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M'illumino d'inchiostro

Nintendo prova a riscrivere i canoni tradizionali degli shooter online con trovate innovative e... calamari

PROVATO di Marco Perri   —   13/05/2015
Splatoon
Splatoon
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La fine di Maggio è dietro l'angolo e reca in dote il prossimo pargolo su cui Kyoto punta tantissimo. Siamo stati per settimane li, alla finestra, in attesa, consci di un potenziale rivelato meno di un anno fa in quel di Los Angeles e a più riprese dipanato tra retroscena e Direct dedicati. Splatoon sta arrivando, per alcuni fortunati è già qui, seppur in un'edizione pre-lancio che non ci permetterà di portare dietro i salvataggi nella versione in vendita. Poco male, in fondo questo è un titolo che rappresenta il primo approccio di Kyoto agli sparatutto online; dobbiamo quantomeno sentirci un po' privilegiati nel vivere un momento unico, ci spingiamo nel definirlo addirittura storico. Sappiate che Splatoon nacque per caso, Miyamoto nemmeno lo voleva; se tra pochi giorni saremo li, nella trincea colorata, a spruzzarci litri di inchiostro, lo dovrete solo a Nogami e alla sua tenacia nel dimostrare la bontà del progetto. Che ne ha decisamente: una nuova proprietà intellettuale di Nintendo basata quasi esclusivamente sul gettare giocatori in mischie online non poteva non avere come protagonisti personaggi carismatici quanto fumettosi, colorati quanto bizzarri ma comunque funzionali al gameplay. Calamari? Sembra curioso, ma con un già promesso supporto DLC gratuito a rimpolparne una certa modestia quantitativa al day-one, vi stiamo per spiegare come e perché la singolare scelta può trasformarsi in un asso nella manica a lungo termine per Wii U.

Veloce, divertente, colorato e più profondo di quanto appaia: Splatoon sembra promettere bene!

Calamari solitari

Lo confermiamo liberandoci subito da quello stesso fardello che attanaglia la dirigenza Nintendo a ogni nuova uscita di peso: il GamePad è l'accessorio ideale per Splatoon e non potrete farne a meno, volente o nolente. Il motivo è presto detto: il team ha optato per inserire sullo schermo ausiliario le informazioni necessarie e al contempo idealmente consultabili con click sul resistivo. Tutto ciò che è equipaggiamento è a portata di dito così come la mappa dell'hub centrale che funge allo stesso tempo da menù e piazza colma di altri Inklings.

M'illumino d'inchiostro

Ma di tutte queste nozioni avrete tempo di leggerne ampiamente in fase di recensione; il nostro interesse, ora , è gettare luce su come funzionino quelli che a conti fatti sono i tre capisaldi del pacchetto Splatoon: partite online, scontro 1 contro 1 e campagna in singolo. Iniziamo da questo ultimo punto, vi va? Lo avevano chiesto in molti, Nintendo l'ha concessa: un'avventura in singolo che motivasse anche i meno avvezzi a pane e rete. Abbiamo trascorso un paio d'ore in compagnia del nostro personaggio, creato al volo con un editor piuttosto immediato, imparando a conoscere l'arte di essere un calamaro bipede. Le prime fasi del singolo fungono da tutorial, alternando una struttura a piccole sezioni separate stile Super Mario Galaxy in cui affrontare l'ostacolo di turno a momenti di puro level design in cui utilizzare l'inchiostro per avanzare, azionare meccanismi e spugne giganti. EAD 2 non esagera, proponendo un approccio estremamente moderato, lasciando compiere con calma i primi passi in questo nuovo mondo. Tradotto: i primi livelli sono decisamente facili. Naturalmente, il consiglio è disabilitare la mira con accelerometro e affidarsi agli analogici; appurato ciò, siamo sicuri che anche la campagna in singolo, evidente quanto magnanimo riempitivo, riuscirà a darci delle soddisfazioni, boss inclusi. Ci rimane solo da valutarne la longevità, visto che per ora l'unico collezionabile nascosto negli schemi sembra essere un papiro che spiega la storia dell'ambientazione. È ora di balzare a ritroso su quella che rappresenta l'attestazione finalmente incontrovertibile di quanto il GamePad, se preso intelligentemente in considerazione dai team di sviluppo, possa fornire esperienze introvabili altrove.

Inchiostro a squadre

La modalità 1 contro 1 è quanto di più banale potevamo chiedere da quanto esiste il multiplayer offline: far giocare due persone senza che gli occhi di uno possano invadere la porzione ludica dell'altro. In Splatoon ciò accade e il risultato sembra convincere: Pro Controller alla mano, il titolo ne fornisce il flusso stampato su pannello da salotto, lasciando completa libertà al giocatore con Gamepad, che può proseguire la propria sessione in maniera completamente autonoma. Comodo e funzionale, vero specchio dell'utilità di avere un secondo schermo in cui far confluire gameplay differente dal monitor principale.

M'illumino d'inchiostro
M'illumino d'inchiostro

Per ora abbiamo notato solo la modalità relativa al colpire più palloncini possibile entro un determinato tempo, ma ne aggiungeranno altre in fase post-vendita. In questo frangente i fotogrammi sono ancorati a 30, un fattore che porta a interrogarci sul perché il team non abbia - purtroppo - nemmeno preso in considerazione uno split-screen a 4 giocatori. Limiti tecnici? Troppo caos a schermo? Chissà. Altro paio di maniche è l'online: calcolando quante poche siano le persone invitate a testare il prodotto in questa fase pre-vendita, non è affatto incredibile che parte dello staff di Nintendo stessa si stia impegnando per riempire le sale d'attesa del matchmaking che - contrariamente anche alle più rosee aspettative - è veloce e stabile, con un net-code affidabile a dare l'impressione di poter resistere all'inesperienza nel campo del team. Le partite online 4 contro 4 sono fisse a 60 frame, veloci, dinamiche, la trasformazione in calamaro aggiunge strategia, non abbiamo notato il benché minimo lag e la frenesia degli scontri fa letteralmente volare il tempo a disposizione. Divertente? Si, ma ci riserviamo di valutare la bontà delle armi, a prima vista un pochino sbilanciate; in più manca completamente la voice chat e dopo le medesime critiche riscontrate a suo tempo su Mario Kart 8, quella di non utilizzare il microfono in dotazione sembra sempre più una precisa - quanto incomprensibile - presa di posizione. Comoda è invece la mappa dinamica sul GamePad nella quale cliccare sulle icone dei propri compagni per saltare immediatamente nella loro zona, eliminando tempi morti. I punti guadagnati servono per aumentare di livello, con le partite Pro accessibili solo dal livello 10, traguardo che purtroppo non abbiamo fatto in tempo a raggiungere per motivi squisitamente temporali. A due settimane dal rilascio, non vediamo l'ora di sapere quale sarà la risposta del mercato di fronte alla nuova proprietà intellettuale first party su home console Nintendo, argomento su cui la casa di Kyoto latita da ormai troppi anni.

CERTEZZE

  • Sprizza carisma da ogni angolo
  • Veloce e divertente
  • Ottimo uso del GamePad
  • Netcode stabile, niente lag...

DUBBI

  • ...e niente voice chat
  • Alcune modalità usciranno solo dopo il lancio
  • Longevità e livello di sfida della campagna in singolo
  • Bilanciamento delle armi