In occasione dello showcase invernale di Electronic Arts tenutosi ieri a San Francisco abbiamo avuto la possibilità di tornare a giocare con Crysis 3, l'attesissimo terzo capitolo di una saga che da sempre è sinonimo di spazi aperti e tanta varietà di approccio, il tutto all'insegna, almeno su PC, di un comparto grafico che non ha mai mancato di stupire e lasciare senza fiato.
Rispetto all'ultimo incontro col gioco, la demo che abbiamo potuto testare non ci ha portato in un'inedita area delle Sette Meraviglie, ovvero una delle sette ambientazioni racchiuse all'interno delle Nanodome che caratterizzano ora New York, facendoci combattere invece Ceph e Cell potendo contare sui ripari che solo la vegetazione alta, rigogliosa e selvaggia può offrirci. In pratica il terreno perfetto per l'attitudine stealth del gioco. Dentro di queste gigantesche cupole la vegetazione ha ormai ricoperto tutto, tanto il terreno quanto le strutture, facendo diventare le avenue della Grande Mela quasi delle sterminate praterie.
Tra stealth ed esplosioni
La nostra missione è quella di ricongiungerci con Psycho, ma prima dobbiamo ripulire un enorme capannone dove una volta i vagoni della metro di New York venivano riparati, e soprattuto cercare di non perderci in mezzo alla fitta vegetazione, un luogo ameno e bucolico, ma allo stesso tempo terreno di caccia per gli alieni Ceph.
In pratica abbiamo visto come spazi al chiuso ed aperti possano allo stesso modo rendere giustizia al gameplay tipico del franchise. Il level design del capannone, un mix ben riuscito tra spiccata verticalità, numerosi defilamenti e passaggi sotterranei, è un perfetto esempio del gameplay "libero" di Crysis 3. Con l'inedito arco possiamo far fuori silenziosamente i cecchini posti sui ballatoi più alti, e allo stesso modo colpire i fermi dei ganci che tengono rialzate le carrozze in attesa da decenni di un restauro; se poi cadendo colpiscono i soldati avversari ci risparmiano una gran fatica. Allo stesso modo i numerosi canali di scolo sotterranei ci permettono, magari insieme all'invisibilità della nanotuta, di muoverci da una parte all'altra del livello senza farci vedere, colpendo i nemici alle spalle. Insomma, non c'è sembrato esista un modo univoco per uscire vittoriosi da questa situazione, il gioco spinge molto nel mettere a disposizione del giocatore dei veri e propri mini sandbox da "esplorare" a seconda del proprio stile di gioco.
La seconda parte della missione, decisamente più evocativa rispetto agli ambienti bui della struttura, ci ha permesso di mettere in pratica l'anima stealth del gioco. Bisogna stare bassi e non fare rumore per evitare che i molti Ceph si accorgano di noi, e usare anche qui l'arco per freddare gli alieni troppo invadenti. Tecnicamente parlando vedere un'orizzonte sterminato pieno di erba che si piega all'unisono colpita da raffiche di vento, paludi, acquitrini, bus e vetture che cadono a pezzi arrossati dalla ruggine, è uno spettacolo che ha davvero pochi eguali. Quando poi il gioco ci dà la possibilità di utilizzare una postazione fissa lanciagranate contro i Ceph ecco iniziare i fuochi d'artificio che lasciano totalmente spazio all'azione più caciarona nel momento in cui i due protagonisti si issano sul tetto di una vecchia carrozza della metropolitana e la utilizzano come vero e proprio ariete, che per forza d'inerzia viene lanciato contro un tunnel ingombro di macerie e soprattutto nemici, dando il la ad una sezione scriptatissima e molto spettacolare.
Grandi speranze
Questa demo è davvero un biglietto da visita notevole per le potenzialità ludiche del titolo. L'unica nota stonata riguarda una intelligenza artificiale che ha mostrato numerose problematiche, capace in alcuni frangenti di ignorarci del tutto durante le sua cariche a testa bassa o di non "accendersi" al momento giusto, fermo restando che se scoperti ci aggredisce con grande efficacia da più fronti, lanciando poi granate a pioggia per stanarci nei momenti in cui siamo dietro coperture.
A corollario della missione della campagna abbiamo provato la mappa dell'aeroporto nella nuova modalità multiplayer Hunter, questa volta su Xbox 36O. Due giocatori dispongono di una versione potenziata della Nanotuta, permanentemente invisibili e dotati dell'arco, mentre gli altri sono armati di tutto punto. Se vi ricordate le scene della "caccia" in Predator avrete capito le dinamiche di questa modalità di gioco, con la sola variante grazie alla quale i soldati uccisi diventano a loro volta predatori. Il trionfo dello stealth potremmo dire, e nello stesso tempo della cooperazione delle vittime che vedono mano a mano assottigliare le loro fila e che quindi per uscire vincitori devono guardarsi le spalle reciprocamente. Le nostre sensazioni su Crysis 3 si fanno sempre più positive e non ci riferiamo solo all'aspetto prettamente tecnico. La scelta delle Sette Meraviglie potrebbe essere la chiave di volta per cercare di rendere il più vario possibile e foriero di esperienze di gioco diverse, il gameplay, che promette grazie anche all'arco di dare al giocatore un ventaglio amplissimo di possibilità per raggiungere i propri obiettivi.
CERTEZZE
- Tecnicamente eccezionale
- Tanta libertà di scelta e di approccio
- Level design interessante
DUBBI
- L'intelligenza artificiale va rivista
- Evidente downgrade grafico delle versioni console