La demo di una quindicina di minuti che abbiamo visto, i primi scampoli di gameplay di Battlefield 4, ci ha detto molte cose contemporaneamente. DICE, innanzitutto, ha lavorato per realizzare la nuova iterazione del suo motore, dandoci una spettacolare dimostrazione di quello che il Frostbite 3 è in grado di fare. Un assaggio di next gen che intende fissare nella mente dei giocatori un benchmark visivo di riferimento. Il gioco, ci ha spiegato il produttore esecutivo Patrick Bach, vuole però mettere questa tecnologia innanzitutto al servizio della narrazione, creando situazioni credibili e toccanti. Sia a livello di accadimenti macroscopici, quindi dell'intreccio narrativo da film d'azione, sia per quanto riguarda le interazioni tra i personaggi, più credibili e complesse che in passato. La giocabilità, infine, intende allontanarsi da una progressione unicamente lineare per dare maggior libertà di scelta pur in un contesto che non rinuncia certo ad una messinscena cinematografica. Ambizioni che non lasciano molti dubbi: questo per Electronic Arts sarà il titolo più importante del 2013, il cavallo di battaglia nell'anno di svolta tra due generazioni di hardware.
Sott'acqua
Nella sala Imax del Metreon Theater di San Francisco le luci si spengono e le prime, confuse immagini vengono scandite da Total Eclipse of the Hearth di Bonnie Tyler. Un piccolo team di quattro soldati lotta sottosopra per fuggire da un'auto che si inabissa sott'acqua. I secondi passano rapidi mentre diventa chiaro che la scelta più ovvia, infrangere il vetro e fuggire finché si è in tempo, vuole anche dire lasciare indietro il compagno di squadra ferito.
Al culmine della tensione lo schermo sfuma e le immagini ci riportano ad una ventina di minuti prima: il protagonista, quantomeno di questo prologo, è tale Recker e i primi istanti in soggettiva del gioco li spende a percorrere i corridoi di un edificio fatiscente. La luce che filtra e i drappi che sventolano dalle finestre mettono in evidenza un comparto tecnico lontano dall'attuale generazione di console, capace anche di porre una certa distanza tra sé e quanto fatto vedere da Battlefield 3. Fatti saltare i pannelli che coprivano una finestra, abbiamo anche un riferimento geografico, sappiamo dove ci troviamo: le Flame Towers di Baku, in Azerbaijan, svettano sullo sfondo come monumento del benessere che una parte della popolazione locale ha ottenuto grazie al petrolio nascosto nel sottosuolo, mentre la periferia prende fuoco sotto i colpi dei nostri fucili e di quelli dei nemici apparsi all'improvviso.
Un paio di granate fanno saltare per aria la fila di macchine posteggiate a bordo strada mentre un'altra, finita all'angolo di un ristorante, sventra i muri di cemento armato lasciando esposta l'anima d'acciaio nascosta sotto lo spesso strato di calcestruzzo. Pochi minuti e il nostro gruppetto di soldati, impegnati in una missione che rivela presto il coinvolgimento dei russi, si ritrovano in viaggio verso un cantiere edile fuori città, il luogo dove si trova l'enorme palazzo scelto per l'estrazione in elicottero. Ma la fine della loro missione si rivela presto l'inizio della fuga...
Caduta
La scena al cantiere è stata senza dubbio la più spettacolare dell'intera demo di Battlefield 4. L'orizzonte visivo è eccezionale, la polvere che si alza da terra mossa magnificamente e in pochi secondi lo schermo si riempie di nemici. Anziché affrontarli direttamente, chi gioca preferisce sfondare delle barriere con il fucile a pompa così da aggirare gli avversari e coglierli di sorpresa.
Saliti su una jeep, i nostri si spostano in una posizione che gli permette di far fuoco con la torretta montata sulla scocca della macchina verso gli obiettivi sottostanti: ancora esplosioni, ancora effetti di fuoco e fiamme da lasciare a bocca aperta. Questa è anche la dimostrazione che DICE intende rendere il fluire dell'azione meno vincolato, con ambienti un po' più aperti e soprattutto qualche possibile approccio extra ai nemici sparsi sul campo di battaglia. Bach ha detto che è intenzione del team di sviluppo rendere la presenza dei compagni di squadra più credibile, anche mediante la possibilità di impartire ordini basilari di fuoco e movimento, dando in single player la stessa sensazione di coinvolgimento che spesso si ottiene solo giocando in multiplayer. In particolare, durante lo scontro a fuoco nel cantiere abbiamo notato il protagonista ordinare ai suoi compagni di fare del fuoco di soppressione con un risultato piuttosto interessante. La sfida è trovare il giusto equilibrio tra una giocabilità che non si riduca ad una corsa su binari, e scene più guidate dall'elevato impatto emotivo.
La scalata verso la cima dell'edificio in costruzione scelto per l'estrazione è scossa dall'arrivo di un elicottero Havoc nemico: una pioggia di proiettili di grosso calibro interrompe anzitempo l'ascesa dell'ascensore su cui il giocatore e i sui compagni controllati dall'intelligenza artificiale si trovano, lasciando l'unica opzione delle scale. Quando, arrivati in cima al palazzo, l'abbattimento del velivolo pronto a raccoglierci provoca il collasso dell'intera struttura, non ci sono alternative se non lasciarsi scivolare verso terra e sperare in un appiglio che ci salvi dallo schianto. La rocambolesca caduta si conclude con qualche graffio, per noi, e una gamba intrappolata per il capitano Dunn. Mentre osserviamo le ottime animazioni e le superfici iper definite disegnate tutte attorno, già un marchio di fabbrica del Frostbite Engine, siamo spettatori della scena che vede recidere di netto l'arto bloccato e la seguente fuga in macchina tra i pozzi di petrolio che affollano la costa attorno a Baku. Quello che succede poco dopo ci riporta all'inizio della nostra dimostrazione. La fine del prologo ma l'inizio di un'avventura più complessa, a quanto pare, che stando ai pochi indizi forniti dovrebbe presto rivolgere il proprio sguardo verso oriente, in direzione della Cina.
Ci sono tanti suggerimenti nascosti nella prima dimostrazione pubblica di Battlefield 4, come l'evoluzione del sistema di obiettivi interni e di confronto dei risultati ottenuti sul campo di battaglia dagli amici, che sembra potenziare ulteriormente quanto già visto in altri giochi Electronic Arts. Una prova di forza breve ma intensa che ha messo assieme narrazione e personaggi con giocabilità e tecnica. Su schermo in pochi minuti si sono alternate armi, mezzi, esplosioni, uccisioni e drammatici colpi di scena. Siamo rimasti ben impressionati, non ci sono dubbi a riguardo, e per quanto la demo sia stata sintetica ha segnato uno stacco netto con il passato. Come anticipato non sappiamo per quali piattaforme verrà pubblicato il gioco, ma è probabile che oltre alla versione PC vengano rilasciate sia quelle per l'attuale generazione di console che per la prossima. Per ora bisogna accontentarsi di questo primissimo sguardo, ma siamo certi che avremo modo di aggiornarvi con nuove impressione e dettagli molto, molto a breve.
CERTEZZE
- Frostbite 3 tecnicamente impressionante
- Spettacolare fluire dell'azione
- Idee interessanti per migliorare la giocabilità
DUBBI
- Ancora non sappiamo le piattaforme di riferimento
- Restano tanti misteri, tra cui quello legati al nuovo multiplayer