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M'illudo d'immenso

Un classico assoluto dell'era 16-bit rivive in un remake ad opera di Sega

PROVATO di Fabio Palmisano   —   16/06/2013

Da tempo si parlava di questo Castle of Illusion starring Mickey Mouse, rifacimento di un omonimo platform uscito nel 1990 per Mega Drive e successivamente per Master System e Game Gear: l'E3 di Los Angeles ci ha concesso finalmente la possibilità di provarlo, per capire se c'è la possibilità che la nuova edizione possa perlomeno avvicinarsi alle stellari vette qualitative per le quali l'originale viene ancora ricordato al giorno d'oggi. Ecco le nostre impressioni a riguardo.

Remake con sentimento

Di sicuro questo remake di Castle of Illusion starring Mickey Mouse nasce sotto una buona stella, potendo contare sulla supervisione di Emiko Yamamoto (game director del titolo per Mega Drive) e sulle musiche dell'ex compositore Rare Grant Kirkhope.

M'illudo d'immenso

Sega inoltre ci ha tenuto a sottolineare che non si tratta di un mero riadattamento grafico, quanto piuttosto di un rifacimento a tutto tondo, con livelli che si ispirano alle ambientazioni ed alle strutture degli originali ma integrati con diverse concessioni alla modernità e con una buona quantità di extra aggiunti apposta per l'occasione. La breve demo installata all'interno dello stand Sega si apriva infatti con una sezione completamente in 3D ambientata nella sala principale del castello, di fatto un vero e proprio atrio da cui accedere a tutta una serie di porte che conducevano ai singoli stage: basta aprirne una per ritrovarsi in un clima molto più familiare ai fan della serie, con l'azione che si sviluppa su un piano bidimensionale e Topolino che si dedica ad attività classiche quali saltare da una piattaforma all'altra, eliminare nemici e raccogliere bonus e gemme. Nel tentativo di rendere un po' più snello il gameplay rispetto all'originale, l'attacco principale del protagonista (la celeberrima "culata") è stato leggermente modificato: se su Mega Drive era necessario premere due volte il tasto del salto per colpire i nemici, qui è sufficiente atterrargli sopra. Gli integralisti non devono però allarmarsi, perché questa piccola semplificazione non sembra essere l'avvisaglia di un gioco troppo facile: in effetti, la sezione oggetto della demo si è rivelata abbastanza arcigna, lasciando ben sperare gli amanti della sfida che comunque nel prodotto finale troveranno diversi livelli di difficoltà con cui confrontarsi. A voler cercare il pelo nell'uovo, parte dell'impegno richiesto a portare a termine lo stage ci è parso provenire non tanto dal level design, quanto piuttosto da un sistema di controllo non sempre affidabilissimo, specialmente per ciò che concerne i salti.

M'illudo d'immenso

Qualche incertezza arriva anche dal comparto tecnico ed artistico, entrambi suscettibili ad alcune critiche che però ci auguriamo siano figlie della versione arretrata della versione mostrata in fiera: il passaggio alla grafica poligonale ha ammodernato il look del titolo ma sembra avergli tolto un po' del feeling originale, mantenuto perlomeno in parte da elementi quali le eccellenti animazioni di Topolino ed il design senza tempo dei personaggi secondari. Previsto per la seconda parte dell'anno sui principali canali di digital delivery, Castle of Illusion starring Mickey Mouse potrebbe rappresentare una buona chance per i nostalgici di ripercorrere il viale dei ricordi e soprattutto per i giocatori più giovani di fare la conoscenza di un titolo che ha fatto la storia: tutto sta nel vedere come sarà il lavoro finale di Sega ed anche a che prezzo il titolo verrà messo in vendita.

CERTEZZE

  • Remake di uno dei migliori platform di sempre
  • Qualche piccola concessione alla modernità
  • Gli elementi fondamentali dovrebbero essere mantenuti

DUBBI

  • Sistema di controllo non perfetto
  • Qualche difetto estetico di troppo
  • Il fattore prezzo sarà molto importante