Gli appassionati occasionali delle due ruote se sottoposti alla domanda "cosa rappresentano, per voi, le corse di moto?" risponderanno: "Per noi le moto sono la MotoGP e Valentino Rossi". Pochi, anzi pochissimi risponderanno che le moto non sono solo due ruote che scorrono lungo una striscia di asfalto, ma anche quelle che creano solchi nel fango, volano e fanno sognare gli italiani con Antonio Cairoli (7 volte campione del mondo) e la sua mitica #222. Milestone, finalmente, propone un titolo che vanta la licenza ufficiale per la stagione 2013 del Motocross, comprensiva delle due categorie partecipanti: MX1 e MX2. Le differenze sostanziali sono la presenza di moto a 2 e 4 tempi con cilindrate differenti oltre, ovviamente, ai circuiti ufficiali che sono, in tutto, 14. Questi ultimi sono realizzati ottimamente e saremo in grado di affrontare praticamente tutte le prove del mondiale 2013 sparse per il mondo passando anche dall'Italia con Maggiora. Il comparto grafico si difende bene: le moto e i piloti sono ben realizzati e si può apprezzare il lavoro fatto dai Milestone per rendere i movimenti dei centauri più fluidi e realistici possibili. I tracciati sono di ottima fattura e fedeli alle controparti reali. Inoltre, per la prima volta, sembra che data la tipologia della simulazione si possa usare la telecamera on board senza grosse difficoltà vista la mancanza di pieghe gomito a terra. Insomma, una sfida nella sfida!
Milestone propone un titolo che vanta la licenza ufficiale per la stagione 2013 del Motocross
Solchi nel terreno
La struttura di MXGP è classica e ricalca in modo fedele quella di MotoGP 13: avremo la possibilità di correre una gara rapida, un week end completo, sfidare il tempo in giri cronometrati per poi arrivare alla carriera, punta di diamante dei titoli targati Milestone. Questa ci permetterà di vestire i panni del nostro pilota personale e di crescere nel mondo del motocross. La parte online, per ovvie ragioni, non è stata ancora testata. La cosa che più di tutte ci ha incuriosito è stata constatare il livello di simulazione e quanto fosse complesso correre su terra. All'inizio le cose sembrano facili: la moto non è impegnativa e si riesce, quasi sempre, a completare una serie di giri senza combinare disastri. Insomma, il primo impatto fa pensare ad un titolo semplice, molto più del suo fratello su pista. Niente di più sbagliato. Le cose cominciano a delinearsi nel momento in cui si prova la prima gara contro l'intelligenza artificiale: anche a livello basso le moto avversarie "volano" in tutti i sensi e si realizza quanto piano stessimo andando nelle sessioni in solitaria. Da queste situazioni si capisce come MXGP sia molto più tecnico e profondo di quanto si possa immaginare. Basti pensare ad un elemento dinamico introdotto dalla software house milanese: i solchi che si vengono a creare durante i vari giri, man mano che si percorrono.
I classici "binari" che vengono lasciati dal passaggio delle moto. Ebbene, questi binari bisogna imparare ad usarli per uscire dalle curve il più velocemente possibile. Sbagliare a sfruttarli può portare a perdite di tempo e cadute. Essendo dinamici, però, variano di giro in giro fino a stabilizzarsi. Questo significa che ogni pista, in ogni gara, può variare leggermente, aumentando così il livello di difficoltà. Tutto questo tenendo sotto controllo l'acceleratore, per evitare di dare gas troppo presto provocando così una sbandata con conseguente caduta e gestendo i freni, volendo anche separatamente, per un ingresso di curva perfetto. Altra componente che potrebbe mettere in difficoltà i piloti virtuali è eseguire uno scrub perfetto. Questa è una tecnica che serve per minimizzare la durata di un salto (saltare troppo corto rischia di "spezzare" il ritmo tra i vari salti, saltare lunghi rischia di farvi arrivare troppo a ridosso di una curva oltre a farvi correre il rischio di cadere). Eseguirla nel modo corretto sarà un grosso vantaggio in termini di tempi sul giro e di possibilità di vittoria.
Tecnica di guida
Tecnicamente, quindi, MXGP: The Official Motocross Videogame si attesta su un buon livello e garantirà parecchie ore di divertimento e sfide. Sempre parlando di tecnica, il setup delle moto permette di intervenire su tre parametri: sospensioni, freni e marce che andranno ad influenzare il comportamento della moto nei vari tracciati. Come suo "fratello" su pista, anche MXGP prevede il controllo totale sugli spostamenti del corpo del pilota. In questo caso sarà molto importante, anche più che su MotoGP, averne la completa padronanza. Questo per evitare rovinose cadute, per migliorare l'uscita di curva e, come scritto sopra, affinare la tecnica prima di un salto. Una mancanza riscontrata sinora, se così vogliamo chiamarla, non è un problema legato a MXGP, ma a tutti i simulatori di corse su due ruote: quella di una periferica dedicata degna di queste discipline, che si fa sentire. L'unico rimedio è utilizzare un joypad (nella prova abbiamo guidato con un pad dell'Xbox 360) e adeguarsi. Questo, però, non va ad inficiare il lavoro svolto da Milestone e siamo certi che questo titolo potrà dire la sua in un mercato affamato di questa tipologia di simulazioni.
CERTEZZE
- Dinamicità delle gare grazie al fondo della pista che si modifica
- Licenza ufficiale che ci fa guidare su piste e moto ufficiali
DUBBI
- Resa della grafica ambientale migliorabile