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Il cigno di Sony

Nuovo incontro con un titolo da sogno... in tutti i sensi

ANTEPRIMA di Antonio Jodice   —   15/08/2012
The Unfinished Swan
The Unfinished Swan
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Bisogna dire che questa GamesCom 2012 trova molto del suo significato negli annunci che Sony ha fatto alla propria conferenza, non solo supportando la più grande fiera di videogiochi d'Europa con una massiccia presenza, ma addirittura con contenuti inediti. In mezzo a stelle di prima grandezza, però, ha trovato il modo di farsi riscoprire questo The Unfinished Swan, un piccolo titolo in uscita entro l'anno tra le fila degli scaricabili da PSN. Il gioco sarà anche minore in termini di gigabyte, ma ha avuto modo di farsi notare in tutto il mondo, complici sia uno stile decisamente accattivante, sia l'idea che sta alla base. The Unfinished Swan nasce da un progetto universitario e da un'intuizione di Sony che ha commissionato a questa giovane software house, composta da dodici elementi, ben tre giochi in esclusiva. Il primo è quello alla cui presentazione abbiamo appena assistito e che dovreste seguire con interesse perché ci sembra promettere un gran bene.

Bianco silenzio

Monroe è un bambino taciturno. La madre era un pittrice dilettante col difetto di non finire mai i quadri, così da lasciarne decine al momento della morte e tutti a metà. Ed è incompleto che si sente anche Monroe, avvolto dal silenzio e da questi dipinti, affascinato in particolare da quello di un cigno. Un giorno, questo quadro sparisce e il bambino, in sogno, si trova in un mondo di cui non sa niente nel quale, però, sa di poter trovare il volatile e la soluzione al mistero che lo avvolge. Il giocatore, sia armato di Move che di Joypad indifferentemente, si trova di fronte a una schermata completamente bianca. Senza nessun aiuto, è inevitabile (o almeno così confermano i playtest svolti dal team), qualsiasi giocatore dopo pochi secondi inizia inevitabilmente a premere a caso i tasti del controller, accorgendosi così di poter scagliare palle di inchiostro nero che, schiantandosi sul fondale, ne rivelano i contorni consentendo a Monroe di iniziare l'esplorazione di The Unfinished Swan.

Il cigno di Sony

Ogni livello del gioco ha mostri in attesa, la sensazione di insicurezza è totale, e sorprese dietro a ogni angolo che potranno essere scoperte a seconda della volontà d'esplorazione del singolo. Non tutti, a parte la strada principale, troveranno scale che porteranno in aree segrete alla ricerca di oggetti collezionabili che nella fattispecie sono dei palloncini colorati. Già perché il colore, fin dall'inizio arriva a piccole dosi nel mondo, come il giallo dorato della corona posata sulla statua del Re immaginario che ha creato questo mondo tutto da scoprire. Statua rinvenuta dopo aver pitturato e fatto apparire scalinate e staccionate da evitare, mentre gli animali che appaiono dal nulla, almeno per adesso, se ne vanno lasciandoci indisturbati. Bisogna fare attenzione a muoversi, scoprire dove sono le pietre necessarie per attraversare un corso d'acqua che appare solo grazie al nero del nostro inchiostro, apparendo dal bianco totale. Tra un parapetto e un cortile, appaiono anche delle lettere colorate che, se colpite, svelano dei disegni accompagnati da scritte, lette da una voce narrante che racconta maggiori dettagli della storia facendoci progredire nel gioco.

Uno stile che cambia

Questa prima fase l'avevamo già vista all'annuncio di The Unfinished Swan a Los Angeles qualche mese fa. Qui a Colonia, però, Sony ha mostrato nuovo materiale, partendo da circa la metà del gioco, quando il mondo acquista spessore, soprattutto grafico. Dopo accurati playtest, infatti, il team s'è reso conto che il solo bianco e nero era troppo opprimente e qualsiasi giocatore avvertiva la necessità di una maggiore profondità e diversificazione. Queste evoluzioni del mondo si accompagnano anche a variazioni del gameplay con Monroe che, in un mondo costruito di poligoni visibili tutti sfumati in tonalità di grigio, ma senza texture applicate, acquisisce la possibilità di lanciare palle di liquido azzurro che, come l'acqua che evidentemente richiamano, servono per far crescere dell'edera che il protagonista può utilizzare per salire sulle pareti e raggiungere parti più elevate alla ricerca di strade alternative, lettere e disegni per approfondire la storia e i palloncini nascosti.

Il cigno di Sony

Ci saranno sorprese, come quella mostrata in cui l'edera, fatta crescere verso una struttura metallica, la ricopriva, dando vita a una balena verde in una fontana e che attribuiva il giocatore del rinvenimento di un segreto nel gioco. The Unfinished Swan non sarà un titolo lungo, a detta degli sviluppatori, e promette d'essere un'esperienza sulla falsariga di quella offerte da Journey e Flower, un percorso autoriale che Sony sta spingendo in maniera precisa e potente, dando dei contenuti che hanno poco riscontro in un panorama affollato di FPS, TPS e giochi d'azione. Difficile non rimanere ammaliati da quanto visto. Speriamo che la storia, raccontata principalmente attraverso i disegni "parlati" e l'azione molto riflessiva siano all'altezza di questo mondo sognante e carico di magia che si distingue tra gli altri e che aiuta, ancora una volta, a capire quanto potenziale ci possa essere nel videogioco come mezzo di comunicazione moderno e antico allo stesso tempo.

CERTEZZE

  • Da vedere a tutti i costi
  • Le possibilità sono molte
  • Le idee anche

DUBBI

  • Azione e storia dovranno supportare a dovere un ambiente così etereo