Facciamo finta per un momento che i pezzi degli scacchi siano vivi e costretti a seguire rigide regole a causa di un incantesimo. Secoli di partite durante le quali l'alfiere muove in diagonale e il cavallo traccia una L. Pensate alla frustrazione e all'odio della regina costretta a soccombere davanti a uno scaltro pedone. Poi immaginate che tutto d'un tratto il maleficio si annulli e i pezzi, finalmente liberi, possano scatenarsi in una carneficina senza quartiere. Non più caselle bianche e nere, ma un'unica tavola rosso sangue con teste decapitate e cadaveri ammassati. Questo è Rooks Keep: un'arena dove a darsi battaglia sono i pezzi degli scacchi. Per il momento il gioco è in accesso anticipato ma, stando alle dichiarazioni degli sviluppatori su Steam, si tratta della versione finale. Mancano solo le rifiniture e i bilanciamenti che si renderanno necessari dopo questi mesi di prova. Siamo perciò pronti a rovesciare la scatola degli scacchi e a guardarli da vicino mentre se le danno senza pietà.
Rooks Keep semina l'anarchia fra gli scacchi e li trascina dentro arene di brutali duelli
Nessuno è al sicuro
Se volete restare vivi, dovete combattere. Ogni classe ha due tipi di attacco, uno normale e uno potente, oltre a un'abilità speciale che varia da una classe all'altra. Per difenderci dagli attacchi normali è sufficiente parare, mentre gli attacchi potenti superano in parte le nostre difese, ma sono più lenti, e pertanto espongono al rischio di rapide ritorsioni.
Considerando che ogni tipo di attacco illumina l'arma di un colore diverso poco prima di andare a segno, possiamo scegliere la risposta migliore con una sola occhiata. Per esempio, davanti a un colpo possente sarebbe meglio rispondere con una deviata, che fra l'altro aumenta la nostra velocità di risposta. Oppure schivare con un lungo balzo. Altre possibilità non ci sono. Sebbene sulla carta sembri molto intrigante, in realtà il sistema di gioco è poco soddisfacente, soprattutto se cercate duelli accesi dove mettere a segno attacchi di fino. La reazione ai comandi non è istantanea e, nella mischia, il fato sembra avere un'influenza determinante sull'esito degli scontri. Capita di vincere qualche confronto usando un minimo di attenzione, ma bisogna essere rapidi, perché altri giocatori di sicuro sono sul punto di piombarci alle spalle o potrebbero colpire da lontano, vanificando i nostri sforzi. A volte scappare sembra l'opzione migliore, ma il gioco non è in prima persona, e di agganciare i bersagli non se ne parla neppure. Ciò significa che dobbiamo orientare contemporaneamente una levetta per muoverci e un'altra per puntare la telecamera, con risultati spesso disastrosi, specialmente se diamo le spalle al nemico. Per il momento, quindi, se è la strategia che cercate, potreste rimanere delusi. Rooks Keep ha infatti uno spiccato animo arcade. Si corre in continuazione e si menano fendenti a destra e a manca. Purtroppo, però, il sistema di gioco è poco coinvolgente e neppure vincendo una partita in modalità Last Man Standing si provano grandi emozioni. L'impressione è che Rooks Keep voglia premiare tutti. Piuttosto che avere trionfato, ci siamo divertiti tutti insieme a fare una gran confusione. Questo round lo abbiamo vinto noi, il prossimo toccherà a un altro. La competizione non sembra entrare mai in gioco, soprattutto nella modalità Conversion. Ma a voi tutto questo non interessa. Voi volete sapere degli scacchi. Va bene; prima però lasciateci spendere due parole sulle altre modalità di gioco.
Morto un re se ne sceglie un altro
Rooks Keep ha un motore solido e fluido, e gira veloce senza incertezze. Le modalità di gioco classiche sono Deathmatch, Deathmatch a squadre e Last Man Standing. Per chi non le conoscesse, si tratta di ammazzare gli altri giocatori, tutti contro tutti, a squadre, o a eliminazione. Ognuna delle modalità di gioco si risolve comunque in una grande mischia centrale, che in pochi secondi diventa un'orgia di sangue e mutilazioni. Tutto quel rosso fa molta scena, soprattutto con i poteri dei personaggi in azione.
Anziché una sola classe, infatti, abbiamo a disposizione tutti i pezzi della scacchiera, ciascuno con i propri poteri. All'inizio possiamo solo scegliere i pezzi più deboli, poi, grazie ai punti guadagnati con le uccisioni, si sbloccano nuove classi e abilità da comprare. Purtroppo l'acquisto di nuove abilità avviene nel corso del gioco, con il rischio che qualcuno ci decapiti al volo. Sparsi sulle mappe ci sono infine diversi potenziamenti disponibili per chiunque. A volte si fatica a distinguere i colori delle squadre sui modelli delle classi, e ci è capitato di inseguire per mezza mappa una creatura che in realtà lottava insieme a noi. Nello spirito rilassato della beta, questo siparietto ha solo aumentato il livello di ilarità generale. E a proposito di risate, la modalità Conversion sembra pensata solo per divertirsi senza né vinti né vincitori. Succede infatti che i nemici uccisi entrino a fare parte della nostra squadra. C'è quindi un via vai di membri fino a che in gioco non rimane una sola squadra con tutti i pezzi dello stesso colore. Alla fine non è molto chiaro se dobbiamo gioire perché siamo comunque usciti vittoriosi o rattristarci del fatto che magari ha perso il nostro colore di partenza. Le partite sono tutte molto veloci e non si può mai stare fermi, perché parte subito un contatore che ci intima di muoverci, pena la morte. Il caos è insomma assicurato.
Ma veniamo finalmente agli scacchi. Come per le altre modalità di gioco, ci sono solo due eserciti disponibili, diversi fra loro per abilità. Il gioco classico degli scacchi lo conoscete tutti, e Rooks Keep promette di incorporare anche motori per gli scacchi di terze parti. La vera novità sono gli scacchi in combattimento. In queste partite, quando un pezzo occupa la casella di un pezzo avversario, deve affrontarlo in duello per il controllo di quella casella. Purtroppo questi scontri sono i più deludenti. Quasi sempre il pezzo più forte vince, ma soprattutto l'area di combattimento è troppo limitata per dare un qualche spessore al duello. Contro l'intelligenza artificiale, poi, non è raro che solo con alfiere e regina si riesca in pochi turni a sfoltire l'esercito avversario senza nessuna reale strategia. Bisognerà comunque provare questa modalità a fondo contro altri giocatori, anche se già così ci appare molto più interessante sulla carta che nei fatti. Nel suo insieme Rooks Keep non è male, ma preferiamo sconsigliarvelo, almeno finché rimane in accesso anticipato. Tolti i fiumi di sangue, che coprono per un po' le lacune del gioco, rimane un prodotto venduto a prezzo pieno, del quale però bisogna ancora verificare i bilanciamenti finali e l'approccio della comunità dei giocatori alle diverse modalità di gioco. Non ci sono quindi buoni motivi per comprarlo ora. Meglio aspettare la recensione e scoprire se davvero fa per voi.
Conclusioni
PRO
- Solido e rifinito
- Gli scacchi che combattono
- Per fare della baraonda è ottimo
- Concetto di gioco originale
CONTRO
- Poco competitivo per essere un'arena
- Gli scontri non danno grande soddisfazione
- Intelligenza artificiale facile da battere
- Bilanciamenti e comunità dei giocatori ancora da verificare