L'inizio dell'anno è sempre la stessa storia: ci sono poche uscite, anche se nelle prossime settimane non mancheranno delle emozioni, ma soprattutto latitano storie da riportare. In compenso i dodici mesi davanti a noi saranno punteggiati da novità di alto livello, anche possibili capolavori, e sul finire della prossima settimana pubblicheremo gli speciali che metteranno nero su bianco una selezione dei titoli che attendiamo maggiormente. Nel frattempo, se volete una visione d'insieme unicamente dedicata al PC, è già stata pubblicata online la lunga lista di PC Gamer. In realtà il sito riporta una quantità di giochi in sviluppo che ancora non hanno una data, quindi non è detto che arriveranno tutti entro il 2013, ma resta una buona lettura per capire cosa ci riserva il futuro prossimo. Ovviamente in attesa del sempre più probabile annuncio delle console di nuova generazione e quindi della scarica di giochi che verranno rivelati da lì a poco. Eurogamer, invece, si è affidata alla voce di alcuni celebri sviluppatori interrogandoli sui loro personalissimi most wanted: se desiderate sapere cosa scalpitano per giocare nomi come Ken Levine e Chris Avellone, Richard Garriot e Jake Solomon seguite questo link. Parlando di prospettive non possiamo non citare la lunga intervista di Gamasutra a Tim Sweeny di Epic Games: si parla di Unreal Engine 4, brevemente, ma anche del futuro dell'intrattenimento videoludico, con la vita dei giocatori hardcore messa apparentemente a dura prova dalle crescenti spinte mobile e casual. Chi cercasse delle emozioni forti può iniziare ad appuntarsi mentalmente l'uscita, prevista entro le prossime settimane, della mod Misery 2.0. L'aggiunta all'eccellente S.T.A.L.K.E.R. - Call of Prypiat espande e migliora un lavoro già ragguardevole, rappresentando la scusa per farci tornare in uno dei mondi di gioco più affascinanti degli ultimi anni. Il rilascio è previsto per il 12 gennaio, quindi mancano pochissimi giorni. Per chiudere, merita di essere letta la storia di Vorp: un multiplayer online battle arena ideato e sviluppato da un piccolo team, che ha fallito il primo lancio su Facebook e adesso prova a riproporsi su Kongregate, seguendo un modello di sviluppo agile e incentrato sulla partecipazione dei giocatori che potrebbe essere un'interessante chiave per portare a termine progetti a basso budget ma che necessitano testing e aggiunte costanti.
di Umberto Moioli
Componente |
Caratteristiche |
Prezzo |
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Processore | Intel Core i7-3770K | € 260.00 |
Scheda madre | GIGABYTE GA-Z77X-UD5H | € 170.00 |
Scheda Video | 2x NVIDIA GeForce GTX 680 | € 760.00 |
RAM | CORSAIR Vengeance 16GB 1600MHz | € 60.00 |
Alimentatore | Corsair 1050 Watt Serie HX | € 190.00 |
Case | Cooler Master Cosmos II | € 270.00 |
Hard Disk | WESTERN DIGITAL VelociRaptor 600GB + Samsung 830 256GB | € 320.00 |
Lettore-Masterizzatore Ottico | ASUS BC 12B1ST | € 70.00 |
Configurazione Computer Ninja |
€ 2100.00 |
In attesa che il mondo riparta e i saldi natalizi di Steam lascino posto alle nuove uscite, vi segnaliamo Layers Game Design Tool, un mazzo di carte molto particolare, utile tanto ai game designer che devono creare un gioco da zero quanto agli appassionati che vogliono analizzare pregi e difetti dei videogiochi riducendoli ai loro elementi di base. Il merito di questa invenzione è di Paolo Tajè (Bloody Monkey) e Federico Fasce (Urustar) e se ha stimolato la vostra curiosità vi rimandiamo al sito ufficiale dal quale potete ordinare il mazzo di carte per 14.99 dollari o scaricarlo gratuitamente in formato PDF e poi stamparlo e ritagliare le vostre carte.
Gli scribacchini tra voi saranno felici d sapere che è uscito ADRIFT, un software pratico e intuitivo per creare da zero le proprie avventure testuali. Grazie a un'interfaccia chiara e semplice e a un rapido tutorial si può subito cominciare a creare personaggi, oggetti, luoghi e tutti gli elementi necessari per avere una prima avventura completa in poche ore. ADRIFT è gratuito, ma se vi piace e lo usate, una donazione è consigliata.
Non si può dire che gli sviluppatori indipendenti manchino di fantasia quando si tratta di definire i loro giochi. Pavilion per esempio, secondo i suoi creatori, sarà un'esplorazione in quarta persona (?) che indaga i temi dell'influenza mentale e del controllo subliminale. Accipicchia. Tornando a una visione meno ispirata il gioco appare come un puzzle isometrico nel quale potremo manipolare l'ambiente e i sensi del nostro eroe per guidarlo verso la rivelazione finale. Altri dettagli al momento non ce ne sono, perciò vi lasciamo al video e al sito ufficiale, in attesa di scoprire maggiori informazioni su questo titolo che dal punto di vista visiva si dimostra già molto intrigante.
Fin dall'uscita di Slender: The Eight Pages abbiamo seguito i progetti paralleli ispirati dalla orrorifica creazione di Mark J. Hadley e ora il cerchio si chiude con Slender: The Arrival. Sviluppato da Blue Isle Studios in collaborazione con lo stesso Hadley, questo nuovo gioco sul mito di Slender promette un'atmosfera più intensa grazie a una grafica evoluta, nuovi nemici oltre allo spilungone senza volto e una storia più articolata rispetto a quella dell'originale, che semplicemente non c'era. Dal momento che il gioco sarà a pagamento, noi tutti ci auguriamo che Hadley riceva parte dell'incasso, dal momento che senza il suo solitario progetto, Slender: The Arrival sarebbe solo un incubo fatto una notte di tempesta dagli sviluppatori di Blue Isle Studios e subito dimenticato al mattino.
Il browser game gratuito della settimana è Kroc Le Vilain, un partecipante del Ludum Dare 25, piacevole da vedere, disponibile su Kongregate e con un'idea di fondo tanto originale quanto bizzarra. Nei panni di un boss di fine livello triste perché nessuno lo va ad ammazzare, dovremo infatti spaventare le nostre legioni di esseri malvagi per aiutare l'eroe di turno ad arrivare fino a noi e farci la pellaccia. In questo gioco il tempismo è tutto, perciò tenete il tempo e preparatevi ad accogliere a braccia aperte la vostra nemesi.
Il gioco della settimana
Il gioco di avventura e piattaforme con mondi generati proceduralmente più amato e odiato allo stesso tempo ha finalmente un seguito. A Valley Without Wind 2 è disponibile in versione beta su Steam con uno sconto del 60% sul pacchetto, che vi ricordiamo include anche il primo episodio, per il quale vi rimandiamo all'ispirata recensione del sommo Armani. Bene, le presentazioni le abbiamo fatte. In attesa di una recensione definitiva, e dal momento che molti nemici e migliorie saranno apportate alla beta da qui ai prossimi mesi, diamo giusto una sbirciata al nuovo mondo di Chris Park e soci. La prima novità riguarda le impostazioni iniziali sulla difficoltà del mondo di gioco, che ora toccano tre aspetti dell'avventura, la seconda invece la scelta del personaggio tra i tanti disponibili. Ognuno dei personaggi ha chiaramente statistiche diverse dagli altri e costituisce quindi una classe di base a parte. Subito dopo dobbiamo decidere anche la classe di magia del nostro eroe, ma qui viene il bello, perché prima di entrare in un nuovo mondo possiamo sempre decidere di cambiarla, aprendo così diverse possibilità strategiche. Anche il contesto narrativo è ora più guidato e coeso, dandoci un obiettivo ben definito e riferimenti precisi. Il nostro compito è guidare la ribellione e contenere l'avanzata del nemico sulla mappa strategica, una delle novità più interessanti di questo seguito.
Oltre all'aspetto esplorativo in stile - perdonateci la parolaccia - metroidvania, c'è quindi un gioco strategico a turni che si disputa appunto sulla mappa generale con visuale isometrica, dalla quale potremo decidere anche come impiegare le nostre risorse per costruire edifici utili alla causa dei ribelli. L'interfaccia di gioco somiglia molto a quella già vista nel precedente episodio ma è stata molto semplificata e migliorata per quanto riguarda la barra degli incantesimi. C'è inoltre una nuova caratteristica che riguarda il livello di forza delle magie, in base al quale possono respingersi tra di loro come solidi dotati di una fisica propria. Sembra complicato, e infatti se sommiamo tutti gli elementi non è facile padroneggiare il gioco, ma bisogna dire che A Valley Without Wind 2 si presenta come un libro che approfondisce sempre di più l'argomento: non è necessario leggere tutto subito, basta voltare pagina quando si è pronti. Per quanto riguarda l'aspetto grafico, se non avete amato lo stile del capitolo precedente non manderete giù neppure questo, che è una versione raffinata con disegni dei personaggi e dei nemici molto più dettagliati di quello già visto nel primo gioco. Solo i controlli ci sembra abbiano fatto un passo indietro, con inutili complicazioni sullo sparo in diagonale. È comunque presto per giudicare questo seguito, che crescerà ancora molto prima della versione finale e al quale abbiamo dato insieme a voi uno sguardo preliminare. In attesa del commento finale possiamo però affermare che quanto di meglio si era visto nel primo gioco è stato preso, migliorato ed espanso il più possibile, aggiungendo poi tutte le nuove idee e gli elementi di game design portanti che fanno di A Valley Without Wind 2 un gioco a se stante con dentro un'anima.
di Andrea Rubbini
Titolo: A Valley Without Wind 2
Sviluppatore: Arcen Games
Prezzo: 14.99 dollari
Sito di riferimento: Link
Da sapere per giocare al meglio: nel prezzo di A Valley Without Wind 2 è incluso anche il primo episodio della serie, mentre se avete già acquistato il primo episodio in passato, potete scaricare il seguito gratuitamente.
In attesa di conoscere maggiori dettagli sulla serie 8000 di AMD, che sarà presentata in questi giorni, non abbiamo molte novità da trattare in ambito puramente tecnologico. Ma, anche per celebrare l'ennesimo appena passato, perché non volgere, come facciamo di tanto in tanto, lo sguardo verso il passato? Però, questa volta, non ci concentreremo tanto sulla tecnologia in sé, quanto sulla percezione del mondo nei suoi confronti, percezione che ovviamente passa per un ingente quantitativo di pubblicità. Tanto per cominciare, pensate che le diete "digitali" siano nate con la Wii e con i sensori di movimento? Niente di più sbagliato. I programmi per calcolare bioritmi, calorie e quant'altro, come molti sanno, esistono da tempo e la presenza di questo tipo di programmi si è riflessa anche sulla percezione multimediale del computer. Tra i primi che hanno cercato di vendere computer parlando di peso, diete e body colorati c'è, paradossalmente, proprio Sony con una testimonial che, sostiene, ha perso 5 chilogrammi seguendo i consigli della macchina. Una macchina alla quale veniva conferito un intelletto fittizio, prendendo spunto dalla fantascienza letteraria e cinematografica, e che in questo modo riuscì ad aumentare il fascino della tecnologia informatica sostenendone l'espansione.
Ma torniamo alla summenzionata pubblicità che, nel disperato tentativo di rendere la tecnologia appetibile, ci ha offerto perle indimenticabili. Innanzitutto chi pensa che lo stile in campo tecnologico sia stato inventato da Apple, o sia comunque un fenomeno moderno, sbaglia di grosso. Ovviamente all'epoca l'obiettivo non era rendere cool il portatore della tecnologia ma l'oggetto tecnologico stesso, con gli informatici che venivano già identificati con i manager stile IBM e con i nerd di primo pelo.
Per cambiare questa percezione servivano, dunque, pubblicità più estrose da affiancare a quelle di stampo professionale. Una di queste, tra le centinaia sfornate negli anni '70 e '80, richiama addirittura Due Cuori in Affitto, il telefilm cult diventato celebre per l'ottimo Jack Ritter ma soprattutto per il peculiare rapporto a tre che coinvolgeva due giovani donzelle. Un'altro spot sfrutta invece il giovane che flirta spassionatamente con una donzella con un bel computer modello macchina da scrivere gigante sotto braccio. Non mancano poi killer application a sfondo sexy e PC da arredamento, a loro agio su una scrivania d'epoca, con un'avvenente e matura intellettuale a condire il tutto. Ma le pubblicità si sono avvalse anche di star vere e proprie con un paternale Bill Cosby che abbina computer e tepore casalingo, forte del suo ruolo di capo famiglia nella serie I Robinson. Anche noi italiani abbiamo seguito questo trend, soprattutto in televisione, anche se il gap, soprattutto temporale, ci ha regalato la gigioneria di Jovanotti e l'"ocio però" di Jerry Calà. In ogni caso non è stato un attore ma Bill Gates, fusione tra imprenditore e star informatica, a primeggiare sui testimonial incaricati di rendere il PC meno oscuro e serioso con un tentativo di fondere la professionalità del computer con un look rilassato e moderno. Il risultato è questa immagine, con il superman dell'informatica moderna che ci guarda in modo quasi lascivo mentre è sdraiato su una scrivania. Quasi peggio del celebre rap dedicato a MS-DOS 5 che a sua volta è stato talmente disturbante da ispirare una classica parodia in stile Youtube già nel 1998, quando Youtube ancora non esisteva. Per chiudere, però, ci affidiamo alla pubblicità del Commodore 64, sintesi futuribile di ignoranza, pubblicità, misticismo e accessibilità.
di Mattia Armani
Questa settimana la rubrica dedicata al mondo del crowd funding è particolarmente ricca di novità e proposte interessanti. Purtroppo dobbiamo iniziare parlando di un'iniziativa quantomeno dubbia. Tra le ultime raccolte aperte su Kickstarter da personaggi famosi dell'industria videoludica spicca Akaneiro: Demon Hunters di American McGee e la sua Spicy Horse. Perché parliamo di iniziativa dubbia? Be', il gioco è in sviluppo dal 2011 e ormai è entrato in open beta. Si tratta di un GDR d'azione free2play, anche se pare che il publisher voglia provare a farlo rientrare in un modello economico più tradizionale, praticamente finito e finanziato, che deve solo essere lanciato sul mercato. Perché allora tentare la via di Kickstarter, dove dovrebbero affacciarsi soltanto quei progetti in cerca di finanziamento dal basso? Per monetizzare sul nome del suo autore? Per difficoltà economiche dell'ultima ora? Non è chiaro, ma guardando le ricompense si nota che sono tutte legate a oggetti di gioco e altra roba bonus che poco ha a che fare con lo sviluppo in sé. Insomma, a prescindere da tutto, certe iniziative dovrebbero rimanere fuori da un sistema nato per permettere la realizzazione di progetti difficili da realizzare nel mercato tradizionale. Avete capito cosa vogliamo dire? Se la risposta è sì, non dategli un euro.
La prima, vera, novità di cui vogliamo parlarvi questa settimana è Crystal Kingdom, gioco di ruolo stile 16-bit con grafica alla Zelda (o alla Legend of Mana) che sembra fatto davvero bene. Purtroppo al momento di scrivere la raccolta è stagnante sui 1.510 dollari. Visto che è passato metà del tempo stabilito e poiché la cifra richiesta è elevata, ossia 55.000 dollari, dubitiamo che avrà successo. Peccato, perché all'apparenza si tratta di un ottimo progetto, con una grafica in pixel art di primissima fattura.
La seconda proposta è davvero particolarissima. Si tratta di una specie di simulatore di appuntamenti con risvolti erotici sviluppato da Obscura, una donna. La peculiarità del prodotto sta nel protagonista: uno studente di college gay. Coming Out On Top, questo il titolo del gioco, è già riuscito a raggiungere l'obiettivo dei 5.000 dollari richiesti dalla raccolta, andando ben oltre. Al momento di scrivere siamo a più di 25.000 dollari e alla fine mancano più di due settimane. Sembrerà paradossale dirlo, ma crediamo che questo sia il progetto perfetto per il crowd funding, visto che difficilmente avrebbe trovato finanziamenti in altri ambiti.
Veniamo ora a due progetti più classici. Il primo è il gioco di ruolo 3D per PC con mondo aperto Legends Of Dawn, titolo fantasy davvero promettente che mira a conquistare il pubblico dei videogiocatori più intransigenti quando si parla di giochi di ruolo, ossia gli amanti dei titoli anni '80/'90. Gli sviluppatori hanno richiesto soltanto 25.000 dollari per ultimarlo. In realtà il progetto è quasi chiso ed è approdato su Kickstarter solo per poter supportare lo sforzo finale di lancio sul mercato. Non va specificato che non si tratta di un caso affine a quello di Akaneiro di McGee: qui non ci sono publisher e grossi finanziamenti alle spalle, trattandosi di un titolo di nicchia e non certo adatto alle masse urlanti. Quindi un piccolo aiuto non potrà che fargli bene.
Il secondo progetto, sempre un gioco di ruolo, è Anima - Gate of Memories, un ambizioso action-GDR che merita l'attenzione di tutti gli appassionati del genere, soprattutto per via della qualità del character design e del materiale rilasciato finora. La raccolta chiede 90.000 dollari per concludersi con successo, ma finora ne sono stati dati 50 mila circa. Ce la faranno i nostri eroi? Chissà, visto che mancano solo dieci giorni alla fine...
Le ultime due novità di questa settimana, cui accenniamo rapidamente, sono Radio the Universe e Full Bore - An Underground Puzzle Adventure. Il primo è un GDR stile giapponese pieno di stile e con sequenze animate disegnate a mano. Il progetto è già ampiamente finanziato e dovete decidere solo se aiutarlo o meno a raggiungere i vari stretch goal, alcuni dei quali molto interessanti. Il secondo titolo è un puzzle game d'esplorazione con protagonista un cinghiale. Per certi aspetti ci ha ricordato i Rick Dangerous. Al successo della raccolta manca davvero un soffio. Che siate voi a dare la spinta propulsiva finale a questo titolo dal protagonista originalissimo? Volendo, potete provare la demo del gioco prima di decidere.
Chiudiamo la rubrica con due aggiornamenti. Il primo riguarda Elite: Dangerous, la cui raccolta fondi si è conclusa con successo. Le offerte per il titolo di Braben hanno superato il milione e mezzo di sterline. Non male dopo gli affanni avuti per raggiungere il finanziamento iniziale di 1.250.000 sterline, arrivato a pochi giorni dalla chiusura (proprio nel giorno del compleanno di Braben). Insomma, è ormai sicuro che avremo un nuovo Elite.
Il secondo aggiornamento riguarda l'avventura survival storica Meriwether: An American Epic. Al momento di scrivere questa rubrica il gioco ha raggiunto i 33.358 dollari, dei 35.000 richiesti. Quindi è possibile che cliccando sul link della raccolta la troviate conclusa con successo. Speriamo sinceramente che riesca a ottenere quanto richiesto, perché si tratta di un progetto che merita.
di Simone Tagliaferri
Guild Wars 2
Wintersday si è concluso, e ArenaNet ha tirato le somme su quest'ultimo evento festivo che sembra aver centrato numerosi bersagli. La community pare soddisfatta dai miglioramenti apportati alle meccaniche e alla rigidità dei contenuti, ma ci sono sempre quegli utenti che fanno il passo più lungo della gamba. In quel caso, gli sviluppatori hanno deciso di punirli, ma piuttosto di un bel mucchio di carbone, sotto l'albero si sono trovati un bel ban permanente. Ma cos'è successo, esattamente?
Beh, è successo che i giocatori hanno scoperto una combinazione di oggetti che, unita a uno dei materiali speciali ottenibili soltanto durante il Wintersday, generava una quantità pressoché infinita di Globe of Ectoplasm, uno dei componenti più importanti e costosi del gioco, sopratutto per quanto riguarda gli oggetti di alto livello. L'exploit è stato corretto in poco tempo, ma per i giocatori che ne hanno abusato non c'è stata nessuna pietà: non è la prima volta che ArenaNet ricorre a misure tanto estreme, come ricorderanno probabilmente i giocatori che hanno seguito il lancio e i primi giorni di Guild Wars 2. Già che c'era, il direttore Colin Johanson ne ha approfittato per fare gli auguri alla community sui forum e dare qualche indizio sui prossimi aggiornamenti. A quanto pare non ci sarà molto di cui parlare a gennaio, ma nei due mesi successivi vedremo delle patch ricche di contenuti, zone e oggetti. Johanson ha reiterato che eventuali nuove razze, professioni o regioni si vedranno soltanto negli aggiornamenti più corposi e che il team considera vere e proprie espansioni quelli che includono una buona quantità di contenuti in ogni settore del gioco.
Star Wars: The Old Republic
Anche BioWare ha augurato un felice 2013 ai suoi fan, con una lettera alla community che sottolinea, ancora una volta, i benefici di cui lo sfortunato Star Wars: The Old Republic ha goduto dopo il passaggio al modello free-to-play. "Il gioco è perfettamente in salute", dice il produttore Jeff Hickman, "e continua ad aumentare il numero di giocatori attivi".
Non ci sono numeri a dimostrarlo, e sulla questione gli analisti discordano: alcuni ritengono che la nuova soluzione non abbia giovato poi così tanto all'MMORPG, altri invece affermano completamente l'opposto. Chiaramente dovremo aspettare ancora qualche mese per sapere la verità, intanto possiamo goderci l'espansione Rise of the Hutt Cartel e l'imminente Update 1.7. Tra le aggiunte, Hickman parla dell'ennesima revisione di Ilum, di un bel po' di contenuti per i giocatori al massimo livello, modifiche a una certa area PvP e altro ancora. Per gli amanti del PvP, a proposito, non è previsto alcun mondo interamente dedicato; per quelli del PvE, invece, sono in arrivo le relazioni tra personaggi dello stesso sesso, un tormentone storico nei franchise BioWare che è stato molto discusso anche prima e dopo il lancio di The Old Republic. Peccato che all'inizio non sarà possibile coinvolgere i Companion: troppe variabili e linee di dialogo da aggiungere?
Defiance
Oh, una new entry in Expa che ti passa! Era da un po' che non succedeva, ma Defiance è un titolo da tenere d'occhio, e per tre validi motivi. Primo, è un gioco sviluppato in tandem con l'omonima serie televisiva che debutterà sulle reti televisive americane il prossimo aprile; per quanto possa sembrare azzardata, è una strategia interessante e poco utilizzata. Secondo, è un ibrido tra un MMO e uno sparatutto in terza persone: come funzioni non è ancora molto chiaro, ma peggio di Tabula Rasa certo non può essere.
E terzo, è sviluppato da Trion Worlds, gli stessi ragazzi del sorprendente e ottimo RIFT. Non ci è ben chiaro in che modo i due media interagiranno tra loro, ma la curiosità a questo punto è parecchia. Per queste ragioni, vale la pena iscriversi al primo giro di Beta previsto dal 18 al 20 gennaio prossimi. C'è da dire che questo round lo vincono i PC, dato che il test sarà dedicato tutto a loro nonostante il gioco sia in sviluppo anche per console. In questa fase della Beta i giocatori potranno esplorare la baia di San Francisco nel ruolo di un "ark hunter": questa professione, dice Trion, è un incrocio tra un cacciatore di tesori e un mercenario. Sarà possibile giocare l'intero tutorial, la mappa multigiocatore Waterfront e gli encounter all'aperto intitolati Shadow War e Arkfall. Ammettiamolo, in u mondo in cui le serie televisive iniziano e finiscono secondo il capriccio degli spettatori, questa per Trion è una scommessa rischiosa...
Aion
È da un po' che non parliamo di Aion, e con gli ultimi dettagli sull'aggiornamento alla versione 4.0 del client ci sembra proprio il momento opportuno per tornare sull'argomento. Purtroppo non sappiamo ancora quando la patch arriverà in occidente, ma adesso conosciamo la maggior parte dei suoi contenuti, a cominciare dalle nuove classi, Gunner e Bard.
Nei nuovi video rilasciati da NCSoft, possiamo ammirare alcuni nuovi scenari nell'inedita regione di Katalam, che faranno da sfondo a tutta una serie di nuove attività sia PvE che PvP, come gli assedi a città e fortezze: quest'ultime, in particolare, permetteranno alla fazione che le controlla di esplorare un dungeon speciale. Con l'aggiornamento 4.0 verranno anche aggiunti svariati dungeon istanziati, tra i quali spiccano Underground Katalam, Lunadium e il raid per dodici giocatori intitolato Katalamize. L'aggiornamento darà anche una bella ritoccata all'interfaccia, a cominciare dalla creazione del personaggio, e agli arsenali delle classi, che potranno ora vantare delle nuove abilità chiamate "intensity" che possono essere caricate e rilasciate a vari livelli di potenza. Insomma, se siete ancora dei fan di Atreia, non c'è ragione per non tenere d'occhio i prossimi sviluppi.
di Christian La Via Colli