al comparto audio e di rete la rendono in qualche modo la scheda madre di fascia altissima che pone maggior attenzione alle "esigenze" dei giocatori. Dare un suggerimento univoco è pressoché impossibile, essendo l'offerta vastissima e ricca di differenze a seconda delle esigenze e di quanto si ritiene di dover spendere.

di Umberto Moioli

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I mille volti del PC gaming
Una volta tanto invece di dedicarci all'hardware ci dedichiamo a quello che ci gira sopra. Niente recensioni o altro però ma un pezzo informativo, in stile Assembla che ti Passa, per chi non usa il PC solo per Battlefield 3 o The Witcher 2. Infatti tra le tipologie di videogiochi dedicate ai PC di fascia media e bassa ce n'è una davvero poco esosa in termini di risorse e completamente gratuita. Un tipo di gaming dal sapore retrò che è nato con il Flash e che è ulteriormente maturato grazie a tool come Unity. Certo, gran parte del panorama è rappresentato da una pletora di cloni di poco valore, carne da click spesso imputabile di plagio, ma che celano sovente sorprese come quel Canabalt che è diventato un titolo retail di successo.

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Parliamo ovviamente degli indie da browser, un mare magnum complesso da districare che sforna decine di titoli alla settimana. Ebbene abbiamo deciso di pescarne qualcuno che per un motivo o per l'altro spicca dalla massa magari grazie all'atmosfera, alle animazioni oppure grazie a qualche particolare trovata legata al gameplay. Uno dei più interessanti è Luftrauser, uno shooter alla Wings of Fury che cede in simulazion e grafica ma risulta decisamente divertente da giocare. Tra l'altro i fanatici del sottovalutato super classico possono rivolgersi anche al seguito gratuito del celebre titolo. Le meccaniche infatti sono simili a quelle originali, anche se l'utilizzo di un motore tridimensionale, e la minor cura nel dettaglio, impediscono all'esperienza di decollare. Un altro titolo interessante è Canary che ci consente di guidare un minatore che deve eliminare gli ostacoli sul suo percorso grazie a un laser minerario. La trovata sta nella possibilità di intagliare la roccia e nel sistema di controllo via mouse che è insitamente foriero di gameplay (WTF?) nonostante una struttura a scorrimento piuttosto semplice. Tra i titoli meritevoli d'attenzione troviamo poi Splitman https://www.freewebarcade.com/game/splitman/ anch'esso non brillante dal punto di vista estetico ma valorizzato da una buona trovata. Il personaggio principale può infatti dividersi in diversi cloni che possono essere utilizzati per consentire al protagonista di raggiungere il suo arci nemico. Per chi qualcosa di più complesso, in relazione alla tipologia di gioco, c'è invece The Paint Gunner. Si tratta di un platform piuttosto curato esteticamente che ci chiede di utilizzare diversi tipi di vernice per alterare le capacità di movimento del protagonista e superare quindi una serie di livelli ambientati in un laboratorio scientifico. Di diversa natura All That Matters https://www.freewebarcade.com/game/all-that-matters/ che mescola puzzle game e problemi familiari, il tutto con un'atmosfera decisamente malinconica. I membri della famiglia protagonista, rappresentati come palle dotate di lineamenti, hanno diverse abilità che devono essere sfruttate per superare i numerosi livelli. Tank invece è un titolo di carri armati vecchia maniera, con visuale dall'altro e controlli arcade. L'articolazione del titolo arriva dalla necessità di usare diverse armi a seconda della situazione e dalla possibilità di potenziare il veicolo. Duck Hunt Reloaded, come suggerisce il nome, è una riedizione del celebre shooter per NES arricchito, in questa versione, da nuove animazioni e da qualche divertente guest star.

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Purtroppo senza la pistola Zapper l'esperienza è monca ma se non altro non siamo nemmeno costretti a sorbirci il sonoro clang del grilletto. Più suggestivo, e più particolare, Love Cadence, un puzzle/platform/adventure dalle animazioni non troppo curate ma caratterizzato da un valido mix tra design e atmosfera. Il puzzle e platform sono prevedibilmente i generi più diffusi ma ormai non mancano più nemmeno gli strategici, ovviamente in forma semplificata, come il gestionale Hotel Baron e l'RTS avventuroso Island Tribe 2. Parzialmente strategico è anche il peculiare Zombies Inc., con le battaglie calcolate in base alle statistiche del nostro esercito di zombie creati in laboratorio. Tornando al filone dei titoli d'atmosfera, per quanto sempre legati alla formula semplice degli indie da browser, incontriamo l'affascinante Mr.Bree. Il protagonista del platform, che è classico ma caratterizzato da controlli e animazioni piacevoli, è uno sventurato maiale dimentico della strada di casa. D'altro genere invece Nyos anch'esso non caratterizzato da una formula particolarmente nuova. Ma lo shooter spaziale in stile Asteroids si fregia da un comparto estetico piacevole con tanto di effetti luce semplici ma efficaci. Altrettanto curata la particolare estetica di Scarlet Stranger, un titolo alla Zelda ambientato in un castello che si trasforma allo scoccare di ogni ora. Divertente e intrigante anche The Fishermans Wrath che mescola azione e avventura in modo ironico. Il protagonista è un pescatore preistorico la cui famiglia è vittima di un terribile alieno, un ostacolo insuperabile ricorrendo alla mera forza bruta. Per chiudere in bellezza ecco infine The Summoning, un tower defence con inquadratura laterale, in cui il difensore e il bersaglio dei nemici sono il medesimo mago, caratterizzato da una difficoltà decisamente elevata.

di Mattia Armani