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Professione infiltrato

Il nostro provato sulla nuova avventura di Sam Fisher; i terroristi hanno le ore contate

PROVATO di Dario Rossi   —   29/07/2013
Tom Clancy's Splinter Cell: Blacklist
Tom Clancy's Splinter Cell: Blacklist
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Si presenta con un compito non facile Splinter Cell: Blacklist, quello di incontrare sia i gusti di chi ha apprezzato il precedente Conviction che quelli degli estimatori delle meccaniche stealth dei primi episodi. Ubisoft sembra però aver fatto le cose in grande per questo sesto capitolo della serie di Tom Clancy, mettendo tutto in mano alla filiale di Toronto guidata dalla talentuosa Jade Raymond. Numeri non indifferenti per una produzione che dimostra il desiderio di tornare ai fasti degli esordi. Abbiamo ricevuto in redazione un codice preview comprensivo dei primi quattro capitoli della campagna per singolo giocatore; seguiteci per scoprire le nostre impressioni.

Il ritorno di Sam Fisher

Sam Fisher è tornato in azione insieme a un gruppo di vecchi e nuovi colleghi, mentre la storia prosegue gli eventi narrati nei precedenti episodi attraverso una nutrita serie di cutscene realizzate col motore di gioco. L'impronta cinematografica è forte fin dall'inizio, dove in una spettacolare sequenza assistiamo al sanguinario attacco di un gruppo terroristico. È solo la punta dell'iceberg: la strage rappresenta l'antipasto di una serie di attentati che il nostro agente dovrà scongiurare attraverso numerose missioni ambientate in tutto il mondo. A bordo del tecnologico aeroplano Paladin, una spettacolare zona franca che assume il ruolo di hub tra le missioni, siamo liberi di gestire le varie componenti del gioco in maniera molto simile a quanto visto in Iron Brigade di Double Fine.

Professione infiltrato

La campagna per giocatore singolo, la co-op, il multiplayer e una modalità misteriosa sono tutte disponibili senza soluzioni di continuità nel pannello centrale dell'aereo, in modo da creare un'esperienza unica. Il briefing invece sembra prendere idee in casa, nello specifico da Ghost Recon: Future Soldier, con una lunga serie di attrezzature e gadget tecnologici da scegliere con attenzione. Si parte dalle granate ai fucili di assalto, telecamere adesive da attaccare al soffitto per scrutare l'ambiente, droni telecomandati, visori a infrarossi o addirittura dotati di sonar, ordigni stordenti o mine di prossimità. Il materiale è tanto e molto costoso, andando a legarsi con la caratteristica più interessante di Blacklist: la presenza di tre distinti profili, Ghost, Panther e Assault, che rappresentano la tipologia di approccio dal puro stealth allo scontro diretto. Il gioco valuta le azioni intraprese durante la missione, ripagandole con valuta interna in base al rating assegnato. In linea di massima si viene premiati molto generosamente prediligendo una linea a basso profilo, ma il giocatore è libero di fare quello che vuole, compresa la scelta di stordire o uccidere i nemici. Armi e accessori vengono selezionati attraverso il classico menu a ghiera richiamabile con la croce direzionale.

Splinter Cell: Blacklist unisce passato e presente guardando al futuro

Around the World

Lo stesso Paladin è soggetto a vari upgrade che si traducono in ulteriori vantaggi in gioco. L'idea dell'aereo hub ci è piaciuta molto ed è un buon pretesto per aggiungere elementi della storia, come il rapporto tra Sam e la figlia Sarah. Ubisoft ha addirittura inserito un sistema di ranking online dove possiamo confrontare i nostri risultati con quelli dei giocatori in tutto il mondo. Dopo un breve tutorial ci siamo trovati ad affrontare il primo livello, ambientato in Libia, dove dovevamo prelevare l'informatore Andriy Kobin, tenuto prigioniero in una minacciosa Bengasi. Graficamente Ubisoft Toronto ha spremuto al massimo la corrente generazione di console, ormai al tramonto, dimostrando però che ci sono ancora delle carte da giocare. Oltre al carico poligonale e alla miriade di effetti, come lo shading sulle texture, ci hanno particolarmente colpito le animazioni di Sam e i nemici: decisamente realistiche le movenze e le mosse evasive grazie all'ottimo lavoro sul motion capture.

Professione infiltrato

Nonostante qualche sporadica incertezza nei controlli e alcune sbavature dell'intelligenza artificiale, l'azione allestita è sempre elegante, sfruttando una rappresentazione visiva avveniristica che richiama ancora Future Soldier piuttosto che il precedente Conviction, con informazioni proiettate olograficamente sugli oggetti. La seconda missione mostrava quanto già visto nelle conferenze di presentazione, con una suggestiva locazione irachena introdotta da una breve sessione di cecchinaggio e dotata anche di (elementari) sezioni platform. La varietà di sicuro non sembra mancare, come dimostrano le missioni a tempo della parte successiva, ambientata a Chicago, fino a una gigantesca magione che ospitava una ricca serie di colpi di scena, tanto da ricordare la saga di Hitman. In questa occasione abbiamo avuto modo di usare il drone telecomandato citato precedentemente, un gadget che apre un autentico minigioco dove dobbiamo guidare il dispositivo attraverso angusti passaggi.

Professione infiltrato

L'aspetto più apprezzabile del titolo è proprio la libertà offerta nell'affrontare le missioni: ognuno può trovare il proprio stile grazie a un level design sempre aperto all'improvvisazione, mentre i quattro livelli di difficoltà offrono una sfida calibrata su ogni esigenza. La quantità industriale di gadget stimola poi la varietà degli approcci, così come il sistema di ranking che agevola considerevolmente la rigiocabilità dei livelli. Splinter Cell: Blacklist è quindi in grado di unire passato e presente, guardando al futuro. Il codice era completamente in inglese, ma la versione nei negozi godrà di un completo doppiaggio italiano, compresa la presenza di Luca Ward come voce ufficiale di Sam Fisher. Vi diamo appuntamento alla nostra recensione per stabilire la bontà del prodotto finale, incluse le modalità multiplayer online bloccate in questo preview code, ma le premesse per un ritorno in grande stile sembrano esserci davvero tutte.

CERTEZZE

  • Ottimo impatto grafico
  • Azzeccato mix di stealth e azione
  • Il Paladin

DUBBI

  • Qualche incertezza dell'intelligenza artificiale
  • Maggiormente permissivo rispetto ai primi episodi
  • Da valutare completamente le modalità co-op e online